MALLY
PARTE DICIASSETTE
Passò del
tempo prima che lasciassimo la cuccetta, minuscola e stretta, lì dove avevo
donato la mia verginità all’uomo che avevo amato fin dal primo momento, era
stato il mio cuore a sceglierlo, non i miei genitori o le convenzioni. Sapevo
che ero immorale, fuori da ogni schema, ma ero felice e niente mi importava.
La tavola
era ancora imbandita e mangiammo con gusto facendo brindisi alla nostra
felicità, al nostro futuro, alla vita che sarebbe venuta e che, ne ero sicura
bella o brutta, corta o lunga che il signore ci avrebbe mandato, noi l’avremmo
goduta fino in fondo.
Il sole
stava tramontando e Robert mi condusse sul ponte. I suoi marinai erano ognuno
impegnati nei propri compiti. Dovevano aver bevuto parecchio ma nessuno era con
le mani in mano.
Non avevo
mai visto un simile spettacolo: il sole che lentamente, con i suoi colori
fiammeggianti si lasciava scivolare nel mare. Ci fu un momento, un lungo
momento che quella palla dorata sembrò tentennare se tuffarsi o rimanere, io lo
pensai come il suo saluto alla nostra nuova vita. Poi calò nelle onde leggere e
alcuni delfini iniziarono a danzare.
Avevo la
bocca aperta e gli occhi spalancati, io non avevo mai messo nemmeno la punta
del mio aristocratico piede nel mare, ed ora ne ero circondata.
Imparerai ad amare tutto questo. Mi bisbigliò mio marito
all’orecchio. Mio marito! Finalmente
prendevo coscienza che ora ero sposata, legata anima e cuore ad un uomo
meraviglioso e, quello che era successo nella nostra cabina e le gocce di
sangue sulle ruvide lenzuola erano a lì a dimostrarlo.
Mi girai a
guardarlo, lo spettacolo del sole che si inabissava nelle onde del mare era
niente rispetto a quello che leggevo negli occhi di mio marito, nel suo sorriso,
e le sue labbra erano davvero invitanti. Lui capì il mio desiderio e il mio
pudore, ma lui era il capitano e non aveva timore di nessuno. Mi strinse fra le
braccia e mi baciò, un bacio lungo, languido che mi provocava emozioni che non
avevo ancora conosciuto del tutto.
Hip hip urrà per il capitano e la sua
signora. Lunga vita e tanti figli
E la sera
calò illuminando il cielo con una luna splendida e talmente vicina che potevo
sfiorarla solo se avessi allungato la mano, ma la mia mano e la mia anima erano
incatenate a Robert, il capitano della mia nuova vita.
Iniziò così
la nostra avventura.
Con i colori
del tramonto ancora negli occhi, la danza dei delfini e la luna che disegnava
un alone giallo e misterioso mentre miliardi di stelle sembravano cantare
insieme alle onde del mare.
Lo so, una
inguaribile romantica ma voi potete capirmi: ho stravolto tutte le convenzioni
per seguire l’incognita del mio futuro e non me ne sono mai pentita.
Con tanta
felicità nel cuore, e che arrivi anche a voi, amiche di Mally.
Alla
prossima.
immagine dal web - romanzo pubblicato su e book
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