MALLY
PARTE QUATTRO
05 giugno
1720
Caro diario,
ieri ho
approfittato dell’assenza dei miei genitori e sono sgaiattolata nello studio di
mio padre. Ci sono centinaia di libri ed io volevo trovarne uno che mi aiutasse
a capire come si fa a far felice il proprio marito.
Sono stata
attratta da una vetrina, c’è sempre stata ma non ci avevo mai fatto caso, mi ha
incuriosita perché aveva un cassetto chiuso a chiave. So bene dove mio padre
tiene le sue cose ed ho cercato la chiave per aprire. Ho vuotato il contenuto
in terra e mi sono seduta, ero esterrefatta! C’erano riproduzioni di donne e
uomini nudi che facevano tutte quelle
cose. Avevo le guance in fiamme al pensiero che mio padre possedesse tali
figure.
La prima mi
ha colpita come un pugno nello stomaco: una donna che somigliava in modo
impressionante ad una amica di mia madre era nuda ed era circondata da tre
uomini pure loro nudi con il loro coso
rigido. Io non ne avevo mai visti di quei cosi
e non immaginavo che prendessero quella forma.
Avevo le
mani sudate e mi tremavano. Ho riposto ogni cosa nel cassetto e l’ho richiuso.
Avevo il fiatone come se avessi corso e mi sono seduta sulla poltrona di mio
padre, aspettando di riprendermi prima di uscire.
E’ stato in
quel momento che ho sentito dei passi avvicinarsi e, non volendo farmi trovare
dove non dovevo essere mi sono nascosta dietro la tenda.
Ho
riconosciuto la risata di Marianne, una delle nostre cameriere, e la voce
profonda di mio fratello. Sono entrati ed hanno chiuso la porta con la chiave,
adesso non potevo proprio uscire.
Sbirciavo da
un piccolissimo anfratto e li ho visti denudarsi quasi con violenza mentre le
loro risate si interrompevano solo quando si baciavano in modo indecoroso. Mio
fratello è fidanzato ma a quando pare questo non gli vieta di spogliare le
cameriere.
Erano
completamente nudi e si sono sdraiati sul tappeto, non riuscivo a vedere quello
che facevano, erano coperti dalla scrivania ma ho sentito ogni cosa, ogni grido
di lei e le parole di lui. Quando si sono rialzati ho visto bene il viso di mio
fratello, era rosso e aveva la barba bagnata. Marianne si è rialzata e, tutta
nuda lo ha abbracciato, gli ha messo la lingua in bocca, oddio proprio così ha
fatto e piano piano si è abbassata. Non riuscivo a vedere cosa faceva ma vedevo
bene la faccia di mio fratello e le diceva parole che non avevo mai sentito,
l’ha anche chiamata puttana e lei
rideva, gli rispondeva lo so che sono
puttana ma a te piace. Io mi sono sentita svenire e speravo che se ne
andassero in fretta, non capivo più niente, la testa mi girava e tenevo la mano
premuta sulla bocca per non farmi udire.
Poi mio
fratello ha quasi urlato ed è caduto in ginocchio, si è sdraiato al suo fianco
e sono rimasti in silenzio per un tempo che non finiva più. Mi mancava l’aria e
mi sembrava di soffocare.
“Ora
rivestiti e va a svolgere i tuoi compiti, questo lo hai fatto benissimo.
Andiamo.”
Si sono
rivestiti sempre ridendo e scherzando e continuando a sbaciucchiarsi e,
finalmente se ne sono andati.
Dovevo
riprendere le forze e uscire da lì, mi sentivo talmente debole che quando sono
arrivata nella mia camera mi sono sdraiata sul letto con la testa sotto il
cuscino, dovevo essere febbricitante. Come avrei potuto guardare mio fratello?
Ma è una domanda alla quale avrò una risposta per cena.
Ora devo
riposare.
Tua Mally
illustrazioni di Tiziana Gissi - romanzo pubblicato in e-book
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