MALLY
PARTE OTTO
01 luglio
1720
Caro diario,
Domani,
finalmente uscirò con il mio fidanzato. Non sto nella pelle dall’emozione, mi
tremano le gambe e non so cosa aspettarmi.
Katryn mi
lancia spesso sguardi e sorrisi che dire ambigui è dire poco. Se crede che mi
rivolgerò a lei per chiedere lumi su quello che mi ha regalato si sbaglia di
grosso. Ho nascosto tutto nel mio guardaroba, non voglio nemmeno pensarci,
invece, spesso il mio pensiero va proprio là. Cosa mi sta succedendo? Che
curiosità malsane pervadono la mia mente e il mio corpo? Sì, anche il mio corpo
che spesso ha delle reazioni sconosciute che mi fanno sudare e mi viene voglia
di essere baciata ancora sui capezzoli come l’altra volta in carrozza.
Dio che
scostumata! Non voglio diventare leggera e sfrontata come Katryn.
Non so più
cosa fare per non incontrare mio fratello o Katryn, così rimango per ore chiusa
nella mia camera e mia madre mi rimprovera spesso.
Domenica mi
ha obbligata a prendere un po’ d’aria in giardino ed ho scelto un angolo
dimenticato e ombreggiato, non voglio che la mia carnagione diventi rossa, già
ho alcune lentiggini e me ne vergogno tantissimo.
Ho steso la
coperta ed ho appoggiato la schiena al mio albero preferito, ho chiuso gli
occhi ed ho ascoltato il canto degli uccelli. Era davvero piacevole e, credo di
essermi lasciata andare, penso di essermi addormentata. Il libro che avevo in
mano è scivolato ed ho cominciato a fantasticare. Oddio! Come posso raccontarti
le mie fantasie? Ho aperto la scatola ed ho indossato quei peccaminosi indumenti
e mi sono messa ad ancheggiare davanti al mio fidanzato che si è spogliato
nudo. Oddio! Io non ho mai visto da vicino un uomo nudo e ne sono incuriosita e
spaventata. Lui sorrideva e mi incitava a continuare mentre Katryn gli si
sdraiava vicina e gli offriva i seni da baciare.
Mi sono
destata di soprassalto. Cosa mi sta succedendo? Ho aspettato che il mio respiro
tornasse normale prima di tornare in casa, sapevo che mia madre era lì e non
volevo potesse leggere quello che avevo pensato nella mia mente. Dovrò
confessare questo peccato? Ma cosa dico al frate? No! Non ci riesco, mi
vergogno troppo.
Katryn era
in salotto con mia madre, quando sono insieme sembra che intorno ci sia la
stessa atmosfera di un temporale. La nostra ospite ha alzato un sopracciglio e
mi ha sorriso. Oddio! Penso che abbia capito. Ma come fa a leggermi dentro in
questo modo? Sono salita di corsa nella mia camera ed ho preso la scatola
nascosta, l’ho aperta ed ho guardato quegli oggetti, volevo sfiorare il
reggiseno, quel pizzo voluttuoso rosso come il fuoco ma non ne ho avuto il
coraggio. Ho rimesso tutto a posto e mi sono sdraiata sul letto. Dovevo
scendere, mi aspettavano per il tè.
Mi sono
sciacquata il viso e sono scesa. Mia madre se n’era andata e Katryn mi ha
versato il tè. Non riuscivo a guardarla in viso.
“Cominci a
sentire il tuo corpo?” Mi ha detto.
Sono
arrossita e non ho risposto.
Lei si è
messa a ridere. “Quando vorrai dei consigli, io sono qui, e nel bordello potrai
scoprire molto altro.” Se n’è andata ridendo ed io sono scappata.
La mia
camera è diventata il mio rifugio ma, quella scatola mi toglie il sonno.
A presto.
Tua Mally.
illustrazione di Tiziana Gissi - romanzo pubblicato su e-book
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