domenica 9 giugno 2019

IL MONDO CHE VERRA'


IL MONDO CHE VERRA’





Era un caldo pomeriggio d’estate e la bambina, che avrebbe compiuto sette anni dopo poco, era dalla nonna. L’estate era di quelle roventi, una di quelle che rende i pomeriggi silenziosi, perché chi può si ritira in casa al fresco. Lei non avrebbe voluto andare a letto come la nonna le aveva ordinato, ma sapeva che se voleva restare lì doveva ascoltarla.
A malincuore salì le scale di legno e si sdraiò sul letto con l’intenzione di alzarsi al più presto, voleva solo che quell’ora di ozio passasse in fretta per ritornare in cortile a giocare e parlare con i suoi amici “immaginari”.
Le ante di legno, sgangherate e bucherellate lasciavano passare tante fessure di luce e la stanza era piacevolmente in penombra e relativamente fresca. Non spostò nemmeno la leggera coperta e si sdraiò con gli occhi sbarrati sulle travi del soffitto.
Come faceva sempre cominciò a parlare nella sua mente con i suoi amici che soltanto lei vedeva e conosceva. Cominciò a pensare al mondo là fuori, a come sarebbe stato quando lei fosse stata più grande e avesse avuto il moroso, la incuriosiva molto questa storia dei morosi.
Contava e ricontava le travi del soffitto, le crepe cercando di far passare il tempo, si mise perfino a canticchiare a bocca chiusa.
Non seppe mai come successe ma, ad un certo punto le sembrò che le sue palpebre si chiudessero e lei, non volendo dormire si sforzò e le riaprì. Si trovò in un posto a lei sconosciuto. La prima cosa che la colpì fu la luce di quel posto, non aveva mai visto un cielo così azzurro, un’aria così leggera, e il sole o qualcosa di simile illuminava quel posto di una luce che si poteva respirare. Non sapeva se lei era lì o fosse sospesa ad osservare.
Una mamma teneva per mano la sua bambina e lei capì che quella bambina era proprio lei in un mondo diverso e sconosciuto. La tenerezza di quel momento le sfiorò l’Anima e capì che era tutto vero. Era lei che guardava la scena ed era lei la protagonista di quella scena. Era una sensazione strana a dir poco, sentiva quello che sentiva quella bambina e c’era un amore e un sentimento talmente forti a lei sconosciuti. Cominciò, come al solito a porre domande. Non le giunsero risposte ma qualcuno le mostrò quel mondo, quello che un giorno lei avrebbe abitato.
Tutto era Amore e Fratellanza, non c’erano lotte, invidie o cattiverie, era un Mondo Perfetto e bellissima era la gente che vi abitava. Non esisteva moneta, ognuno svolgeva il lavoro che amava e ognuno si serviva solo del necessario. Un’altra cosa che la colpì furono i sorrisi su quei volti e il fatto che quasi nessuno parlasse, tanto meno urlasse. Gli abitanti si salutavano con cenni del capo, carezze, abbracci, strette di mano e l’immancabile sorriso.
La bambina che osservava quel modo era esterrefatta. Pensava che fosse un sogno, che si fosse addormentata, guardò sul letto e vide il suo corpo sdraiato con gli occhi aperti. Ma lei in quanti posti era? Sorrise mentre lo pensava e capì che poteva essere in tanti altri posti contemporaneamente, ancora non aveva sentito parlare di mondi paralleli e squarci spazio-tempo eppure ci era immersa.
La bambina che abitava quel bellissimo mondo le parlò, anzi le sussurrò all’orecchio e le disse che quello che stava vedendo era “Il Mondo che verrà”, che sarebbe venuto e che lei ci sarebbe stata, visto che già c’era. Le spiegò le regole di vita di quel Mondo e di come fossero rimasti in pochi dopo quello che era successo. Non le volle dire come era arrivata quella Nuova Era meravigliosa, perché non era pronta per saperlo ma lo avrebbe scoperto a tempo debito, perché lei era una bambina speciale e sarebbe sempre stata protetta da Angeli Speciali. Le disse di non smettere mai di credere in quello che sentiva e vedeva, che in tanti l’avrebbero derisa e presa in giro, di non perdere mai la speranza perché l’Essere Supremo non l’avrebbe mai abbandonata. Le disse di essere libera, di amare, di aiutare, di ascoltare e di non lasciare MAI che nessuno la convincesse di altro.
La mamma di quella bambina voltò il viso verso di lei e il sorriso di quel viso dolce e sereno è scolpito ancora nel suo cuore.
La vita non è stata semplice o facile per quella bambina, non le ha risparmiato dolori, sconfitte, tristezza, delusioni, abbandoni, tradimenti, malattie, morti, come capita ad ognuno di noi. Ora conosce anche come sarà terribile la strada per arrivare a “Il Mondo che verrà”. Sa che chi possiede l’Anima sarà uno dei pochi che ci arriveranno, ecco perché da’ tanta importanza all’Anima. Ha pure capito che ora, qui, adesso ci sono altri come lei e che, come lei devono distribuire Speranza e Amore, e ognuno di loro racconterà quello che ha “visto” e sarà un tassello da aggiungere al suo, questo tempo è arrivato. Qualcuno capirà ma molti non lo faranno, qui su questa Terra non siamo tutti uguali e, soltanto chi ha l’Anima con dentro “Il mondo che verrà” si capirà e si prenderà per mano sorridendo portando con se tutti quelli si saranno salvati.

 illustrazione dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti


Nessun commento:

Posta un commento