martedì 18 giugno 2019

MALLY


MALLY

PARTE QUATTORDICI


Ebbene è successo. Si è aperto il varco nel portale verso l’Universo dove Mally si trova e, sono partita, purtroppo sono già anche ritornata.
Non mi sono resa conto di quanto sono stata via, a me è sembrato tanto tempo ma devono essere stati pochi secondi qui sulla Terra, perché nessuno se n’è accorto: ORA CONOSCO TUTTA LA STORIA.
Innanzi tutto Mally mi ha ringraziata per aver portato alla luce il suo diario e ringrazia voi che lo avete letto sostenendo le sue decisioni e i suoi sentimenti.
Dice che nel 1720 le cose erano molto diverse da come sono ora, e lei, guardando come vanno le cose ora si scandalizza ma capisce che i tempi cambiano e che niente rimane immutato.
E’ un pochino perplessa dal fatto che voi vogliate leggere la sua storia, ora potreste considerarla banale e questo a lei farebbe male.
Per me è stata una bella emozione e mi ha detto anche perché ha scelto proprio me. Dice di aver letto tutto quello che ho scritto e le piace molto il modo che ho di raccontare, perché io trasmetto sentimenti ed emozioni e non solo parole.
Sono arrossita quando me l’ha detto e lei mi ha fatto uno dei suoi splendidi sorrisi. Eravamo sotto un alto salice piangente del suo splendido parco-giardino e prendevamo tè e pasticcini. Mi ha fatto portare via il cellulare e tutto è cominciato.
Ecco cosa succede ad essere aliena. Ora sono parecchio incerta, dopo i complimenti che mi ha fatto sarò all’altezza e non deluderla?
Una carezza mi sfiora il viso, è il suo modo per farmi sentire la sua vicinanza. Una frase che mi ha toccato nel profondo e che non dimenticherò mai: “sei speciale, ragazza di campagna, io e te siamo la stessa Anima, pensaci!”
Bene, la prossima volta inizierò a raccontare ed è stata lei a scegliere il titolo “Mally” semplicemente “Mally”.
A presto.



Avevo il cuore in gola mentre, tenendomi sul bordo del viale raggiungevo il cancello che mi avrebbe portato verso la mia nuova vita. Non c’era la luna a rischiarare e gli alberi mandavano ombre spaventose mentre gli uccelli notturni lanciavano le loro grida al cielo stellato.
Per la prima volta indossavo indumenti maschili e i miei lunghi capelli erano strettamente raccolti sotto un floscio cappello. La meta si avvicinava e il mio cuore mi sussurrava non voltarti indietro, corri in braccio al tuo amore.
Non avevo rimpianti, solo una forte emozione per quello a cui andavo incontro.
Due uomini tenevano socchiuso il cancello e la mano di Robert era lì. Un frettoloso abbraccio mentre il profumo della sua barba già mi alterava i sensi.
“Dobbiamo andare in fretta.” Percorremmo un tratto tenendoci ai bordi fino a quando salimmo su una carrozza senza simboli. I due uomini erano armati e non smettevano di guardare in ogni direzione. A cassetta il conducente aveva il volto nascosto da una sciarpa nera: sembravamo briganti pronti ad assaltare poveri passanti ignari, ma non incontrammo nessuno.
Sentii dall’odore nell’aria che il porto era vicino. I due uomini armati scesero guardinghi e poco dopo fecero cenno che potevamo scendere anche noi.
Il cocchiere legò il cavallo e lasciò la carrozza. Alcune torce rendevano l’oscurità meno impenetrabile. Il braccio di Robert mi teneva stretta in vita e sentivo soltanto i nostri respiri nel silenzio stellato.
Salimmo su un ponticello traballante e, con una perizia a me fino allora sconosciuta provvidero a toglierlo e sparirono tutti dalla mia vista.
“Vieni, ti accompagno nella mia cabina, ti lascio solo per poco, devo dare gli ordini per prendere il mare e la direzione da seguire. Sdraiati e riposa, non siamo ancora al sicuro ed io non vedo l’ora di allontanarmi in fretta da qui.”
Mi posò un frettoloso bacio sulle labbra ed uscì.
Mi addormentai nonostante fossi elettrizzata da tutto quello che stava succedendo, dovevo essere molto stanca, erano alcune notti che non riuscivo a prendere sonno e, il mare mi cullò per la prima volta.
Furono i rumori e le grida degli uomini che mi svegliarono. Aprii gli occhi e per un attimo non capii dove mi trovassi. Fu il sorriso di Robert, seduto alla sua piccola scrivania che mi riportò alla realtà. Gli sorrisi e lui si avvicinò. Mi accarezzò il viso e i capelli spettinati. “Sei bellissima” mi disse ma lui lo era ancora di più.
“Ho una sorpresa per te, appena ti sarai sistemata verrai sul ponte a conoscere i miei uomini e i nostri piani. Fatti bella, c’è tutto ciò che cerchi là fuori.”
Lo abbracciai e sentii il suo cuore battere all’unisono al mio. Fu in quel momento che capii di aver fatto la cosa giusta, fu il suo cuore che parlò col mio e niente altro contava.
Iniziò così tutta la mia avventura.
Amiche di Mally, alla prossima puntata. Vi aspetto.


illustrazione di Tiziana Gissi- romanzo pubblicato sue book

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