IL MONDO CHE VERRA’
Era un caldo
pomeriggio d’estate e la bambina, che avrebbe compiuto sette anni dopo poco,
era dalla nonna. L’estate era di quelle roventi, una di quelle che rende i
pomeriggi silenziosi, perché chi può si ritira in casa al fresco. Lei non
avrebbe voluto andare a letto come la nonna le aveva ordinato, ma sapeva che se
voleva restare lì doveva ascoltarla.
A malincuore
salì le scale di legno e si sdraiò sul letto con l’intenzione di alzarsi al più
presto, voleva solo che quell’ora di ozio passasse in fretta per ritornare in
cortile a giocare e parlare con i suoi amici “immaginari”.
Le ante di
legno, sgangherate e bucherellate lasciavano passare tante fessure di luce e la
stanza era piacevolmente in penombra e relativamente fresca. Non spostò nemmeno
la leggera coperta e si sdraiò con gli occhi sbarrati sulle travi del soffitto.
Come faceva
sempre cominciò a parlare nella sua mente con i suoi amici che soltanto lei
vedeva e conosceva. Cominciò a pensare al mondo là fuori, a come sarebbe stato
quando lei fosse stata più grande e avesse avuto il moroso, la incuriosiva
molto questa storia dei morosi.
Contava e
ricontava le travi del soffitto, le crepe cercando di far passare il tempo, si
mise perfino a canticchiare a bocca chiusa.
Non seppe
mai come successe ma, ad un certo punto le sembrò che le sue palpebre si
chiudessero e lei, non volendo dormire si sforzò e le riaprì. Si trovò in un
posto a lei sconosciuto. La prima cosa che la colpì fu la luce di quel posto,
non aveva mai visto un cielo così azzurro, un’aria così leggera, e il sole o
qualcosa di simile illuminava quel posto di una luce che si poteva respirare. Non
sapeva se lei era lì o fosse sospesa ad osservare.
Una mamma
teneva per mano la sua bambina e lei capì che quella bambina era proprio lei in
un mondo diverso e sconosciuto. La tenerezza di quel momento le sfiorò l’Anima
e capì che era tutto vero. Era lei che guardava la scena ed era lei la
protagonista di quella scena. Era una sensazione strana a dir poco, sentiva
quello che sentiva quella bambina e c’era un amore e un sentimento talmente
forti a lei sconosciuti. Cominciò, come al solito a porre domande. Non le
giunsero risposte ma qualcuno le
mostrò quel mondo, quello che un giorno lei avrebbe abitato.
Tutto era
Amore e Fratellanza, non c’erano lotte, invidie o cattiverie, era un Mondo
Perfetto e bellissima era la gente che vi abitava. Non esisteva moneta, ognuno
svolgeva il lavoro che amava e ognuno si serviva solo del necessario. Un’altra
cosa che la colpì furono i sorrisi su quei volti e il fatto che quasi nessuno
parlasse, tanto meno urlasse. Gli abitanti si salutavano con cenni del capo,
carezze, abbracci, strette di mano e l’immancabile sorriso.
La bambina
che osservava quel modo era esterrefatta. Pensava che fosse un sogno, che si
fosse addormentata, guardò sul letto e vide il suo corpo sdraiato con gli occhi
aperti. Ma lei in quanti posti era? Sorrise mentre lo pensava e capì che poteva
essere in tanti altri posti contemporaneamente, ancora non aveva sentito
parlare di mondi paralleli e squarci spazio-tempo eppure ci era immersa.
La bambina
che abitava quel bellissimo mondo le parlò, anzi le sussurrò all’orecchio e le
disse che quello che stava vedendo era “Il Mondo che verrà”, che sarebbe venuto
e che lei ci sarebbe stata, visto che già c’era. Le spiegò le regole di vita di
quel Mondo e di come fossero rimasti in pochi dopo quello che era successo. Non
le volle dire come era arrivata quella Nuova Era meravigliosa, perché non era pronta
per saperlo ma lo avrebbe scoperto a tempo debito, perché lei era una bambina
speciale e sarebbe sempre stata protetta da Angeli Speciali. Le disse di non
smettere mai di credere in quello che sentiva e vedeva, che in tanti
l’avrebbero derisa e presa in giro, di non perdere mai la speranza perché
l’Essere Supremo non l’avrebbe mai abbandonata. Le disse di essere libera, di
amare, di aiutare, di ascoltare e di non lasciare MAI che nessuno la
convincesse di altro.
La mamma di
quella bambina voltò il viso verso di lei e il sorriso di quel viso dolce e
sereno è scolpito ancora nel suo cuore.
La vita non
è stata semplice o facile per quella bambina, non le ha risparmiato dolori,
sconfitte, tristezza, delusioni, abbandoni, tradimenti, malattie, morti, come
capita ad ognuno di noi. Ora conosce anche come sarà terribile la strada per
arrivare a “Il Mondo che verrà”. Sa che chi possiede l’Anima sarà uno dei pochi
che ci arriveranno, ecco perché da’ tanta importanza all’Anima. Ha pure capito
che ora, qui, adesso ci sono altri come lei e che, come lei devono distribuire
Speranza e Amore, e ognuno di loro racconterà quello che ha “visto” e sarà un
tassello da aggiungere al suo, questo tempo è arrivato. Qualcuno capirà ma
molti non lo faranno, qui su questa Terra non siamo tutti uguali e, soltanto
chi ha l’Anima con dentro “Il mondo che verrà” si capirà e si prenderà per mano
sorridendo portando con se tutti quelli si saranno salvati.
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