venerdì 6 dicembre 2019

KATRIN, LA SUA STORIA



KATRIN, LA SUA STORIA

parte cinquantuno





Lord Semple rimase solo nel suo studio, raccolse i fogli e li sistemò nel cassetto. La sua mente cercava invano la soluzione migliore ben sapendo che ce n’era una sola: i dieci lingotti d’oro. Era come strapparsi il cuore a separarsi da quel tesoro ma era consapevole che la sua stessa vita dipendeva dal saldare i debiti che aveva acquisito col matrimonio. Maledetta! Pensò. Il velo gli era calato dagli occhi e vedeva le cose per come stavano davvero e si rese conto, una volta di più di essere caduto in trappola. Suonò il campanelle e diede ordine al suo cameriere di radunare tutta la servitù con la massima urgenza.
Li trovò tutti in fila con gli occhi bassi, non sapevano cosa aspettarsi, una cosa del genere non era mai successa.
Non perse tempo in preamboli. Da questo momento lady Susan non fa più parte della mia famiglia, nemmeno suo figlio. Riprese fiato cercando di mantenere un certo decoro. Missis Susan sarà a disposizione della governante come una qualsiasi cameriera, e sir Cristofer lavorerà come bracciante fino a che non se ne andranno. Pensò qualche secondo se fosse il caso di dare spiegazioni. Appena i miei legali avranno dato seguito alle pratiche avrò il divorzio e quei due usciranno da questa casa come ne sono venuti. Osservò ognuno di loro prima di tornare nel suo appartamento.
Nel silenzio più assoluto ognuno tornò ai propri compiti.
Rosie raggiunse Katrin e la mise al corrente di quello che era avvenuto. Nessuno conosceva il motivo di tale decisione.
La vita per madre e figlio divenne un vero calvario. Missis Susan svolgeva gli stessi lavori delle serve mentre suo figlio usciva al mattino e rientrava ogni sera distrutto dalla stanchezza. Marzo era appena cominciato e i lavori nei campi erano iniziati, nessun trattamento di favore per loro, pena vedersela col lord.
Erano passati dieci giorni dalla visita del delegato e lord Semple era in viaggio verso gli uffici dove sir Forrester lavorava.
Erano seduti su scomode poltrone in un piccolo ufficio ammuffito. Lord Semple consegnò il lingotto che aveva portato con sé. Vorrei che lo facesse valutare, così da sapere quanti ne servono per pagare i miei debiti. Quanto gli costava mantenere la calma. Sir Forrester lo soppesò, lo misurò e gli disse quanto valeva. Ne sarebbero serviti nove per saldare i debiti.
I due si salutarono. Avrà quanto stabilito alla scadenza, l’aspetto fra tre giorni al mio castello. Disse lord Semple e uscì cercando di mantenere tutto l’autocontrollo possibile.
La vita di Katrin non era cambiata. Lei e Robin erano gli unici a conoscere il motivo di quanto successo.
Era il giorno del pagamento. Lord Semple aveva mandato a chiamare sua moglie e suo figlio. Bussarono e quando entrarono videro quei nove lingotti d’oro, trattennero il fiato dalla sorpresa. Avevano gli occhi fissi su quel tesoro. Guardateli bene, è quello che serve per pagare i vostri debiti. So bene che non potrete rendermi niente, perciò ho fatto preparare i documenti per il divorzio, se firmerai disse guardando dritta negli occhi sua moglie, tu e tuo figlio ve ne andrete senza ulteriori aggravi. Disse mettendo foglio e penna per firmare. Cristofer aveva la bava alla bocca, dio quanto avrebbe voluto possedere almeno uno di quei lingotti. Lord Semple lo osservava e gli leggeva dentro come solo un suo simile sa fare. Rimaneva in attesa.
Missis Susan sapeva che non poteva pretendere altro ma quando se ne fossero andati avrebbero avuto solo la strada, niente denaro, niente dimora, niente di niente ed era alla disperazione.
Mi appello al suo buon cuore, lord Semple. Io firmerò subito il documento se lei ci consentirà di avere un tetto sopra la testa. Gli chiese con estrema umiltà.
Lord Semple non era tenero ed era anche molto arrabbiato, l’onta che aveva subìto e la figura che gli avevano fatto fare in società non lo rendeva disponibile a nessuna trattativa.
Alzò lo sguardo su quella che era ancora sua moglie. Tu firmerai quel documento e in cambio ti lascio vivere, insieme al tuo bastardo. Le disse spingendole il foglio ancora più vicino.
Lei non può farci questo! Io sono suo figlio! Sbottò Cristofer.
Lord Semple alzò un sopracciglio e portò la mano all’elsa della spada. Se solo verrò a conoscenza che andrai a dire che sei mio figlio io ti farò uccidere. Gli rispose.
I due sapevano che non mentiva. Miss Susan prese la penna e firmò il documento per il divorzio.
Il lord prese il documento mentre la porta si apriva e sir Forrester entrava. Ho bisogno di un testimone, l’aspettavo. Gli consegnò il foglio, aspettò che lo leggesse e lo firmasse. I due erano in piedi e non sapevano cosa fare. Lord Semple non li rimandò fuori, non ancora, voleva che assistessero al pagamento dei loro debiti.
Ci vollero solo pochi minuti, alcune firme e documenti che passavano dall’uno all’altro. L’inviato salutò e uscì col suo tesoro.
Non farti venire strane idee, ragazzo. Disse a Cristofer. La carrozza è scortata dai soldati del re e nessuno la può attaccare. Ora torna al tuo lavoro, anche tu disse a Susan. Potete rimanere fino alla fine del prossimo mese se continuate a svolgere il vostro dovere, dopo non voglio più vedervi né sentire parlare di voi.
Madre e figlio uscirono senza dire più una parola.


immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti

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