martedì 25 giugno 2019

MALLY


MALLY

PARTE DICIANNOVE


Per alcuni giorni la navigazione fu tranquilla, il mare era calmo ma avvertivo uno strano nervosismo in tutto l’equipaggio. Quando ero sul ponte a respirare quell’aria salmastra così diversa da quella al profumo di rose alla quale ero abituata, sentivo su di me i loro sguardi e non riuscivo a capire cosa stessero pensando.
Fu un pomeriggio che presi il coraggio e chiesi a Robert cosa stesse succedendo.
I miei uomini sono preoccupati, sono marinai e non sanno cosa aspettarsi dopo questo viaggio. Amano il mare, le battaglie, le burrasche da domare e la vita che questo mestiere comporta. Oggi parlerò con loro e vorrei che tu fossi al mio fianco.
Non avevo capito molto e speravo di diventare migliore di quello che ero, non potevo più essere soltanto una damigella aristocratica servita e riverita, questo lo avevo capito da sola ma, quello che ancora non capivo era quello che tutti quanti si aspettavano da me.
Robert mi prese per mano. Tutto l’equipaggio era radunato in attesa, Alec li aveva avvisati.
Robert ed io ci mettemmo su un punto più alto. Osservai quegli uomini e vidi per la prima volta i loro volti, capii che avrei dovuto imparare a conoscerli da subito, avevo commesso un errore di ingenuità e non lo avrei mai più ripetuto, dovevo imparare a considerare ognuno di loro, ogni uomo e donna come esseri umani con le loro necessità: nessuno me lo aveva mai insegnato. Io sapevo solo pensare a me stessa, alle mie necessità che erano sempre state esaudite da altri, dovevo imparare l’umiltà se volevo riuscire a farmi amici quegli uomini così valorosi.
Alzai il mento, finalmente nella mia consapevolezza e prestai la massima attenzione alle parole di mio marito.
So che molti di voi nutrono dubbi, ed io sono qui per parlarvi chiaramente, come sempre ho fatto, e voi mi conoscete bene. Questo, per me sarà l’ultimo viaggio sulla Sirena grigia, ho intenzione di approdare a Nivaria e stabilirmi là. Voi siete uomini liberi e potrete scegliere se seguirmi in questa nuova avventura o prendere di nuovo il mare con altri capitani. Una volta giunti al porto sarete pagati e venderò il veliero, dividendo fra tutti noi il ricavato, sì, se questo veliero è ancora intero e ha qualche valore è solo per merito vostro e del vostro lavoro. So che molti di voi sono titubanti e pensano che mi sia rammollito, che questa donna mi abbia rammollito, ma vi garantisco che non è così: questa donna mi ha semplicemente rubato il cuore e l’anima ed io voglio passare con lei il resto della mia vita, e la mia speranza è che tutti voi possiate essere al nostro fianco. Ho intenzione di comprare un pezzo di terra e di farlo fruttare e mi servono uomini fidati, e di voi mi fido ciecamente. Non vi nascondo che sarà una nuova avventura tutt’altro che facile, non saremo accolti molto bene dagli indigeni, sarà nostro compito farci accettare e, per fare che questo avvenga dovremo comportarci in modo irreprensibile. Mia moglie ed io saremo i primi a farlo, so che ci sono molte cose nuove che lei ed io dobbiamo imparare e vorremmo, davvero vorremmo farlo con tutti voi. Non pretendo che decidiate ora, abbiamo ancora lunghe settimane di navigazione prima di arrivare. Pensateci e fatemi sapere, io accetterò qualsiasi decisione.
Si sentiva solo lo sciabordio delle onde che si infrangevano sui lati del veliero mentre le vele spiegate accompagnavano con musica diversa.
Mi feci coraggio (non so dove lo presi) e parlai a loro.
Sono la moglie del vostro capitano e ho molte cose da imparare, vorrei conoscervi uno per uno, conoscere i vostri nomi, aiutarvi se posso, ma ho l’impressione che sono io ad avere più bisogno di voi. Vorrei che il cambusiere mi insegnasse i rudimenti della cucina, vorrei che chi tra voi ha la pazienza possa insegnarmi a maneggiare un’arma, vorrei che mi insegnaste i rudimenti della nuova lingua che si parla su quelle isole, semplicemente vorrei essere una di voi, non solo la moglie snob del vostro capitano.
Tenevo lo sguardo fisso su tutti loro, ma mi tremavano le gambe. Stavo prendendo coscienza che la vecchia Mally doveva morire per lasciare il posto alla nuova Mally, e la prima ad esserne sorpresa ero proprio io. Robert mi prese la mano e se la portò alle labbra.
Questa è la mia donna! Urlò per sovrastare la brezza che si era levata.
Ci furono lunghi istanti di silenzio, poi non capii cosa successe.
Quella ciurma composta e silenziosa si fiondò intorno a Robert e me a battere pacche sulle spalle e baciarmi la mano. Qualcuno portò un barile di vino e festeggiamo tutti insieme. Nessuno portò alle labbra il boccale fino a che non bevvi io per prima, e per la prima volta ne sentii il sapore.
Hip hip urrà per il capitano e la sua signora.
Oddio, pensai in che cosa mi sono incamminata?
Ma non avevo rimpianti, ero pronta a ricominciare tutto da capo.
Alla prossima, la vostra coraggiosa e impavida Mally.



illustrazione di Tiziana Gissi - romanzo pubblicato su e book

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