QUANDO LA STORIA PARLERA’ DI NOI.
Ci saranno
libri nel futuro, che parleranno di noi?
Di un Popolo
che si è perso inseguendo un potere perverso?
Gente spaventata,
umiliata e condannata
Che non conosce
il passato e la storia già vissuta.
Non c’è
futuro se non conosci il passato
E si è
destinati a marcire in un fossato.
Libri bruciati
che parlavano di un tempo lontano
Ora sono
cenere finiti in un pantano.
Chi conoscerà
mai la vera verità?
Di come si è
perduta nel nulla l’umanità?
Geroglifici nascosti
in caverne profonde
Riveleranno
a pochi a cosa sono servite le bombe.
I colori e i
profumi ormai artificiali
Erano note
di amore prima di essere umiliati.
Non sono
serviti armi e aerei veloci
È bastato il
terrore di paure atroci.
Sarà impossibile
capire com’è andata
Perché nessuna
luce è stata salvata.
Eravamo otto
miliari di esseri umani
E ci hanno
ridotti a zombi ipnotizzati.
Scie nel
cielo e condense velenose
Hanno fatto
cadere perfino le spine delle rose.
Era una vita
serena prima del disastro
E a niente è
servito obbedire come un pilastro.
Hanno voluto
tutto e non lasciare niente
Nemmeno le
briciole in nessun continente.
Occhi sbarrati,
malattie dominanti
Han reso gli
uomini come ruminanti.
Niente grano,
niente uova niente pane fragrante
Solo insetti
e fango e bere acqua stagnante.
Veleni nell’aria,
nell’acqua nel cibo
E noi a
sognare solo il Paradiso.
Cosa
scriveranno di noi i libri di storia?
Niente di
buono, nessuna gloria.
Non ci sono
eroi, generali o pastori
Si sono
tutti persi negli ori.
Volano ancora
uccelli storpiati
E bimbi nati
in uteri adattati.
Nei libri di
storia il nostro tempo sarà cancellato
Nemmeno una
foto dentro un ritratto.
Forse
meritiamo tutto questo oblio
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