ESTERINA
P. DUE
Adesso la timidezza mi è passata. “Lo sai vero che ti amo? Che per stare con
te sto rischiando molto? E tu, mi ami anche tu?”
I suoi occhi parlano prima delle parole: “Ti amo Esterina, ma non sarà facile questo
nostro amore. A volte ho paura di chiederti troppo. Siamo troppo diversi, e non
so se potrà bastare la forza del nostro amore per arrivare dove vogliamo noi. “
Lo so anch’io che non sarà facile. Si tratta
solo di avere la forza, e di aspettare la mia maggiore età; poi sarà
sicuramente diverso. La strada è molto lunga e ci saranno molte, moltissime
insidie, ma io sono pronta a superarle tutte perché so che il mio amore è forte
e sincero. Sono molto giovane, ma mi conosco, io sono sicura di farcela, ma
lui?
Lo guardo dritto negli occhi, gli prendo le mani
e gli dico “dobbiamo scambiarci una
promessa solenne, promessa che nessuno potrà sciogliere, come fosse un
giuramento sacro, io ti prometto che qualunque cosa accada ti aspetterò,
dovessi aspettare fino alla morte!”
Alberto mi stringe le mani e ripete “se è quello che vuoi, ti prometto e
ti giuro sul mio cuore che qualunque cosa accada io sarò sempre tuo! Ricorda
bene queste parole mia piccola Esterina, il mio cuore e il mio amore saranno
sempre per te, qualunque cosa la vita ci riservi.”
Un timidissimo bacio a sfiorarci le labbra e poi
devo tornare a casa. Il mio cuore esulta, ci siamo scambiati la promessa della
vita e niente e nessuno potrà cambiarla.
“Ricordati
la mia promessa e tu mantieni la tua, ora siamo uniti per sempre nei nostri
cuori.”
Prendo la bicicletta e lentamente pedalo verso casa.
Il fiume non mi canta più dolcemente come prima,
il sole non è più così caldo come prima e un brivido mi penetra la mente. Dovrei
essere felice, allora che cos’è che si insinua nei miei pensieri?
Non voglio tristezze a farmi compagnia. Ricomincio
a cantare e vado verso casa con un dolce calore nel cuore. “Ti amo mio adorato Alberto, ti amo e non posso farci niente, nessuno
può cambiare il mio sentimento, sarà così fino alla morte.” Questi sono i
pensieri che riempiono la mia mente.
Mi sembra di essere l’eroina di sdolcinati
romanzetti rosa, ma mi sento talmente felice che ho la forza per abbattere
chiunque osi mettersi contro il mio amore. E ancora non so quanta davvero me ne
servirà.
Un sonoro schiaffo appena varco la soglia di
casa. Mia madre non è mai stata tenera, ma stavolta ha calcato la mano. Non
faccio in tempo a riprendermi che mi prendo un altro manrovescio. I miei lunghi
capelli ondeggiano come sospesi nell’aria. Porto entrambe le mani al viso che
scotta come fossi stata toccata da braci ardenti. Il dolore è acuto e forte, e
dagli occhi cominciano a scendere copiose lacrime, più di rabbia che di dolore.
“Sembri
una sgualdrina! Guardati. Con quei capelli sciolti e spettinati si capisce
benissimo dove sei stata. Quel maledetto Alberto, gli faccio passare la voglia
di importunarti, e a te, d’ora in poi, è proibito prendere la bicicletta.
Voglio sempre sapere dove vai e con chi stai. Ti devi dimenticare di quel
mentecatto. Tu sei una Celerini, e ti accompagnerai con chi decide la tua
famiglia, non con il figlio di un muratore. Sali e ricomponiti. Non scendere a
cena, vai direttamente a letto e non presentarti fino a domani mattina a
colazione. Parlerò con tuo padre e decideremo cosa fare.”
Salgo di corsa le scale, non voglio sentire
altro. Come ha fatto mia madre a sapere del nostro incontro? Possibile che sia
così trasparente che tutti riescono a leggermi nella mente? Ho il viso in
fiamme, mi serve dell’acqua fresca, ho paura che i segni delle sue dita
rimarranno a lungo a segnare le mie guance.
Mi sdraio sul letto e mi asciugo le lacrime.
Premo un panno umido sul viso e aspetto che mi passi il dolore. Non so se è più
forte il dolore sul viso o quello nel cuore. Il mio piccolo cuore, così colmo
di amore ed ora così pieno di rabbia! “Ti
odio mamma, ti odio anche se so che è peccato, ma non mi piegherai!”
E mentre ripenso alla mano di Alberto sul mio
cuore e rivedo il suo viso mentre ci scambiamo la nostra promessa, mi
addormento ancora vestita e con i capelli ancora sciolti e liberi come voglio
essere io.
Nessun commento:
Posta un commento