KATRIN, LA SUA STORIA
parte cinquantuno
Lord Semple
rimase solo nel suo studio, raccolse i fogli e li sistemò nel cassetto. La sua
mente cercava invano la soluzione migliore ben sapendo che ce n’era una sola: i
dieci lingotti d’oro. Era come strapparsi il cuore a separarsi da quel tesoro
ma era consapevole che la sua stessa vita dipendeva dal saldare i debiti che
aveva acquisito col matrimonio. Maledetta!
Pensò. Il velo gli era calato dagli occhi e vedeva le cose per come stavano
davvero e si rese conto, una volta di più di essere caduto in trappola. Suonò
il campanelle e diede ordine al suo cameriere di radunare tutta la servitù con
la massima urgenza.
Li trovò
tutti in fila con gli occhi bassi, non sapevano cosa aspettarsi, una cosa del
genere non era mai successa.
Non perse
tempo in preamboli. Da questo momento
lady Susan non fa più parte della mia famiglia, nemmeno suo figlio. Riprese
fiato cercando di mantenere un certo decoro. Missis Susan sarà a disposizione della governante come una qualsiasi
cameriera, e sir Cristofer lavorerà come bracciante fino a che non se ne
andranno. Pensò qualche secondo se fosse il caso di dare spiegazioni. Appena i miei legali avranno dato seguito
alle pratiche avrò il divorzio e quei due usciranno da questa casa come ne sono
venuti. Osservò ognuno di loro prima di tornare nel suo appartamento.
Nel silenzio
più assoluto ognuno tornò ai propri compiti.
Rosie
raggiunse Katrin e la mise al corrente di quello che era avvenuto. Nessuno
conosceva il motivo di tale decisione.
La vita per
madre e figlio divenne un vero calvario. Missis Susan svolgeva gli stessi
lavori delle serve mentre suo figlio usciva al mattino e rientrava ogni sera
distrutto dalla stanchezza. Marzo era appena cominciato e i lavori nei campi
erano iniziati, nessun trattamento di favore per loro, pena vedersela col lord.
Erano
passati dieci giorni dalla visita del delegato e lord Semple era in viaggio
verso gli uffici dove sir Forrester lavorava.
Erano seduti
su scomode poltrone in un piccolo ufficio ammuffito. Lord Semple consegnò il
lingotto che aveva portato con sé. Vorrei
che lo facesse valutare, così da sapere quanti ne servono per pagare i miei
debiti. Quanto gli costava mantenere la calma. Sir Forrester lo soppesò, lo
misurò e gli disse quanto valeva. Ne sarebbero serviti nove per saldare i
debiti.
I due si
salutarono. Avrà quanto stabilito alla scadenza,
l’aspetto fra tre giorni al mio castello. Disse lord Semple e uscì cercando
di mantenere tutto l’autocontrollo possibile.
La vita di
Katrin non era cambiata. Lei e Robin erano gli unici a conoscere il motivo di
quanto successo.
Era il
giorno del pagamento. Lord Semple aveva mandato a chiamare sua moglie e suo
figlio. Bussarono e quando entrarono videro quei nove lingotti d’oro,
trattennero il fiato dalla sorpresa. Avevano gli occhi fissi su quel tesoro. Guardateli bene, è quello che serve per
pagare i vostri debiti. So bene che non potrete rendermi niente, perciò ho
fatto preparare i documenti per il divorzio, se firmerai disse guardando
dritta negli occhi sua moglie, tu e tuo
figlio ve ne andrete senza ulteriori aggravi. Disse mettendo foglio e penna
per firmare. Cristofer aveva la bava alla bocca, dio quanto avrebbe voluto
possedere almeno uno di quei lingotti. Lord Semple lo osservava e gli leggeva
dentro come solo un suo simile sa fare. Rimaneva in attesa.
Missis Susan
sapeva che non poteva pretendere altro ma quando se ne fossero andati avrebbero
avuto solo la strada, niente denaro, niente dimora, niente di niente ed era
alla disperazione.
Mi appello al suo buon cuore, lord
Semple. Io firmerò subito il documento se lei ci consentirà di avere un tetto
sopra la testa. Gli
chiese con estrema umiltà.
Lord Semple
non era tenero ed era anche molto arrabbiato, l’onta che aveva subìto e la
figura che gli avevano fatto fare in società non lo rendeva disponibile a
nessuna trattativa.
Alzò lo
sguardo su quella che era ancora sua moglie. Tu firmerai quel documento e in cambio ti lascio vivere, insieme al tuo
bastardo. Le disse spingendole il foglio ancora più vicino.
Lei non può farci questo! Io sono suo
figlio! Sbottò
Cristofer.
Lord Semple
alzò un sopracciglio e portò la mano all’elsa della spada. Se solo verrò a conoscenza che andrai a dire che sei mio figlio io ti
farò uccidere. Gli rispose.
I due
sapevano che non mentiva. Miss Susan prese la penna e firmò il documento per il
divorzio.
Il lord
prese il documento mentre la porta si apriva e sir Forrester entrava. Ho bisogno di un testimone, l’aspettavo. Gli
consegnò il foglio, aspettò che lo leggesse e lo firmasse. I due erano in piedi
e non sapevano cosa fare. Lord Semple non li rimandò fuori, non ancora, voleva
che assistessero al pagamento dei loro debiti.
Ci vollero
solo pochi minuti, alcune firme e documenti che passavano dall’uno all’altro.
L’inviato salutò e uscì col suo tesoro.
Non farti venire strane idee,
ragazzo. Disse a
Cristofer. La carrozza è scortata dai
soldati del re e nessuno la può attaccare. Ora torna al tuo lavoro, anche tu disse
a Susan. Potete rimanere fino alla fine
del prossimo mese se continuate a svolgere il vostro dovere, dopo non voglio
più vedervi né sentire parlare di voi.
Madre e
figlio uscirono senza dire più una parola.
immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti
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