sabato 5 giugno 2021

ANNO 2050 PRIMAVERA INOLTRATA

 

Anno 2050, primavera inoltrata.



La vita è cambiata, il passato è storia remota.

Ogni mattina, quando Anna, Renato, e il loro figlio Francesco si svegliano trovano sul monitor collegato al governo quello che è loro permesso fare quel giorno.

Mentre fanno colazione scorrono le informazioni, si avvicinano al telecomando e lo passano sul braccio dove hanno il micro chip. Pochi secondi e il monitor mette in evidenza il loro numero di codice e possono leggere quello che esattamente per loro è stato programmato quel giorno. E’ una giornata bellissima. Fuori dalla finestra il sole comincia ad illuminare un parco di alberi maestosi, sembrano proprio veri, così come il canto dei passeri e dei merli che viene diramato con mini altoparlanti posizionati nelle fronde finte degli alberi finti. Beati quelli che possono vivere in campagna, loro almeno qualche albero vero ancora ce l’hanno.

La lista per questa famiglia è molto dettagliata:

colazione e igiene personale, vestirsi tutti di azzurro, non uscire di casa prima delle dieci, passeggiata nel parco tenendo ben visibile il viso per le telecamere col riconoscimento facciale, seguire la pista con le strisce azzurre che li porterà ad una fontana con la panchina prenotata per loro dalle ore 10.30 alle ore 11.00. poi dovranno seguire il percorso con la linea gialla fino alle ore 11.30, dopo di chè, seguendo la linea viola torneranno a casa. Troveranno sulla porta il cibo per il pranzo e per la cena e dovranno rimanere in casa fino alle ore 16. Potranno guardare la tv, i programmi sono pronti e preparati appositamente per loro. Alle ore 16.05 potranno di nuovo uscire e incontrare gli amici con i codici che troveranno in fondo al comunicato. Rientreranno a casa per le ore 18.30, mangeranno e riprenderanno a guardare la tv. Alle ore 21.30 Francesco deve andare a letto mentre loro potranno rimanere in piedi fino alle ore 22.30, dopo di chè tutto verrà spento. Questa sera, sarà loro permesso di fare sesso, e per questo troveranno la luce soffusa per 30 minuti.

Tutto programmato, e tutto sotto controllo, niente deve esulare da quello che il governo ha stabilito.

Vi sembra esagerato?

Anno 2020. Lucia, Claudio col figlio Andrea DEVONO, indossare la mascherina, tenere le distanze, non uscire di casa se non un solo componente per la spesa necessaria. 200 metri a disposizione all’aperto per portare fuori il cane, rientrare e guardare la tv che trasmette solo quello che il governo vuole. Vietato ristorante, vietato bar, vietato sport, vietata vita sociale. Scuole chiuse  e lezioni solo a distanza. Personale militare a controllare che tutte le regole vengano rispettate. Il lavoro solo per chi ce l’ha, e gli altri qualche spicciolo calato dall’alto. Divieti, divieti, divieti, e indottrinamento televisivo.

Anno 2021. Lucia, Claudio col figlio Andrea non si sono mai ammalati, hanno cercato di vivere una vita sana, stare all’aperto il più possibile, aumentare le difese immunitarie e non hanno guardato la tv.

Ora c’è un altro ritornello: bisogna fare il vaccino. Dal solito monitor vengono decantate le proprietà salvifiche di questo siero, anche se ancora sperimentale e una grande massa corre per farselo iniettare, ma loro tre non lo vogliono fare.

Obbligo fare i tamponi, obbligo delle maschere, obbligo mantenere le distanze, divieto abbracci, baci e ritrovi famigliari, orari del coprifuoco, ordini che arrivano come sciabolate impongono il numero dei commensali, di quante persone si possono incontrare, quante volte al giorno, in quali giorni e mai di domenica. La messa solo in tv e la chiesa complice di tutto questo per tenere sottomessa la gente. I viaggi sono proibiti perfino fra comune e comune, impensabili fra regioni o fuori dal territorio se non si è marchiati. E la gente accetta, dopotutto c’è la morte nera se non si obbedisce.

E’ cominciato tutto così, un po’ alla volta hanno ridotto il cervello delle persone a semplice ricettore di ordini tramite il chip. Robottini senza anima, senza cuore e senza cervello, docili come le pecore che nel 2050 hanno più libertà degli umani. Nessuno si ribella, il chip tiene basse le vibrazioni vitali, e il brutto è che sono state le persone stesse che lo hanno voluto, che sono accorse in massa per farselo impiantare, ed ora è irreversibile.

Primavera inoltrata dell’anno 2050, Anna e Renato, avvolti dalla luce soffusa si avvicinano e cominciano ad accarezzarsi, devono fare sesso, lo sanno che il loro chip trasmette ogni cosa, che tutto viene registrato e se disobbediscono non sanno quando potranno riavere la luce soffusa, era da un mese intero che l’aspettavano. Si amano, fanno sesso, mentre le lacrime bagnano i loro cuscini. L’emozione dell’orgasmo risveglia in loro segni vitali che ancora albergano in alcuni ricordi non cancellati del tutto. Renato asciuga gli occhi di Anna, le bacia il collo, non possono rifare ancora una volta sesso, la luce soffusa ora è stata spenta. Si tengono per mano e lui  bisbiglia come siamo arrivati a tutto questo? Anna gli stringe la mano. Lo sai benissimo, amore mio. E’ iniziato tanti anno fa e nel 2020 c’è stato l’ultima tappa, quella che ci ha portati qui. Ora siamo solo robot.

 Racconto scritto da Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati - immagine dal web

Nessun commento:

Posta un commento