giovedì 6 giugno 2019

MALLY



MALLY

PARTE QUATTRO





05 giugno 1720

Caro diario,

ieri ho approfittato dell’assenza dei miei genitori e sono sgaiattolata nello studio di mio padre. Ci sono centinaia di libri ed io volevo trovarne uno che mi aiutasse a capire come si fa a far felice il proprio marito.
Sono stata attratta da una vetrina, c’è sempre stata ma non ci avevo mai fatto caso, mi ha incuriosita perché aveva un cassetto chiuso a chiave. So bene dove mio padre tiene le sue cose ed ho cercato la chiave per aprire. Ho vuotato il contenuto in terra e mi sono seduta, ero esterrefatta! C’erano riproduzioni di donne e uomini nudi che facevano tutte quelle cose. Avevo le guance in fiamme al pensiero che mio padre possedesse tali figure.
La prima mi ha colpita come un pugno nello stomaco: una donna che somigliava in modo impressionante ad una amica di mia madre era nuda ed era circondata da tre uomini pure loro nudi con il loro coso rigido. Io non ne avevo mai visti di quei cosi e non immaginavo che prendessero quella forma.
Avevo le mani sudate e mi tremavano. Ho riposto ogni cosa nel cassetto e l’ho richiuso. Avevo il fiatone come se avessi corso e mi sono seduta sulla poltrona di mio padre, aspettando di riprendermi prima di uscire.
E’ stato in quel momento che ho sentito dei passi avvicinarsi e, non volendo farmi trovare dove non dovevo essere mi sono nascosta dietro la tenda.
Ho riconosciuto la risata di Marianne, una delle nostre cameriere, e la voce profonda di mio fratello. Sono entrati ed hanno chiuso la porta con la chiave, adesso non potevo proprio uscire.
Sbirciavo da un piccolissimo anfratto e li ho visti denudarsi quasi con violenza mentre le loro risate si interrompevano solo quando si baciavano in modo indecoroso. Mio fratello è fidanzato ma a quando pare questo non gli vieta di spogliare le cameriere.
Erano completamente nudi e si sono sdraiati sul tappeto, non riuscivo a vedere quello che facevano, erano coperti dalla scrivania ma ho sentito ogni cosa, ogni grido di lei e le parole di lui. Quando si sono rialzati ho visto bene il viso di mio fratello, era rosso e aveva la barba bagnata. Marianne si è rialzata e, tutta nuda lo ha abbracciato, gli ha messo la lingua in bocca, oddio proprio così ha fatto e piano piano si è abbassata. Non riuscivo a vedere cosa faceva ma vedevo bene la faccia di mio fratello e le diceva parole che non avevo mai sentito, l’ha anche chiamata puttana e lei rideva, gli rispondeva lo so che sono puttana ma a te piace. Io mi sono sentita svenire e speravo che se ne andassero in fretta, non capivo più niente, la testa mi girava e tenevo la mano premuta sulla bocca per non farmi udire.
Poi mio fratello ha quasi urlato ed è caduto in ginocchio, si è sdraiato al suo fianco e sono rimasti in silenzio per un tempo che non finiva più. Mi mancava l’aria e mi sembrava di soffocare.
“Ora rivestiti e va a svolgere i tuoi compiti, questo lo hai fatto benissimo. Andiamo.”
Si sono rivestiti sempre ridendo e scherzando e continuando a sbaciucchiarsi e, finalmente se ne sono andati.
Dovevo riprendere le forze e uscire da lì, mi sentivo talmente debole che quando sono arrivata nella mia camera mi sono sdraiata sul letto con la testa sotto il cuscino, dovevo essere febbricitante. Come avrei potuto guardare mio fratello? Ma è una domanda alla quale avrò una risposta per cena.
Ora devo riposare.
Tua Mally



illustrazioni di Tiziana Gissi - romanzo pubblicato in e-book

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