MALLY
PARTE UNDICI
31.07.1720
Caro diario,
Ancora mi
brucia la guancia dopo lo schiaffo ricevuto da mia madre, non era mai successo
prima. Le ho detto che non voglio sposarmi e che voglio andare in campagna
dalla nonna, questa casa sta diventando un albergo, ed io non sopporto più
nessuno. Lo schiaffo è arrivato improvviso e mi ha lasciata a bocca aperta. Il
viso di mia madre era cianotico dalla rabbia e mi ha detto che non devo
permettermi di disonorare la nostra famiglia nemmeno col pensiero, che devo
togliermi dalla testa tutti i fronzoli adolescenziali e che è ora che mi
comporti da donna matura. Non sono riuscita a risponderle e sono scappata in
camera. Non ne posso più di tutto questo, gente che va e viene e gente che
resta per il mio matrimonio, alla fine non avremo più nemmeno una stanza vuota
ed io voglio solo la solitudine.
Ci mancava
anche l’arrivo di Robert, l’amico di infanzia di mio fratello che ha
approfittato delle riparazioni del suo veliero per venire a trovarlo. Ho visto
che mi guarda spesso ma io non alzo gli occhi nemmeno dal piatto quando siamo a
tavola, ho solo voglia di scappare.
Mi ha
raggiunta nel mio posto preferito in giardino e si è seduto vicino a me. Siamo
stati in silenzio per un po’, poi lui mi ha alzato il viso e mi ha obbligata a
guardarlo negli occhi. Sei molto triste. Mi
ha detto. Una sposa non ha il tuo
sguardo, dimmi, che regalo posso farti per il tuo matrimonio? Un regalo solo
per te, per farti tornare il sorriso.
Lo guardavo
e per la prima volta mi sono resa conto che è un bell’uomo, ha il viso
abbronzato e la barba ben tenuta, ed i suoi occhi mi sono sembrati due laghi
profondi e sinceri. Lui è rimasto in silenzio ad osservarmi e pareva potesse
leggermi nei pensieri.
Vorrei scappare! Gli ho risposto.
Lui si è
messo a ridere. Sono il capitano di un
veliero e posso esaudire il tuo desiderio.
Rideva e mi
guardava, poi è diventato improvvisamente serio. Tu stai parlando sul serio! Che
cosa ti è successo?
Non sono
riuscita a trattenere le lacrime. Troppo il dolore che mi porto dentro e che
tengo nascosto. Mi ha presa fra le braccia, così come se fosse la cosa più
naturale del mondo e mi ha lasciato sfogare la mia angoscia e il mio dolore
sulla sua spalla, mentre mi accarezzava i capelli e sentivo il suo respiro
all’orecchio. Aveva un buon profumo e mani che non ti aspetti da un uomo di
mare.
Sentivo il
suo battito del cuore e le sue parole appena sussurrate dimmi cosa ti strazia il cuore, bambolina!
Nessuno mi
ha mai parlato in questo modo, ed io senza rendermene conto gli ho raccontato
tutto. Non smettevo di piangere mentre raccontavo, perché mi rendevo conto che
era la mia ingenuità che era andata in pezzi, che era l’amore nel quale avevo
sempre creduto che mi era stato tolto con un colpo terribile che mi ha
risvegliato alla realtà, e questa realtà proprio non fa per me. Ho perso la mia
innocenza, i miei sogni per un uomo che non è e non sarà mai solo mio, ed io
questo non lo sopporto, io voglio un Amore vero, mio che mi accompagni per
tutta la vita, voglio essere amata e rispettata e non mi accontento di niente
altro.
Singhiozzavo
sulla sua spalla e non riuscivo a fermarmi. Mi sono sciolta dal suo abbraccio,
non volevo mostrargli il mio viso devastato, lo so che non è conveniente né
educato, ma lui mi ha sollevato il viso e, con estrema dolcezza mi ha asciugato
le lacrime. Dovevo sembrare un mostro coi capelli spettinati e gli occhi gonfi
e non mi aspettavo di certo quello che è successo: il suo sguardo così intenso
non lasciava il mio, vedevo pulsargli un nervo sulla guancia dalla rabbia che
provava e poi, poi dolcemente, quasi fosse la cosa più naturale del mondo ha
posato le sue labbra sulle mie e, per la prima volta ho sperimentato il mio
vero primo bacio. Sentivo la sua lingua che si muoveva e anch’io cercavo di
ricambiare, mi accarezzava senza staccare la sua bocca dalla mia e il mio corpo
vibrava come fossi in paradiso. Ho smesso di pensare.
Io ti porterò via.
E io voglio
andarmene, mi sono innamorata di lui.
Non so cosa
avverrà ma io ora mi sento donna.
A presto
Tua Mally.
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