martedì 16 febbraio 2021

MISHA

MISHA

parte trentanove - ultima 



Sul suo letto, Misha smaniava, si lamentava, si sbracciava come se stesse combattendo contro dei draghi. Al suo fianco, Moliniana e Solidea usavano tutta la loro magia e le loro conoscenze per aiutarla. Ci fu un attimo di tregua e le asciugarono il sudore.

“Che sta succedendo, Moliniana?” Le chiese seria la regina delle fate.

La strega aveva un’espressione molto preoccupata. “Misha sta combattendo contro il veleno e l’incantesimo di Kloriana.” Le rispose.

“Tu non mi stai dicendo tutto! E’ venuto il momento che tu lo faccia.” Le disse.

Moliniana sapeva di non poter mentire a Solidea che era entrata nei pensieri della ragazza, era il momento della verità. “Da questa lotta, mia cara Solidea, la nostra Misha ne uscirà guarita o non ne uscirà affatto.” Le comunicò.

“Vuoi dire che sta lottando per vivere e che se non ci riuscirà morirà?” Le chiese spaventata, e non era facile spaventare la regina delle fate.

“Non solo, mia cara. Se non vincerà questa lotta e dovesse capitare il peggio, Boris ed io saremo cacciati da questo posto, abbiamo agito di testa nostra, senza il consenso dei nostri padri e non so cosa potrà accaderci.” Le confidò.

“Tue Boris avete giocato su questo senza interpellarci, avete tradito la nostra usanza, potevamo tenere Misha con noi, così com’era, lo sai che lo avremmo fatto.” Le rimproverò.

“Nonostante tutto io sono convinta che ce la farà. Non vi abbiamo messo al corrente per non farvi fare la nostra stessa fine in caso di sconfitta. E’ stata nostra, di Boris e mia la decisione su Misha, fin dall’inizio e sempre a vostra insaputa, per il vostro bene.” Le disse ancora.

“Misha merita la vita migliore che possa esistere, ed è quella di essere regina accanto all’uomo che ama, se così non fosse non starebbe lottando come una leonessa. Solidea, tu conosci la forza del vero amore? Hai mai visto quanti miracoli può fare? Non pensi che dopo tutto quello che questa ragazza ha fatto per il popolo al di là del portale meriti di essere felice? Non possiamo essere noi a scegliere per lei, sarà lei stessa a scegliere, sta a lei decidere se seguire l’amore o finire oltre il velo, e a quanto possiamo vedere sta combattendo proprio per tornare da noi.” Aggiunse Moliniana ancora convinta di essere nel giusto.

La ragazza riprese a lamentarsi, a urlare e dire cose senza senso. Perfino il suo viso sembrava cambiato. Stava soffrendo in modo atroce e nessuno poteva aiutarla, era lei che doveva decidere da che parte del mare approdare.

La strega e la fata rimasero accanto a lei per due giorni e due notti senza mai uscire, fino a quando Misha si addormentò. La regina delle fate fu lesta ad entrare nei suoi sogni mentre le accarezzava il viso. Moliniana vide due lacrime scendere dagli occhi chiusi della fata e attese che tornasse.

Entrambe le tenevano una mano quando Solidea si staccò dai suoi sogni. Non dissero una parola, i loro occhi parlavano da soli. Un solo pensiero passò dall’una all’altra ci è riuscita.

Finalmente uscirono e videro tutto il popolo seduto ad aspettare. Nessuno si alzò, nemmeno il re, sfinito dall’attesa.

“Noi pensiamo che sia finita, che Misha sia riuscita a liberarsi dal veleno e dall’incantesimo. Ora dorme serena e al suo risveglio scopriremo se la sua lotta ha portato i frutti sperati. Tornate ai vostri alloggi, basterà Boris e l’elfo a guardia. Anche lei, sire vada a riposare, ci sarà bisogno di lei quando Misha si sveglierà.” Disse Moliniana incamminandosi stancamente verso la sua casupola.

Erano passati undici giorni da quando il re era arrivato ed era venuto il momento di scoprire se ne era valsa la pena.

Un gesto gentile dell’elfo svegliò il re. “Dobbiamo andare.” E uscirono di corsa.

Moliniana e Solidea erano accanto alla ragazza che si stava lentamente svegliando, Boris non aveva resistito ed era entrato anche lui.

Il respiro leggero di Misha e il battito del cuore lento e calmo rendeva l’atmosfera tranquilla.

“Ora la sveglieremo.” Sussurrò Moliniana facendo cenno a Solidea di procedere.

Qualche lungo minuto prima che la ragazza aprisse i suoi splendidi occhi blu. Al principio non riusciva a vedere molto bene e un gesto della strega le tolse la patina davanti alle pupille. Misha si mise a sedere e osservò quei tre visi che la stavano guardando in modo così strano.

Sorrise. “Grazie Boris. Grazie Moliniana. Grazie Solidea. Sono felice di vedervi.” Disse ai suoi amici.

Il sospiro di sollievo dei tre si sentì anche fuori dalla casupola e rincuorò tutti quelli che stava ad aspettare.

“Sta andando bene.” Disse l’elfo al re. “Dobbiamo andare.” E lo trascinò via di forza.

Passò tutta la giornata e Misha non era ancora uscita. Stava mettendo ordine nei suoi pensieri e nei suoi ricordi con l’aiuto di tutti. Finalmente, anche l’ultimo tassello andò al suo posto, era notte e in quel posto sconosciuto agli umani si stava avverando qualcosa che nessuno avrebbe mai saputo e nemmeno creduto possibile.

Non era stato facile per il re ubbidire e stare lontano da Misha, ma aveva dato la sua parola, e un re mantiene sempre la parola data.

Era una mattina luminosa, come sempre in quel posto. Il re conosceva bene il sentiero che portava allo stagno. Avrebbe voluto correre da lei, ma si contenne. Misha, anzi Michelle era al solito posto, e si specchiava nell’acqua dello stagno. Si fermò ad osservarla, sembrava che niente fosse diverso dalle volte precedenti fino a quando lei alzò il viso e gli sorrise.

“Benvenuto, sire.” Gli disse alzandosi e facendogli un inchino. “Sono felice che lei sia qui. Moliniana e Solidea mi hanno messa al corrente di quello che ha fatto per riportarmi alla vita. La ringrazio.”

Il re la raggiunse. Erano così vicini e gli occhi parlavano per loro. Lui l’abbracciò e la baciò come aveva sempre desiderato fare. La tenne stretta e le parlò assaporando il profumo di quei magnifici capelli viola.

“Ho trovato la ragazza che mi aveva promesso di salvarmi, ora la posso ringraziare e dirle che anch’io ho mantenuto la mia promessa io salverò te e il mio regno. Ricordi?”

Non riuscivano a sciogliersi dall’abbraccio e l’elfo, finalmente tranquillo li lasciò soli.

Trascorsero insieme gli ultimi giorni in quel mondo che presto avrebbero abbandonato, circondati da fate, elfi, gnomi, streghe, ninfe. E venne anche il momento dei saluti.

Era il momento di oltrepassare il portale. I due vennero incappucciati e accompagnati al luogo dell’appuntamento, dove il capitano e le guardie personali del re li stavano aspettando.

Moliniana tolse il cappuccio e osservò il viso bellissimo di Misha, lei sarebbe sempre stata Misha per la strega. “Ricordati di noi, Michelle, e sii felice.” Si allontanò in fretta per non mostrare le lacrime che una strega non avrebbe mai dovuto versare.

Il nutrito gruppo raggiunse il palazzo. Il capitano salutò Michelle e non resistette, l’abbracciò andando contro tutte le convenzioni. “Mi perdoni, sire, ma non ho resistito.” Disse felice.

Mancavano quindici giorni al ballo e nessuno era a conoscenza di quello che sarebbe avvenuto.

In una semplice cappella del palazzo reale, quel giorno un frate avrebbe unito in matrimonio re William e Michelle. Soltanto il capitano e Kara erano presenti alla cerimonia religiosa. Kara piangeva come una fontana e il capitano si sforzava di tenere un comportamento consono alla sua posizione.

Finalmente erano marito e moglie, re William e la regina Michelle.

I preparativi per la festa danzante erano stati ultimati, gli ospiti erano arrivati e aspettavano solo l’arrivo del re.

La musica si spense e il silenzio fu totale.

Sulla scalinata la coppia reale fece il suo ingresso.

“Il re e la regina.” Furono annunciati.

Scesero gli scalini tenendosi per mano mentre la musica riprendeva.

Raggiunsero il centro del salone, si fecero un inchino e diedero inizio al ballo e alla festa.

Niente per quel reame sarebbe più stato come prima. L’amore sarebbe sempre stato messo al centro di tutto.

E’ proprio il caso di dire e vissero felici e contenti e amati dal Popolo.

 

FINE.

Romanzo di Milena Ziletti - diritti e proprietà a lei riservati  - immagine dalla pagina fb di Elfi, fate e mondo incantato

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