KATRIN, LA SUA STORIA
parte cinquantotto
Katrin si
sentiva agitata davanti allo sguardo attento e benevolo di suo nonno.
Fra una settimana ci sarà un grande
ricevimento, il primo dopo tanto tempo in questa residenza, sarà il tuo
ingresso in società. Tutti sapranno chi sei. Il vecchio osservava il viso assorto della nipote. Poi inizierai il tuo nuovo ruolo: avrai
tempo per viaggiare e conoscere persone e posti. Assisterai a lezioni di vario
genere e imparerai tutto quello che c’è da sapere sulla conduzione del
patrimonio Sheppard. Conoscendo la tua passione per le armi mi sono preso il
permesso di scegliere un paio di maestri d’armi che, oltre che ad essere le tue
guardie del corpo personali potranno allenarti quando avrai tempo per loro.
Avrai al tuo seguito istitutrici, insegnanti, cameriere e un capo delegazione
che ha tutte le mie istruzioni e che si terrà in contatto con me. Avrai molti
impegni, mia cara. L’aggiornò il nonno.
Katrin era
sbalordita. Tu non verrai con me, nonno? Gli
chiese speranzosa.
No, mia cara. Io rimango al mio
posto, pronto a cederti il comando quando sarai pronta e tornerai. Le rispose.
Dovrò rimanere lontana a lungo? Non si capacitava di quello che suo
nonno aveva programmato per lei.
Il vecchio
signore le strinse la mano. In un paio
d’anni sarà tutto finito, e per il tuo diciottesimo compleanno ti prometto una
grande festa qui o al castello. Mi mancherai immensamente, ma è la cosa giusta
da fare. Le rispose cercando di mantenere un sorriso.
Ancora una
volta la sua vita veniva sconvolta, ancora una volta doveva osservare le regole
che il suo nome le imponeva. Non poteva deludere suo nonno, non dopo tutto
quello che le stava dando e la fiducia che le dimostrava. Non era quello che
lei avrebbe desiderato per la sua vita, ma sapeva di non poter fare diversamente.
Ti prometto, nonno, che farò di tutto
per non deluderti. Mi mancherai. Gli rispose sforzandosi di mantenere gli occhi asciutti.
Io ne sono sicuro, mia cara. Le rispose abbracciandola.
I giorni
prima del ricevimento furono frenetici, c’erano abiti da provare, passi di
danza da ripassare, acconciature da sperimentare, poi, finalmente anche il
giorno del grande ricevimento arrivò.
Katrin era
bellissima. Nel suo abito piuttosto semplice, con i capelli alzati sul capo e un
leggero trucco era davvero splendida.
Era pronta
per scendere nel salone, dove già alcuni musicisti stavano suonando un leggero
sottofondo e gli ospiti erano già arrivati. Prese un grosso respiro e uscì
dalla sua stanza. Il mormorio della sala si interruppe quando iniziò a scendere
le scale e tutti gli occhi si puntarono su di lei. La maggior parte dei
presenti la vedeva per la prima volta e molti di loro invidiavano la sua
fortuna, così come molte signore agghindate con gioielli e abiti favolosi la
invidiarono immediatamente per la sua bellezza e la giovinezza.
Suo nonno
l’aspettava in fondo alla scalinata. Le baciò la mano. Sei semplicemente meravigliosa, mia cara. Le sussurrò.
Nonno e
nipote raggiunsero il centro dell’immenso salone illuminato. La musica cessò e
si fece silenzio.
Signore e signori, sono davvero
felice di avervi miei ospiti. Oggi, mia nipote lady Katrin Semple Sheppard fa
il suo ingrasso in società. Lei è il futuro della mia casata. Le fece un inchino che lei ricambiò.
Che i festeggiamenti abbiano inizio. Disse il lord. E i camerieri
ripresero a girare fra gli ospiti con vassoi di bicchieri e di cibo sopraffino.
Al buffet non mancava niente.
Lord
Sheppard era fiero di presentare ai presenti sua nipote. Non ne dimenticava
nessuno, ognuno di loro era personaggio importante e influente e Katrin cercò
di ricordare il nome e il lavoro di tutti.
Ci volle
parecchio tempo, poi finalmente le danze ebbero inizio. Lord Sheppard e Katrin
si misero al centro del salone e cominciarono a danzare.
Da quel
momento non ci fu un attimo di tregua per Katrin. Passarono due ore e lei non
aveva ancora smesso di sorridere e ballare con tanti giovanotti o uomini
attempati.
Posso avere l’onore? Si sentì dire mentre volteggiava con
un appesantito lord che non vedeva l’ora di rimettersi a sedere.
Fu una
piacevole sorpresa trovarsi fra le braccia di Robin. I suoi occhi risplendevano
dalla sorpresa e dalla felicità. La vedo
un po’ stanca, lady Katrin? Ha perso l’allenamento? Le chiese. Sto morendo di fame. Gli rispose.
Danzando e
volteggiando la condusse in un séparé. Non
si muova da qui o dovrò sfidare a duello qualcuno. Torno subito. E corse a
prendere due piatti di cibo.
Finalmente
si stava riposando e mangiando con qualcuno che conosceva.
Le faccio i miei complimenti, lady
Katrin, questa sera è davvero bellissima. Le disse serio. La
ringrazio, sir Robin. Che ci fa qui? Volle sapere. Non potevo perdermi questo evento. Stavano ancora parlando fra loro
quando un’ombra oscurò la luce del séparé.
Alzarono gli
occhi contemporaneamente. Cristofer fece un inchino. Buona sera lady Katrin, suo padre le manda i suoi saluti e si dispiace
di non essere potuto venire. Ha mandato me al suo posto, insieme a mia madre le
facciamo tante felicitazioni per il nuovo ruolo che l’aspetta. Le disse. Posso avere l’onore di un ballo? Continuò.
Katrin aveva
perso il sorriso. Non mi va di ballare
con lei, sir Cristofer. L’uomo si abbassò per baciarle la mano ma lei la
ritrasse. Avvicinò il suo viso a quello della ragazza e le bisbigliò so tutto, figlia di nessuno, e mio padre mi
ha riconosciuto come suo figlio legittimo. Alzò la voce, volevo solo farglielo sapere. Le fece un
inchino e si allontanò.
immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti
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