UN AMORE DISPERATO
I colori del
cielo di un tardo pomeriggio, un azzurro che presto lascerà il posto al blu
della notte e alle stelle ballerine, mentre la luna, stanotte non verrà a
disturbare le grida degli uccelli notturni e il sonno dei piccoli nei loro
nidi. Anche nel grande maniero il silenzio sta calando, soprattutto nella parte
che da sempre è deserta, troppa magia, troppo mistero, troppa inquietudine
prende chi si trova a passare da lì. Ogni pietra di quelle alte colonne e di
quei muri così antichi sembra prendere vita propria quando il sole cala oltre
la vasta pianura. Sembra abbiano bisogno della notte, delle stelle per
continuare ad esistere, ed è come se un grande respiro ridia vita lunga e
gloriosa a quella magnifica costruzione.
Leggeri passi
di piedi nudi che non sentono il freddo e l’umidità di quel suolo così pieno di
storia sono gli unici che rompono il silenzio e la solitudine. Nemmeno gli
uccelli o i ratti passano da quelle parti, c’è qualcosa di strano anche per
loro e se ne tengono a distanza.
La giovane
donna continua a camminare, mentre i suoi lunghi capelli sembrano trovare
spifferi di aria che li cullano, o sono loro stessi che prendono vita.
La veste
chiara spazza il pavimento come fosse un delfino danzante e il cielo azzurro
comincia a scurirsi, e piccole stelle tremolanti iniziano a dar vita alla notte
che sta arrivando.
La giovane
donna raggiunge le volte che danno sullo strapiombo e si innalza sul basso muro
che delimita la fine della corsa.
Con
naturalezza ci sale e osserva la sera che sta tranquillamente lasciando il
posto al buio stellato. Chiude gli occhi e sente il soffio delicato di una
carezza. Ora il buio è lì, nel silenzio di quelle mura così fredde e magiche.
E’ in attesa e aspetta che il cielo e tutto ciò che circonda la terra sparisca
sotto il velo del buio della notte.
La carezza
sui capelli è quella che lei riconosce. Allarga le braccia e si lascia andare
nel vuoto. E’ piacevole quella sensazione, lei sa che verrà il suo amato a
salvarla, come un angelo che rimane nascosto alla luce e ama il nero del freddo
del buio.
La prende
fra le braccia e allarga le sue ali immense, la stringe, la bacia e lei si
affida, come ogni notte senza luna. E’ un amore disperato che soltanto quelle
mura conoscono. Un inganno che ha trafitto i loro cuori, due vite avvinghiate
all’amore che, stavolta hanno deciso di sciogliersi insieme quando l’alba li
troverà abbracciati sulla cresta della montagna. Hanno deciso, e i loro corpi,
scolpiti nel ghiaccio saranno a protezione di tutti quelli che si amano. Per
amore o si vive o si muore, o si diventa immortali, come loro.
racconto di Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati - ispirato dall'immagine sulla pagina fb di elfi, fate e mondo incantato
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