giovedì 14 dicembre 2023

UN ALTRO ANNO SE NE VA

 UN ALTRO ANNO SE NE VA.



 

Giorno qualunque di un anno che passa

E lascia ricordi legati da un filo di matassa

Sembra solo ieri che era iniziato

Ed ora è qui, alla fine del mandato.

E’ un giorno grigio, nuvoloso e noioso

Nemmeno un briciolo di sole gioioso.

Mancano i canti, i balli e pranzi

Niente ritorna, niente rimane: anzi!

Inutile guardare indietro e scoprire la speranza

Sei stato illusione, felicità o abbondanza?

Giorni, settimane, mesi volati

Fatti, emozioni e pensieri sfumati.

Un giorno qualunque di freddo e di nebbia

Ad ascoltare ululati di animali in gabbia

Mentre in cielo nessuna stella è presente

Per dare conforto alla povera gente.

Un anno che passa e lascia ricordi

E pensa ai lutti, ai tanti morti

Nascerà un anno nuovo e si spera migliore

Ma intanto, contiamo lo scorrere delle ore.

Notizie di guerra, calamità e malattia

Non portarci niente di questo sulla prossima via

Ci sono bimbi che nascono, ascolta i loro cuori

E nel prossimo anno rendici migliori.

Non c’è religione che sia da ascoltare

Ma solo buone azioni da osare e da fare

Siamo in attesa di ciò verrà

Un anno nuovo, già, ma come sarà?

Sta ai nostri cuori alle nostre buone azioni

Se canteremo belle canzoni.

Un giorno qualunque di un anno finito

Un desiderio espresso che sia tanto gradito.

Luci ed ombre si inseguiranno ancora

E il mondo si sveglierà ad una nuova ora

Sta a noi tutti rendere il nuovo anno migliore

Se impareremo ad usare Anima e Cuore.

scritto da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati - immagine dal web

venerdì 10 novembre 2023

E VERRA' IL GIORNO

 E VERRA’ IL GIORNO



E verrà il giorno che i malvagi della Terra scopriranno che tutto il male che hanno fatto si è rivoltato contro di loro. La morte di tanti bambini, ragazzi, giovani e finanche feti non ancora del tutto formati serve solo ad alimentare la “Luce” dell’altra dimensione, proprio quella che sconfiggerà le Tenebre che loro stessi hanno contribuito a creare, siano essi umani e non umani.

Un grande sacrificio che queste Anime Meravigliose stanno compiendo, cadono sotto le bombe, cadono avvelenati da sieri sperimentali, cadono per colpe che non hanno commesso, e tutti quelli, TUTTI, che potevano fare qualcosa per fermare questi malvagi e, che per motivi di opportunità non si sono esposti, tutti quanti pagheranno in un modo che nemmeno possono immaginare.

E voi, persone che state assistendo e non sapete cosa fare, potete “pregare” nel modo più semplice e uguale per tutti: diffondete Amore e state lontani dalla Paura.

Ogni innocente che lascia il suo corpo su questa Terra, porta via con sé Anima, Spirito ed Essenza di Luce che vanno ad accumularsi, e quando verrà il momento, questa Luce esploderà e cambierà il Pianeta Terra per come lo conosciamo.

Non ci resta che ringraziarli e, per onorarli, dovete fare di tutto per essere persone migliori.

Fabius Aureo.   

scritto da Milena Ziletti- diritti e proprietà a lei riservati - immagine dal web 

sabato 4 novembre 2023

VA COSI'

 VA COSI’



gente che ride, gente che piange.

gente che soffre, gente che gioisce.

gente allegra, gente triste.

gente spensierata, gente afflitta.

gente preoccupata, gente serena.

gente che muore, gente che nasce.

gente in discoteca, gente al cimitero.

gente che balla, gente in ritiro.

Tante differenze che a volte si rincorrono, rimangono per un poco o per tanto, mentre lo scorrere della vita ti travolge nel bene e nel male, nel divertimento e nella tristezza. Che senso ha questa vita? Perché tante differenze in questa umanità? Che ci stiamo a fare qui e adesso? Risposte che solo un'Anima evoluta, pura e rinata innumerevoli volte può trovare in se stessa. Inutile dare colpe, siamo qui per migliorare, per evolverci, e tutto serve ad un fine, ma ancora, in troppi non riescono a coglierlo.

Emetiades.

scritto da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati - immagine dal web 

venerdì 3 novembre 2023

SOLO I DIVERSI CI RIESCONO

 SOLO I "DIVERSI" CI RIESCONO

 


A te, che sei nata dal grembo di una ragazzina

Che hai trovato in questo mondo tante difficoltà che ti hanno temprato il carattere,

a te, che non ti sei mai arresa davanti a niente e a nessuno, che sei andata contro i mulini a vento e non hai ancora smesso di fare la Donchisciotte,

a te, che hai visto il futuro ed hai accettato di portarne sulle spalle il peso e le critiche,

a te, che mai avresti immaginato di superare i sessant’anni, che saresti diventata vecchia,

a te, che mentre crescevi e osservavi ti ritrovavi su questo Pianeta, mentre vivevi le tue avventure in universi paralleli,

a te, che aliena hai saputo conciliare i lati terreni ed extraterrestri senza mai metterli in competizione,

a te, che hai sempre saputo vedere nel tuo cervello e capire come funziona la parte umana e quella aliena,

a te, che parli con i tuoi fratelli delle stelle, con le entità che ti circondano, che trasmetti i loro messaggi e non ti sei mai arresa nemmeno quando capisci che non servono a niente,

a te, che in questa vita hai scelto di provare l’Amore, a discapito di quello che avresti potuto ottenere con la tua mente così diversa,

a te, amica mia fin dall’infanzia, compagna di viaggio e di insegnamento, a te, che ti ho accompagnato nel tuo viaggio per arrivare sulla Terra,

a te, che ora hai scoperto cosa sarà di te quando passerai il velo e non hai fatto una piega,

a te, che stai imparando a ridere e che osservi quello che sta accadendo sul pianeta Terra come se fossi già sulla tua astronave,

a te, che hai creduto e ti sei ricreduta, che capisci e devi stare zitta, che sei felice e lo sarai fino alla fine,

a te, che hai compiuto sessantasei anni e non ti sembra vero,

a te, per te, io sono ancora qui, e ti porterò dove è la tua vera casa.

Io sono te, e tu sei me.

Emetiades

scritto da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati  

lunedì 16 ottobre 2023

IN SILENZIO

  IN SILENZIO



Ho bisogno di silenzio per svuotare la mente

Dalle chiacchiere e dalle bestemmie della gente,

sentire la pioggia goccia a goccia sulla la terra

per non ascoltare i cannoni della guerra.

Ho bisogno di silenzio per imparare a nuotare negli abissi del mare

Per spegnere il cervello e non stare ad ascoltare,

notizie che distruggono la voglia di respirare

mentre il genio del male gode e sta ad osservare.

Ho bisogno di silenzio per credere in ogni momento

Che siamo sempre  più vicini al cambiamento,

mentre anche gli uccelli deviano dal loro volo

e ognuno di noi è sempre più solo.

Ho bisogno di silenzio per non impazzire

Mentre il rombo degli aerei da guerra si fa sentire,

ricordi lontani dal fumo dei camini

resto lontana dai dolori ormai vicini.

Ho bisogno di silenzio per restare umana

E guardo la folla seguire la fiumana,

di ordini recepiti come consigli utili

senza sapere che sono solo futili.

Ho bisogno di silenzio e non di solitudine

Cercare intorno a me pensieri e gratitudine,

un mondo migliore che spazia nell’Amore

e che tolga di torno ogni dolore.

Ho bisogno di silenzio, di amicizia di condivisione

E rimango in attesa di trovare comunione,

di sentimenti, di luce e trasparenza

di ciò che la Vita di ognuno non può fare senza.

E’ nel silenzio che trovo risposte

A domande e certezze mai poste,

mentre il tempo scorre e passa ugualmente

cerco di amare, amare tutta la gente.

E’ nel silenzio che scorrono i pensieri

E non mi accorgo che oggi è già ieri,

giorni che immagino di bene e di luce

perché è proprio là che il futuro mi conduce.

diritti e proprietà di Milena Ziletti - immagine dal web

giovedì 28 settembre 2023

SUL VIALE DEL TRAMONTO

 SUL VIALE DEL TRAMONTO.



Il viale del tramonto è lungo e spesso silenzioso

Ci ritroviamo in tanti a passeggiare sul sentiero erboso

E’ fiancheggiato da panchine colorate da sembrare primavera

E tutto intorno cinguettii che sembrano musica vera.

Passeggiamo sottobraccio parlandoci sottovoce

Per non disturbare chi si ferma e si fa il segno della croce

Ci teniamo per mano come quando eravamo ragazzini

E ci teniamo stretti, vicini vicini.

E’ una passeggiata destinata ai fortunati

A quelli come noi che si sono tanto amati

Noi che sappiamo ancora ammirare un tramonto

E non ci importa più di come andrà il mondo.

Il viale del tramonto ci invita a rallentare

A saper godere di una panchina per sederci e riposare

Mentre colombi e corvi volano come se niente fosse

Noi stiamo lì, ad osservare le loro mosse.

Sappiamo quello che ci aspetta in fondo al viale

E poggiamo le nostre teste come su un morbido guanciale

I sorrisi che ricamano profonde rughe intorno agli occhi

E ricordiamo con nostalgia il tempo dei balocchi.

E’ un percorso sereno, lento, senza fretta di arrivare

Dopotutto c’è ancora molto da scoprire e consolare

Come fossimo bambini gioiosi e scanzonati

Ma sappiamo che da troppo tempo siamo nati.

Sul viale del tramonto incontriamo tanta gente

Non ne conosciamo il nome e nemmeno la loro corrente

Quella che seguono alla dolcezza dei ricordi

Ecco, anche noi siamo qui a ricordare valli e fiordi.

Sul viale del tramonto non esistono incertezze

Ma la serenità di aver assaporato tutte le carezze

I ricordi li porteremo nel cuore

Insieme alla nostra vita fatta di tanto amore.

E’ un sentiero colmo di profumo di fiori

Di ali di farfalla che ci accompagnano fuori

Fuori da un mondo rumoroso e scostante

E non guarderemo indietro, sarà già troppo distante.

Il viale del tramonto non è triste o grigio

Ma colorato di sogni, di ricordi e di riso

Ci prendiamo la mano e ci guardiamo negli occhi

Siamo vicini al traguardo, lo sappiamo, non siamo sciocchi.

Ci voltiamo indietro e vediamo la nostra vita

Esperienze che ora si sbriciolano fra le dita

Ma l’amore è per sempre, per sempre e un giorno ancora

Sarà così, con serenità finche giunge la nostra ora.

scritto da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati - immagine dal web 

mercoledì 30 agosto 2023

SPEGNERE IL RUMORE

 SPEGNERE IL RUMORE.



Spegnere il rumore è imparare a sognare

Come camminare sulla spuma del mare,

l’abito che si attorciglia nella brezza

e sentire sul viso una dolce carezza.

Spegnere il rumore è sapere osservare

Una libellula dalli ali trasparenti

Che segue, muta , le sue correnti.

Spegnere il rumore è provare emozioni

Col viso al cielo, senza costrizioni

Sentire il sole che scalda la pelle

E godere tutt’intorno di  tante cose belle.

Spegnere il rumore è entrare nell’anima

Scoprire il cuore che danza senza fretta

Come i fiocchi di neve fanno sulla vetta.

Spegnere il rumore è ritrovare se stessi

Camminare a piedi nudi sul muschio odoroso

E calpestare tramonti fatti d’oro.

Spegnere il rumore è riuscire a capire

Che hai questa vita da godere e gioire

Come bruco che si fa farfalla

Ogni buon sentimento fai venire a galla.

Spegnere il rumore è trovarsi in cielo

E trovare aria pura che alza il velo

Un’emozione che il silenzio infine trova

Ma che per ognuno è una dura prova.

Il rumore è vita, è caos o allegria

Ma il silenzio niente ti porta via

In esso ritrovi ricordi persi

Emozioni lontane, sguardi diversi

Sospiri leggeri e fuochi oscurati

Ma che del tutto non se ne sono mai andati.

Rumore e silenzio si danno la mano

Sai bene tu quello che ti porterà lontano

A inseguire ricordi e fanciullezza

E ti ritrovi, di nuovo accarezzata dalla brezza.

scritto da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati. 

mercoledì 26 luglio 2023

SETE DI POTERE

 

SETE DI POTERE



Draghi con occhi infuocati avanzano senza sosta. Sanno che possono avere quello che desiderano, e lo ottengono, ad ogni costo.

Hanno il potere di comandare, soggiogare, ammazzare, distruggere senza provare nessun rimorso.

Vengono da galassie lontane, non hanno nulla di umano, sono arrivati e ci hanno messo qui come esseri umani da studiare, usare,  per giocare.

Si nascondono per non spaventare nessuno, e in pochi sanno che esistono, e nemmeno si accorgono di essere in loro potere.

Perché sono venuti su questo Pianeta? Cosa vogliono? Se loro ci hanno messi qui, avranno avuto il loro scopo, o non si spiega quello che è successo e che succede.

Arrivati sulla Terra in epoca che nemmeno possiamo immaginare, con la loro avanzata civiltà e mezzi di trasporto “arrivati dal cielo”.

In tutte le epoche hanno parlato di “carri venuti dal cielo” di esseri diversi dai terrestri, di colonizzazioni ottenute con facilità.

Hanno fatto un esperimento che dura di millenni usandoci come cavie, hanno fatto sparire civiltà evolute e di grande spiritualità, che non si sono estinte.

Questi draghi dagli occhi di fuoco si servono di umani che hanno ceduto a loro la loro stessa Anima in cambio di potere su altri esseri umani loro simili.

Hanno bisogno di sangue innocente che in parte cedono ai loro servi, permettendo loro lunga vita e prosperità, ma non la vita eterna che sognano.

Ora sembrano stanchi del loro giocattolo: l’umanità intera di questo Pianeta, e hanno permesso ai loro servi di poterla distruggere.

Loro osservano, si divertono mentre si nutrono di sangue e sanno bene come la quasi totalità del genere umano abbia qualcosa che a loro manca.

Mandano terremoti per distruggere la Terra, vulcani che oscurano il sole con le loro ceneri bollenti, alluvioni imponenti che allagano i raccolti.

Osservano gli esseri umani che soffrono, e loro si nutrono di questa sofferenza come del sangue innocente, ma ancora non capiscono.

Sono draghi dagli occhi infuocati, hanno potere e lo usano senza rimorsi, comprano governi, iniziano guerre, uccidono perfino i bimbi in grembo alle mamme.

Nelle epoche passate che noi nemmeno possiamo conoscere hanno mandato ogni tipo di carestia, ma l’Umanità è sempre sopravvissuta.

C’è qualcosa che non hanno, e loro sanno bene di cosa si tratta, per questo in questa epoca attuale sono molto arrabbiati e ci vogliono estinguere.

In epoche diverse, “qualcuno” che tiene all’Umanità terrestre ha mandato “personaggi illuminati” per insegnarci quale è la via della salvezza.

In pochi li hanno seguiti, troppi li hanno perseguitati per la loro parola e il loro esempio, troppo difficile capirli e troppo facile perseverare nel peccato.

I draghi dagli occhi infuocati si sono battuti bene, conoscono le debolezze degli uomini e delle donne, in ogni epoca, e questa è la loro forza.

Anche in questa epoca attuale è così, ma a differenza di prima ora non si nascondono più, mandano avanti i loro seguaci per dirci che loro hanno il potere.

Ogni carestia, ogni veleno, ogni disastro naturale è provocato dai draghi dagli occhi infuocati, la Terra va distrutta, l’Umanità va distrutta e lo vogliono fare.

Allora cos’è che li blocca? Cos’è che tiene vivo ancora questo Pianeta? Come mai gli esseri umani ancora resistono?

Lo hanno capito, nessuna manipolazione del DNA, nessuna calamità potrà distruggere l’intera Umanità Terrestre, anche se il dolore sarà immenso.

Quegli “Illuminati” venuti sulla Terra hanno portato “l’antidoto”anche se nessuno, allora come ora, lo ha capito del tutto.

Quegli “Illuminati” a costo della loro vita stessa hanno donato all’Umanità la cosa più importante che i draghi dagli occhi infuocati non hanno: L’ANIMA.

Stanno ancora cercando di capire come risucchiarcela per usarla a loro beneficio, e in tanti gliel’hanno concessa in cambio di altro potere e denaro e vita agevole.

Ma non bastano. Nonostante il loro immenso Potere, le loro immense risorse, i loro sieri bastardi NON sono riusciti ancora nel loro intento.

I draghi dagli occhi infuocati ci hanno creato ma non sono riusciti a contrastare quello che gli “Illuminati” ci hanno donato, e sono sempre più furiosi.

Alimentano guerre, calamità e distruzioni per toglierci quella scintilla che tanto li fa adirare e non si capacitano di quanto l’essere umano ancora resista.

I draghi dagli occhi infuocati si sentono vicini alla loro vittoria, al loro successo, l’Umanità sta crollando circondata da guerre e disastri, o è quello che credono.

Sono convinti che il Male, quali essi e i loro seguaci sono, avrà il sopravvento, la vittoria, per questo ora parlano apertamente dei loro programmi.

Ma, nonostante il loro grande Potere, la loro grande conoscenza non sono riusciti a privare l’essere umano della propria Anima, e sta proprio nell’Anima la salvezza.

Sta in quello che l’Anima immortale ci dona e ci arricchisce degli insegnamenti degli “Illuminati”. No, loro non sono morti per niente, sono ancora qui, dentro la nostra Anima.

L’Anima immortale, con millenni di esperienza, sta uscendo per la nostra salvezza. E’ lì, pregna d’Amore e non può esserci tolta se non lo vogliamo.

I draghi dagli occhi infuocati lottano con gli “Illuminati” che hanno lasciato scintille di Amore e passione dentro di noi: il Male e il Bene, sta a noi scegliere.

E’ una lotta che dura da tempi infiniti, è giunto il momento di porvi fine e trovare, finalmente quel MONDO CHE VERRA’ fatto solo di Amore e di prosperità.

La fine dei draghi dagli occhi infuocati è vicina, ma la battaglia finale sarà vinta solo per chi crede nell’Amore e ascolta la propria Anima, per chi non ha ceduto né venduto per un tozzo di pane la propria essenza spirituale.

Sarà su questo Pianeta? In un Universo lontano? Sarà dove l’Amore sarà quello che ci nutrirà. E’ lì che ci ritroveremo, finalmente liberi dai draghi dagli occhi infuocati.

 racconto fantasy scritto da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati - immagine dal web

 

giovedì 22 giugno 2023

VORREI

 

VORREI.




Vorrei vivere con dignità

tenendo conto della verità

amando la natura senza falsa ideologia

e prima che questi pazzi ci portino via.

Vorrei vivere senza la paura del futuro

e non vedere tante teste sbattere contro un muro

vorrei essere farfalla e fiore

coi petali e le ali bagnati mentre piove.

Vorrei vivere da Essere Umano

e poter tenere tutti per mano

amare ed essere sempre migliore

e donare al mondo un pezzo del mio cuore.

vorrei, sì vorrei e lo farò

se non in questa vita quando ritornerò

e il mondo sarà pronto per volare in alto

senza nemmeno usare il salto.

volere è potere, è ora della sveglia

ma troppa gente non ne ha voglia.

SCRITTO da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati - immagine dal web

sabato 29 aprile 2023

IN VENA DI RICORDI

 IN VENA DI RICORDI



E’ strano come in alcuni momenti i ricordi riaffiorino nella mente come fossero schizzi di un quadro informale. La mente riesce a fare scherzi simpatici e a volte un po’ meno. E’ stato mentre guardavo il cielo così pieno di strisce, dove righe che sembrano fatte col righello si espandono e rendono lattiginoso l’azzurro che non si riesce più ad osservare. Da tanti anni ormai, almeno venti ci sono questi veleni che vengono rilasciati nell’aria, da entità che si comportano come padroni del mondo e si permettono di fare quello che vogliono, comprandosi governi e stati interi con denaro e ricatti. Ma non è questo che volevo raccontare. Il ricordo che è affiorato, nonostante il grigiore che ammorba la terra è quello di una bambina allegra, nonostante le ristrettezze nelle quali viveva. Ero sdraiata sul cemento liscio dell’aia, sentendo il caldo sotto la schiena e guardavo il cielo. Dio quanto mi piaceva! Osservavo le nuvole bianche, quelle vere, che lentamente si spostavano e, mentre cambiavano forme io parlavo con loro. Coglievo un animale, una pianta, perfino il viso di un bambino, ed io ci parlavo. Rimanevo non so per quanto tempo in questo mio stato di rilassamento, e non mi accorgevo nemmeno di chi mi passava vicino. Mi lasciavano fare, si sa che i bambini parlano con gli angeli o con amici immaginari. Dicevano che poi mi sarebbe passato. Bè, così non è stato: quella bambina un po’ strana e un po’ stralunata non ha mai smesso di parlare con i suoi amici immaginari, ha solo imparato a comunicare con la telepatia. Mi accorgo che sto divagando, il ricordo era delle nuvole vere e di come oggi mi commuovo ogni volta che riesco a vederne qualcuna. In questi miei sessantacinque anni già compiuti ho visto molti cambiamenti, ma non avrei creduto che perfino il cielo sarebbe così cambiato. E poi quelle “voci” che mi sussurrano che il cielo non è cambiato per niente, che l’azzurro, le nuvole e il vento che fa cambiare le forme e le trasforma come nei miei ricordi di più di mezzo secolo fa ci sono ancora. Ed è qui che ringrazio i miei amici immaginari, perché mi hanno insegnato a guardare oltre le scie, oltre quella schifezza lattiginosa che fa perfino mancare il respiro. Vedo ancora le mie amiche nuvole che mi prendono in giro mentre si trasformano come hanno sempre fatto, risento il respiro di bambina e il caldo sotto la schiena. Chissà, forse è un modo per sopravvivere a questo scempio, al male che stiamo tutti subendo. Alzo gli occhi anche in questo momento, uno sprazzo di cielo azzurro e un raggio di sole che riesce, nitido a spuntare. E come nei miei ricordi di bambina una piccola nuvola bianca e soffice come il cotone e leggera come fosse fatta di niente passa veloce in quel tratto di cielo azzurro. E’ come se mi dicesse non riusciranno a farci sparire del tutto, finché ci sarà qualcuno come te e tanti altri che ci cercate e ci ricordate. Il respiro di una vecchia sessantacinquenne si fa lieve, come quella bambina che giocava con la terra e aveva sempre le unghie sporche. Dio come vorrei ritrovarla e tenerla per sempre. E poi quelle voci sussurrate sei sempre tu, sei quella bambina, o non ci ritroveresti e non continueresti a parlare con noi. Allora capisco che niente può cambiare il mio essere Aliena, capisco che questo viaggio, il viaggio di questa vita sta passando e, con serenità e gentilezza verrò accolta su quelle nuvole, e da lassù potrò guardare verso il basso e, aiutata da tante e tanti come me, manderemo tutto l’Amore che sarà possibile per aiutare l’Umanità che sta davvero soffrendo.

Ritorno qui, in casa mia ora e mi tornano in mente alcuni detti della generazione di mia nonna, uno in particolare mi piaceva e non lo avevo nemmeno capito, ma ora sì: quant s’è picinì s’è putei, quant s’è vech som amo chei.  (quando si è piccoli si è bambini, e quando si è vecchi, pure).Ma i più fortunati, fra i quali anch’io, sono sempre con l’animo e lo spirito dei picinì e dei putei.

Sorrido da sola, perché mi sono messa alla tastiera per parlare delle nuvole bianche e soffici e poi i tasti mi hanno preso la mano. Lo so, sono solo una vecchia signora di campagna con la passione della scrittura, non posso farci niente, mi basta un indizio e ci scrivo un racconto, una poesia, che poi soltanto alcuni eletti trovano il tempo di leggere, e per questo li ringrazio.

Chissà, stiamo tutti aspettando che arrivi il giorno in cui le nuvole lievi e bianche saranno l’unico ornamento del cielo azzurro, e se non sarà qui, su questo pianeta, io sono sicura che le ritroverò, fosse anche in un altro Universo dove sono attesa. Spero che in tanti sarete là con me.

proprietà riservata a Milena Ziletti - anche la fotografia 

mercoledì 12 aprile 2023

CIAO PAPA'

 CIAO PAPA’


 

 

Ormai non ci sei da quarant’anni

Volato via che sembrano cent’anni

Il mondo è cambiato e non lo riconosceresti

Se tu tornassi vomiteresti.

Dicevi che i capelloni portavano i pidocchi

Ora su questo fluid gender non apriresti nemmeno gli occhi

Donne che sposano donne e uomini che si sposano fra loro

Sarebbe per te una realtà fuori dal coro.

Chissà cosa pensi di tutto questo guardando da lassù

Non credo ti metta voglia di ritornare giù

Quando a diciannove anni eri già padre

E sognavi un mondo che non fosse solo di capre.

Fatti un sorriso e beviti un bicchier di vino buono

Tanto qui non esiste più nemmeno il tuono

Resta dove sei e divertiti a pensare

Che presto anche noi ti verremo a trovare.

Ciao papà volato in cielo così giovane e bello

Hai lasciato quaggiù le tue figlie in un bordello

Ma sono cresciute e sanno cosa fare

Dopotutto sei lì per noi a vegliare

A presto papà, grande uomo fatto di poco

Di insegnamenti e pensieri dispensati davanti al fuoco

Restaci vicino e dell’universo aprici le porte

Torneremo lì, con le nostre gonne corte.

scritto da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati (foto dal web)

martedì 14 marzo 2023

VORREI, OH COME VORREI!

VORREI, OH COME VORREI!






 Vorrei tornare a vedere il mondo con gli occhi di bambina,

ma poi mi accorgo che sono sempre stata aliena.

Vorrei toccare le nuvole con le mani

ma mi rendo conto che le scie hanno coperto ad ali di gabbiani.

Vorrei scendere da quel rogo che mi ha bruciata viva,

e risentire il profumo della primavera.

Vorrei non essere entrata in quei forni maledetti
e ritrovarmi fumo fra i tetti.

Vorrei tornare, già, ma dove tornare?

Tornare a casa, dove davvero so che devo stare.

domenica 19 febbraio 2023

PUO' SEMBRARE STRANO

 PUO’ SEMBRARE STRANO



Può sembrare strano vivere d’amore

In un temo dove nemmeno piove.

Essere altruisti in un mondo malato

Mentre d’indifferenza sei circondato.

Cercare un fiore per sentirne il profumo

Chiudere gli occhi per non vedere il nero fumo.

Può sembrare strano vivere d’amore

Ed essere in cerca di un battito di cuore.

Cercare di volare sopra le nuvole scure

E dimenticarsi delle proprie paure.

Trovare un’Anima che ti somiglia

E perderti per questo nella meraviglia.

Sapere cosa cerchi e cosa vuoi

Per poi lasciarti andare e stringerti ai sogni tuoi.

Può sembrare strano vivere d’amore

Mentre i sentimenti ti spezzano l’umore.

Dove la guerra e le carneficine

Sembrano lontane ma sono troppo vicine.

Un bimbo non nasce e un fiore appassisce

Come tutto il mondo che ti ferisce.

Il cielo di notte si illumina stelle

Ma questa realtà non ti dà cose belle.

Può sembrare strano vivere d’amore

E lasciarsi dietro tutto il dolore.

Il mondo non cambia senza il tuo miglioramento

Ci vuole fede, forza e discernimento.

C’è gente che urla, che piange e non si arrende

Siamo tutti noi che ci aggrappiamo al presente.

Una voglia di fare e di rimediare

A tutto il male che non vogliamo accettare.

Può sembrare strano vivere d’amore

Ma nessuno sa come è forte il dolore.

Una forza invisibile che trascina la gente

Che ancora ha un’anima oltre che la mente.

Nessuno morirà senza conoscere l’amore

Inutile che vogliano fermarci il cuore.

La vita è una scelta, una scelta d’amore

Per questo non ci avranno nemmeno nel dolore.

Può sembrare strano vivere d’amore

Ma sarà quello che scalderà anche il sole

Sarà un futuro di fiori e di profumi

E le acque chiare torneranno nei fiumi.

L’aria sarà pura, calda e generosa

E noi qui saremo come una rosa

Piena di spine e di petali colorati

Sarà l’emblema che saremo rinati.

Nessuno potrà toglierci il futuro che ci aspetta

Avremo imparato a vivere d’amore

E niente ci toglierà la gioia dal cuore.

Saremo in tanti e saremo felici

E nessuno più potrà tagliarci le radici.

Una rosa rossa, gialla o bianca

Sarà la nostra rinascita e niente altro ci manca.

scritta da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati - foto dal web