mercoledì 19 giugno 2019

MALLY


MALLY

PARTE QUINDICI


Mi tremavano le mani mentre aprivo il baule per indossare qualcosa di decente. Alzai il pesante coperchio e rimasi di sasso: steso in bella mostra c’era il mio abito nuziale, come avesse fatto ad arrivare lì potevo solo sospettarlo. Un foglietto posato sopra, lo presi e, con mani tremanti cominciai a leggerlo:
Mia adorata Mally, non potevo lasciarti partire senza il tuo abito da sposa, indossalo e vai incontro al tuo destino. Nonna Grace.
Timide lacrime bagnarono il foglietto, lo baciai sentendo il profumo della nonna e, senza altri indugi lo indossai.
Faticai parecchio, non ero abituata a fare tutto da sola, cosa che avrei scoperto dovevo invece imparare.
Non c’era che un piccolo specchio, tutto era minuscolo in quella cabina, e anche a questo non ero abituata. Bussarono alla porta e una voce a me sconosciuta mi chiese Il capitano vuole sapere se ha indossato l’abito da sposa, dovrebbe seguirmi in coperta.
Non ero riuscita a raccogliere i miei lunghi capelli, presi un laccio che c’era sulla scrivania e, con mosse da esperte li intrecciai. Non sapevo come fosse il mio aspetto, sapevo solo che il mio cuore voleva risentire il battito dell’altro cuore, dell’uomo che amavo.
Aprii la porta e un ragazzino mi squadrò e la sua espressione mi fece ridere. Fu la mia risata che sentirono sul ponte, ancora prima di vedermi.
Parecchi uomini erano ben allineati e sembravano in attesa proprio di me. Cercavo Robert con lo sguardo ma non lo vedevo. Un anziano marinaio si avvicinò, fece un ridicolo inchino e mi porse il braccio. Vi poggiai la mano mentre i miei occhi passavano in rassegna tutti quegli uomini così composti e così fuori posto.
Fu quando si separarono che lo vidi e il mio cuore perse un colpo mentre i miei occhi si riempivano di lacrime di orgoglio e felicità. Era bellissimo nella sua divisa di capitano, i capelli ben pettinati e trattenuti in una corta coda, la barba ben disegnata e lo sguardo, oh lo sguardo! Non lo dimenticherò mai! I suoi occhi sembravano rapiti mentre mi avvicinavo, ed io non sapevo se camminavo o volavo, sapevo solo che lui era lì e mi aspettava.
Il mio accompagnatore mi consegnò a Robert. Ecco la tua sposa. Disse semplicemente.
Io ero meravigliata, come potevo essere la sua sposa?
Robert prese la mia mano e mi condusse davanti ad un barbuto marinaio dagli occhi neri come la pece.
Questo è il mio secondo, officerà le nostre nozze, qui e subito e diventerai la signora Nell.
Il vice capitano non tergiversò.
Nel pieno delle mie facoltà io vi dichiaro marito e moglie.
Nient’altro.
Ci furono due documenti da firmare e tutto era compiuto. Non era così che avevo sempre sognato il giorno del mio matrimonio ma era così che era stato.
I marinai esplosero in tanti hip hip urrà per il capitano e la signora.
Cominciarono a passarsi bottiglie e brindare, cantare, ballare mentre io cominciavo a conoscere quella ciurma che tanto presto avrei imparato ad amare.
Avresti voluto qualcosa di diverso, amore mio?
Ho avuto un matrimonio che non avrei immaginato, uno sposo che non conoscevo fino a poco tempo fa, una nuova vita da vivere e una nuova terra da scoprire. Ho te, ho l’amore, la nostra vita.
Davanti a tutto l’equipaggio, il capitano Robert Nell mi prese fra le braccia e mi baciò, un bacio che pareva non finire mai.
Questa è mia moglie, e voi darete la vita per lei se ce ne sarà bisogno.
Viva il capitano. Viva la signora. Hip hip urrà.
Chi di voi può dire di aver avuto un matrimonio a sorpresa?
A presto, amiche di Mally.



illustrazione di Tiziana Gissi - romanzo pubblicato su e book

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