domenica 22 dicembre 2019

FIABA DI NATALE


LA FATA SBADATA


C’era una volta una Fata Sbadata. Era piccola, ingenua e sempre con la testa fra le nuvole. Aveva il compito di aiutare i fiori a sbocciare.
In primavera aveva molto lavoro e correva in ogni giardino con la sua bacchetta magica. Dove passava lei tutti i fiori erano meravigliosi e profumati.
Un giorno era intenta nel suo lavoro in un giardino bellissimo. Anche lei era estasiata da tanta bellezza e splendore ,e rimaneva incantata a far fiorire tutti i fiori colorati. Si divertiva un mondo a scegliere i colori e i profumi, e invitava api e farfalle a farle compagnia e ad ammirare la sua opera.
Non si accorse che, mentre si beava della sua bravura, il tempo passava e gli altri giardini rimanevano senza fiori. Giocava con le farfalle colorate, cantava insieme agli uccelli, si divertiva un mondo a cambiare spesso i colori ai petali dei fiori.
Si accorse troppo tardi di aver trascurato gli altri giardini che le erano stati affidati.
Corse in fretta a compiere il suo dovere, ma ormai, la primavera era passata e l’estate si stava già tingendo con i colori caldi del primo autunno.
La piccola Fata Sbadata era disperata e non sapeva come rimediare alla sua leggerezza, e chiese umilmente aiuto alle ninfe dei boschi.
Le ninfe erano piuttosto arrabbiate, e decisero di darle una lezione.
La mandarono in un giardino trascurato e pieno di rovi con l’ordine di rimetterlo a posto prima dell’inverno.
La piccola fata, a testa bassa e con la sua bacchetta in mano, cominciò a lavorare di gran lena. Era talmente concentrata e determinata a portare a termine il compito che le era stato affidato, che non si accorse di avere le mani ferite dai rovi spinosi. Ma ci riuscì, e, mentre la bianca neve scendeva, dai rovi verdi spuntarono bacche rosse, tante erano le piccole gocce di sangue che la Fata Sbadata aveva lasciato là.
Nessuno aveva mai visto, in inverno, colori così rossi in mezzo ad arbusti così verdi, e vennero molte persone a raccoglierne per abbellire le loro case durante le festività invernali.
Fu così, che la Fata Sbadata venne perdonata e lei, mai più avrebbe trascurato il suo lavoro. Imparò che c’è un tempo per ogni cosa, per lavorare, per giocare, per riposare, ma che bisogna sempre compiere il proprio dovere.
Ora, la Fata Sbadata, aspetta la fine dell’autunno per riposare e vi aspetta alla prima neve del prossimo inverno per offrirvi un bellissimo ramo di agrifoglio.


immagine dal web - diritti e proprietà di Milena Ziletti

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