lunedì 25 marzo 2024

NON SERVE ESSERE PERFETTI

 NON SERVE ESSERE PERFETTI


 

 

 


 

Arrivata alla mia età capisco molte cose,

so bene, ora, che la vita non è solo rose.

I momenti difficili arrivano all’improvviso

Tanto da gelarti perfino il sorriso.

Arrivata alla mia età dovrei ormai aver capito

Che il mondo non è un giardino fiorito.

Ci sono rose che appassiscono in fretta

E il destino bastardo che non ti dà retta.

Arrivata alla mia età, senza dubbio al tramonto

Ancora non ho imparato ad avere amici intorno.

Sono ancora la solita testarda e ribelle

Senza rendermi conto di tante cose belle.

Arrivata alla mia età non so ancora ricambiare

La mano tesa di chi mi vuole amare.

Di chi ha bisogno di un abbraccio sincero

Mentre è  circondato dal dolore più vero.

Arrivata alla mia età devo saper distinguere

Allungare le braccia per poter stringere

Chi mi sta intorno e vuol darmi conforto

Che non so accettare e sono pure in torto.

Arrivata alla mia età non è necessario avere ancora la corazza

Ma aprire le braccia e stringere quell’antica ragazza

Che cerca solo di superare il momento

Mettendoci dentro tutto il sentimento.

Arrivata alla mia età è ora di smetterla

Di pensare di avere sempre ragione

È ora di imparare che non siamo tutti uguali

E che per vivere in armonia non servono regali.

Arrivata alla mia ètà orami il tempo è quasi finito

Ma c’è ancora tanto amore, fino all’infinito

L’Amicizia è un dono e non va mai soffocato

Perché è così che va in ogni caso donato.

Apro le braccia e condivido le lacrime del giorno

Mescolo sospiri, dolori senza guardarmi intorno.

La vita è dura e passa come un calvario

Non serve avere in mano un rosario

Serve avere qualcuno vicino

Che ti tiene stretta e tiene acceso il lumicino.

Tutto è esperienza, tutto diverrà passato

Ma quel lumicino rimarrà inalterato

Un’amicizia vera è come un bel tramonto

Non passa mai di moda finché durerà il mondo

scritto da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati

giovedì 4 gennaio 2024

EMOZIONI SCONOSCIUTE

 EMOZIONI SCONOSCIUTE

 


Eccomi, sono qui. Non ho paura di affrontare la vita, il futuro e tutto quello che mi aspetta. Sono figlia dei tuoni, del vento e della tempesta e niente mi può piegare, nessuno mi può far cadere. Sono nata in un tempo dove le streghe hanno cullato i miei primi sogni e mi hanno insegnato che la vita è un’avventura da prendere di petto, a lottare per tutto ciò in cui si crede, e, anche se sono nata donna ho dentro di me tutto quello che mi serve per andare sempre a testa alta. Ho preso i fulmini nel palmo della mano e li costretti ad obbedirmi. Ho alzato le mani verso il cielo in tempesta ed ho stretto fra le dita chicchi di grandine e ghiaccio sciogliendoli col calore della mia esistenza. Sono stata circondata da ululati furiosi di vento e alberi che si piegavano obbedienti, mentre io, impavida, rimanevo dritta con i capelli che si annodavano bagnati ma non mi sono mai inginocchiata. Ho imparato a cavalcare ancora prima di camminare e sentirmi un solo elemento a contatto con la pelle calda del mio Diablo nero indomabile. Ho combattuto contro la malvagità, il potere prevaricatore, la religione che mi voleva obbediente e umile. Non mi sono mai arresa, e mai lo farò. So combattere, so soffrire, so stare insieme alle intemperie senza battere ciglio e sono una Donna che nessun essere maschile è riuscito a domare. No, io non mi sottometto. Sono un angelo vendicatore contro i soprusi e le ingiustizie. Le streghe che mi hanno tenuta fra le loro braccia e i loro sortilegi mi hanno insegnato ad essere diversa, in questo mondo che non è fatto per le ribelli.

Ed ora tu, uomo dai lunghi capelli e dagli occhi chiari come il cielo senza nuvole, mi tendi la tua mano e mi dichiari il tuo amore. Io non sono fatta per te, io sono fatta per essere selvaggia e indipendente. Salgo in groppa al mio Diablo e fuggo lontano, io non sono per te, e tu non sei per me, questo è il mio destino.

Cavalco e il cielo si fa scuro, la tempesta mi raggiunge e mi ritrovo ansimante in groppa al mio nero cavallo, talmente scuro che sembra essere fatto di cielo nero come in questo momento. Si imbizzarrisce, si impenna, ma io non cado mai, vinco sempre io. Rimango in piedi sotto una tempesta di vento, di tuoni e di lampi e per la prima volta mi accorgo che questo non mi basta. Il mio cuore non si fonde con tutto ciò che mi ha sempre circondato e anche Diablo capisce che c’è qualcosa di diverso. Si avvicina e i suoi occhi scuri come la notte che ora mi circonda mi sembrano diversi, altri occhi, chiari si sovrappongono e il mio cuore non capisce cosa mi succede. Chiamo le mie streghe e chiedo il loro aiuto ma se ne sono andate e sono rimasta da sola. Sono immobile, circondata dal vento e dalla bufera che mi strappano quasi i vestiti, che mi attorcigliano i capelli. Le mie certezze, la mia forza, la mia indipendenza sono messe a dura prova da un paio di occhi azzurri da poco incontrati. Sento la voce delle mie streghe ora sei tu che devi decidere, e sono travolta da una cascata di emozioni e sentimenti che non ho mai conosciuto. Ritorno sui miei passi mentre il cielo si schiarisce e lì, ritrovo il ragazzo che mi aspetta ed io non so che cosa fare. Mi avvicino e lui mi sorride, mai ho visto qualcosa di più meraviglioso, mai ho sentito i battiti del mio cuore essere così veloci, e ancora non so cosa fare. Rallento la corsa di Diablo, continuo ad avanzare e poi, poi non lo so. Io non sono cambiata ma il mio cuore sì. Sarà un’altra avventura che dovrò vivere, ma non sarò mai domata.

scritto da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati - immagine dal web (elfi, fate e mondi incantati)