MALLY
PARTE DICIANNOVE
Per alcuni
giorni la navigazione fu tranquilla, il mare era calmo ma avvertivo uno strano
nervosismo in tutto l’equipaggio. Quando ero sul ponte a respirare quell’aria
salmastra così diversa da quella al profumo di rose alla quale ero abituata,
sentivo su di me i loro sguardi e non riuscivo a capire cosa stessero pensando.
Fu un
pomeriggio che presi il coraggio e chiesi a Robert cosa stesse succedendo.
I miei uomini sono preoccupati, sono
marinai e non sanno cosa aspettarsi dopo questo viaggio. Amano il mare, le
battaglie, le burrasche da domare e la vita che questo mestiere comporta. Oggi
parlerò con loro e vorrei che tu fossi al mio fianco.
Non avevo
capito molto e speravo di diventare migliore di quello che ero, non potevo più
essere soltanto una damigella aristocratica servita e riverita, questo lo avevo
capito da sola ma, quello che ancora non capivo era quello che tutti quanti si
aspettavano da me.
Robert mi
prese per mano. Tutto l’equipaggio era radunato in attesa, Alec li aveva avvisati.
Robert ed io
ci mettemmo su un punto più alto. Osservai quegli uomini e vidi per la prima
volta i loro volti, capii che avrei dovuto imparare a conoscerli da subito,
avevo commesso un errore di ingenuità e non lo avrei mai più ripetuto, dovevo
imparare a considerare ognuno di loro, ogni uomo e donna come esseri umani con
le loro necessità: nessuno me lo aveva mai insegnato. Io sapevo solo pensare a
me stessa, alle mie necessità che erano sempre state esaudite da altri, dovevo
imparare l’umiltà se volevo riuscire a farmi amici quegli uomini così valorosi.
Alzai il
mento, finalmente nella mia consapevolezza e prestai la massima attenzione alle
parole di mio marito.
So che molti di voi nutrono dubbi, ed
io sono qui per parlarvi chiaramente, come sempre ho fatto, e voi mi conoscete
bene. Questo, per me sarà l’ultimo viaggio sulla Sirena grigia, ho intenzione
di approdare a Nivaria e stabilirmi là. Voi siete uomini liberi e potrete
scegliere se seguirmi in questa nuova avventura o prendere di nuovo il mare con
altri capitani. Una volta giunti al porto sarete pagati e venderò il veliero,
dividendo fra tutti noi il ricavato, sì, se questo veliero è ancora intero e ha
qualche valore è solo per merito vostro e del vostro lavoro. So che molti di
voi sono titubanti e pensano che mi sia rammollito, che questa donna mi abbia
rammollito, ma vi garantisco che non è così: questa donna mi ha semplicemente
rubato il cuore e l’anima ed io voglio passare con lei il resto della mia vita,
e la mia speranza è che tutti voi possiate essere al nostro fianco. Ho
intenzione di comprare un pezzo di terra e di farlo fruttare e mi servono
uomini fidati, e di voi mi fido ciecamente. Non vi nascondo che sarà una nuova
avventura tutt’altro che facile, non saremo accolti molto bene dagli indigeni,
sarà nostro compito farci accettare e, per fare che questo avvenga dovremo
comportarci in modo irreprensibile. Mia moglie ed io saremo i primi a farlo, so
che ci sono molte cose nuove che lei ed io dobbiamo imparare e vorremmo,
davvero vorremmo farlo con tutti voi. Non pretendo che decidiate ora, abbiamo
ancora lunghe settimane di navigazione prima di arrivare. Pensateci e fatemi
sapere, io accetterò qualsiasi decisione.
Si sentiva
solo lo sciabordio delle onde che si infrangevano sui lati del veliero mentre
le vele spiegate accompagnavano con musica diversa.
Mi feci
coraggio (non so dove lo presi) e parlai a loro.
Sono la moglie del vostro capitano e
ho molte cose da imparare, vorrei conoscervi uno per uno, conoscere i vostri
nomi, aiutarvi se posso, ma ho l’impressione che sono io ad avere più bisogno
di voi. Vorrei che il cambusiere mi insegnasse i rudimenti della cucina, vorrei
che chi tra voi ha la pazienza possa insegnarmi a maneggiare un’arma, vorrei
che mi insegnaste i rudimenti della nuova lingua che si parla su quelle isole,
semplicemente vorrei essere una di voi, non solo la moglie snob del vostro
capitano.
Tenevo lo
sguardo fisso su tutti loro, ma mi tremavano le gambe. Stavo prendendo
coscienza che la vecchia Mally doveva morire per lasciare il posto alla nuova
Mally, e la prima ad esserne sorpresa ero proprio io. Robert mi prese la mano e
se la portò alle labbra.
Questa è la mia donna! Urlò per sovrastare la brezza che si
era levata.
Ci furono
lunghi istanti di silenzio, poi non capii cosa successe.
Quella
ciurma composta e silenziosa si fiondò intorno a Robert e me a battere pacche
sulle spalle e baciarmi la mano. Qualcuno portò un barile di vino e festeggiamo
tutti insieme. Nessuno portò alle labbra il boccale fino a che non bevvi io per
prima, e per la prima volta ne sentii il sapore.
Hip hip urrà per il capitano e la sua
signora.
Oddio,
pensai in che cosa mi sono incamminata?
Ma non avevo
rimpianti, ero pronta a ricominciare tutto da capo.
Alla
prossima, la vostra coraggiosa e impavida Mally.
Nessun commento:
Posta un commento