MALLY
PARTE QUATTORDICI
Ebbene è
successo. Si è aperto il varco nel portale verso l’Universo dove Mally si trova
e, sono partita, purtroppo sono già anche ritornata.
Non mi sono
resa conto di quanto sono stata via, a me è sembrato tanto tempo ma devono
essere stati pochi secondi qui sulla Terra, perché nessuno se n’è accorto: ORA
CONOSCO TUTTA LA STORIA.
Innanzi
tutto Mally mi ha ringraziata per aver portato alla luce il suo diario e
ringrazia voi che lo avete letto sostenendo le sue decisioni e i suoi
sentimenti.
Dice che nel
1720 le cose erano molto diverse da come sono ora, e lei, guardando come vanno
le cose ora si scandalizza ma capisce che i tempi cambiano e che niente rimane
immutato.
E’ un
pochino perplessa dal fatto che voi vogliate leggere la sua storia, ora potreste
considerarla banale e questo a lei farebbe male.
Per me è
stata una bella emozione e mi ha detto anche perché ha scelto proprio me. Dice
di aver letto tutto quello che ho scritto e le piace molto il modo che ho di
raccontare, perché io trasmetto sentimenti ed emozioni e non solo parole.
Sono
arrossita quando me l’ha detto e lei mi ha fatto uno dei suoi splendidi
sorrisi. Eravamo sotto un alto salice piangente del suo splendido
parco-giardino e prendevamo tè e pasticcini. Mi ha fatto portare via il cellulare
e tutto è cominciato.
Ecco cosa
succede ad essere aliena. Ora sono parecchio incerta, dopo i complimenti che mi
ha fatto sarò all’altezza e non deluderla?
Una carezza
mi sfiora il viso, è il suo modo per farmi sentire la sua vicinanza. Una frase
che mi ha toccato nel profondo e che non dimenticherò mai: “sei speciale,
ragazza di campagna, io e te siamo la stessa Anima, pensaci!”
Bene, la
prossima volta inizierò a raccontare ed è stata lei a scegliere il titolo
“Mally” semplicemente “Mally”.
A presto.
Avevo il
cuore in gola mentre, tenendomi sul bordo del viale raggiungevo il cancello che
mi avrebbe portato verso la mia nuova vita. Non c’era la luna a rischiarare e
gli alberi mandavano ombre spaventose mentre gli uccelli notturni lanciavano le
loro grida al cielo stellato.
Per la prima
volta indossavo indumenti maschili e i miei lunghi capelli erano strettamente
raccolti sotto un floscio cappello. La meta si avvicinava e il mio cuore mi
sussurrava non voltarti indietro, corri
in braccio al tuo amore.
Non avevo rimpianti,
solo una forte emozione per quello a cui andavo incontro.
Due uomini
tenevano socchiuso il cancello e la mano di Robert era lì. Un frettoloso
abbraccio mentre il profumo della sua barba già mi alterava i sensi.
“Dobbiamo
andare in fretta.” Percorremmo un tratto tenendoci ai bordi fino a quando
salimmo su una carrozza senza simboli. I due uomini erano armati e non
smettevano di guardare in ogni direzione. A cassetta il conducente aveva il
volto nascosto da una sciarpa nera: sembravamo briganti pronti ad assaltare
poveri passanti ignari, ma non incontrammo nessuno.
Sentii
dall’odore nell’aria che il porto era vicino. I due uomini armati scesero
guardinghi e poco dopo fecero cenno che potevamo scendere anche noi.
Il cocchiere
legò il cavallo e lasciò la carrozza. Alcune torce rendevano l’oscurità meno
impenetrabile. Il braccio di Robert mi teneva stretta in vita e sentivo
soltanto i nostri respiri nel silenzio stellato.
Salimmo su
un ponticello traballante e, con una perizia a me fino allora sconosciuta
provvidero a toglierlo e sparirono tutti dalla mia vista.
“Vieni, ti
accompagno nella mia cabina, ti lascio solo per poco, devo dare gli ordini per
prendere il mare e la direzione da seguire. Sdraiati e riposa, non siamo ancora
al sicuro ed io non vedo l’ora di allontanarmi in fretta da qui.”
Mi posò un
frettoloso bacio sulle labbra ed uscì.
Mi
addormentai nonostante fossi elettrizzata da tutto quello che stava succedendo,
dovevo essere molto stanca, erano alcune notti che non riuscivo a prendere
sonno e, il mare mi cullò per la prima volta.
Furono i
rumori e le grida degli uomini che mi svegliarono. Aprii gli occhi e per un
attimo non capii dove mi trovassi. Fu il sorriso di Robert, seduto alla sua
piccola scrivania che mi riportò alla realtà. Gli sorrisi e lui si avvicinò. Mi
accarezzò il viso e i capelli spettinati. “Sei bellissima” mi disse ma lui lo
era ancora di più.
“Ho una
sorpresa per te, appena ti sarai sistemata verrai sul ponte a conoscere i miei
uomini e i nostri piani. Fatti bella, c’è tutto ciò che cerchi là fuori.”
Lo
abbracciai e sentii il suo cuore battere all’unisono al mio. Fu in quel momento
che capii di aver fatto la cosa giusta, fu il suo cuore che parlò col mio e
niente altro contava.
Iniziò così
tutta la mia avventura.
Amiche di
Mally, alla prossima puntata. Vi aspetto.
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