martedì 17 dicembre 2019

KATRIN, LA SUA STORIA


KATRIN, LA SUA STORIA

parte cinquantotto






Katrin si sentiva agitata davanti allo sguardo attento e benevolo di suo nonno.
Fra una settimana ci sarà un grande ricevimento, il primo dopo tanto tempo in questa residenza, sarà il tuo ingresso in società. Tutti sapranno chi sei. Il vecchio osservava il viso assorto della nipote. Poi inizierai il tuo nuovo ruolo: avrai tempo per viaggiare e conoscere persone e posti. Assisterai a lezioni di vario genere e imparerai tutto quello che c’è da sapere sulla conduzione del patrimonio Sheppard. Conoscendo la tua passione per le armi mi sono preso il permesso di scegliere un paio di maestri d’armi che, oltre che ad essere le tue guardie del corpo personali potranno allenarti quando avrai tempo per loro. Avrai al tuo seguito istitutrici, insegnanti, cameriere e un capo delegazione che ha tutte le mie istruzioni e che si terrà in contatto con me. Avrai molti impegni, mia cara. L’aggiornò il nonno.
Katrin era sbalordita. Tu non verrai con me, nonno? Gli chiese speranzosa.
No, mia cara. Io rimango al mio posto, pronto a cederti il comando quando sarai pronta e tornerai. Le rispose.
Dovrò rimanere lontana a lungo? Non si capacitava di quello che suo nonno aveva programmato per lei.
Il vecchio signore le strinse la mano. In un paio d’anni sarà tutto finito, e per il tuo diciottesimo compleanno ti prometto una grande festa qui o al castello. Mi mancherai immensamente, ma è la cosa giusta da fare. Le rispose cercando di mantenere un sorriso.
Ancora una volta la sua vita veniva sconvolta, ancora una volta doveva osservare le regole che il suo nome le imponeva. Non poteva deludere suo nonno, non dopo tutto quello che le stava dando e la fiducia che le dimostrava. Non era quello che lei avrebbe desiderato per la sua vita, ma sapeva di non poter fare diversamente.
Ti prometto, nonno, che farò di tutto per non deluderti. Mi mancherai. Gli rispose sforzandosi di mantenere gli occhi asciutti.
Io ne sono sicuro, mia cara. Le rispose abbracciandola.
I giorni prima del ricevimento furono frenetici, c’erano abiti da provare, passi di danza da ripassare, acconciature da sperimentare, poi, finalmente anche il giorno del grande ricevimento arrivò.
Katrin era bellissima. Nel suo abito piuttosto semplice, con i capelli alzati sul capo e un leggero trucco era davvero splendida.
Era pronta per scendere nel salone, dove già alcuni musicisti stavano suonando un leggero sottofondo e gli ospiti erano già arrivati. Prese un grosso respiro e uscì dalla sua stanza. Il mormorio della sala si interruppe quando iniziò a scendere le scale e tutti gli occhi si puntarono su di lei. La maggior parte dei presenti la vedeva per la prima volta e molti di loro invidiavano la sua fortuna, così come molte signore agghindate con gioielli e abiti favolosi la invidiarono immediatamente per la sua bellezza e la giovinezza.
Suo nonno l’aspettava in fondo alla scalinata. Le baciò la mano. Sei semplicemente meravigliosa, mia cara. Le sussurrò.
Nonno e nipote raggiunsero il centro dell’immenso salone illuminato. La musica cessò e si fece silenzio.
Signore e signori, sono davvero felice di avervi miei ospiti. Oggi, mia nipote lady Katrin Semple Sheppard fa il suo ingrasso in società. Lei è il futuro della mia casata. Le fece un inchino che lei ricambiò.
Che i festeggiamenti abbiano inizio. Disse il lord. E i camerieri ripresero a girare fra gli ospiti con vassoi di bicchieri e di cibo sopraffino. Al buffet non mancava niente.
Lord Sheppard era fiero di presentare ai presenti sua nipote. Non ne dimenticava nessuno, ognuno di loro era personaggio importante e influente e Katrin cercò di ricordare il nome e il lavoro di tutti.
Ci volle parecchio tempo, poi finalmente le danze ebbero inizio. Lord Sheppard e Katrin si misero al centro del salone e cominciarono a danzare.
Da quel momento non ci fu un attimo di tregua per Katrin. Passarono due ore e lei non aveva ancora smesso di sorridere e ballare con tanti giovanotti o uomini attempati.
Posso avere l’onore? Si sentì dire mentre volteggiava con un appesantito lord che non vedeva l’ora di rimettersi a sedere.
Fu una piacevole sorpresa trovarsi fra le braccia di Robin. I suoi occhi risplendevano dalla sorpresa e dalla felicità. La vedo un po’ stanca, lady Katrin? Ha perso l’allenamento? Le chiese. Sto morendo di fame. Gli rispose.
Danzando e volteggiando la condusse in un séparé. Non si muova da qui o dovrò sfidare a duello qualcuno. Torno subito. E corse a prendere due piatti di cibo.
Finalmente si stava riposando e mangiando con qualcuno che conosceva.
Le faccio i miei complimenti, lady Katrin, questa sera è davvero bellissima. Le disse serio. La ringrazio, sir Robin. Che ci fa qui? Volle sapere. Non potevo perdermi questo evento. Stavano ancora parlando fra loro quando un’ombra oscurò la luce del séparé.
Alzarono gli occhi contemporaneamente. Cristofer fece un inchino. Buona sera lady Katrin, suo padre le manda i suoi saluti e si dispiace di non essere potuto venire. Ha mandato me al suo posto, insieme a mia madre le facciamo tante felicitazioni per il nuovo ruolo che l’aspetta. Le disse. Posso avere l’onore di un ballo? Continuò.
Katrin aveva perso il sorriso. Non mi va di ballare con lei, sir Cristofer. L’uomo si abbassò per baciarle la mano ma lei la ritrasse. Avvicinò il suo viso a quello della ragazza e le bisbigliò so tutto, figlia di nessuno, e mio padre mi ha riconosciuto come suo figlio legittimo. Alzò la voce, volevo solo farglielo sapere. Le fece un inchino e si allontanò.

immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti

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