MALLY
PARTE DIECI
12 luglio
1720.
Caro Diario,
Fra tre mesi
sarò la contessa Wils. Le sarte stanno lavorando alacremente ai miei nuovi
abiti e a quello da sposa, le prove sono lunghe e stancanti e non vedo l’ora
che tutto finisca. Mia madre non mi dà tregua e continua con le lezioni di buon
comportamento, quelle che si addicono ad una moglie docile e amorevole, quelle
di una brava padrona di casa, ma io la ascolto senza entusiasmo.
Domani
arriverà il frate che ha chiamato per spiegarmi cosa chiede la chiesa di Dio ad
una moglie fedele, io non ne posso più!
Quando posso
mi rifugio nel mio angolo preferito in giardino e cerco di isolarmi da tutto
quello che mi circonda, non pensavo fosse così faticoso prepararsi al
matrimonio.
Ieri mi è
parso di vedere la carrozza del mio fidanzato ma pensavo di essermi sbagliata,
perché non avevamo appuntamento.
Mi stavo annoiando da morire. Avrei desiderato qualcosa di più eccitante.
A proposito
di “eccitante” mi è venuta in mente l’ultima uscita col conte e il luogo dove
mi ha portata, forse ho riconosciuto il posto e, d’impulso ho preso il calesse
e sono ritornata per controllare se lo ritrovavo. I miei genitori e mio
fratello non c’erano, caso assai raro. Ho deciso, mi sono preparata e sono
uscita come una saetta.
Mentre percorrevo
la strada avevo il cuore che mi martellava nel petto, ero uscita da sola, ed è
piuttosto sconveniente! E poi nella mia mente quel sogno continua ad agitarsi,
a trasmettermi strane e dolci emozioni.
Sono
arrossita al pensiero di quello che è successo la volta precedente che ho fatto
questo tragitto, i miei seni nudi e le labbra del mio fidanzato. Arrossisco,
provo vergogna ma anche tanta curiosità e piacere. Dio come sarà essere
sposati?!
Gli alberi
con la loro ombra disegnavano disegni sulla strada sterrata e la ghiaia
scricchiolava sotto le ruote leggere del mio piccolo calesse. Non ci ho
impiegato molto a raggiungere quella dependance che ho riconosciuto
all’istante.
Ho visto in
lontananza la carrozza del mio fidanzato e il mio cuore ha esultato. Ho
lasciato il calesse ed ho proseguito a piedi, volevo fargli una sorpresa e,
soprattutto, che dio mi perdoni, volevo stare fra le sue braccia.
Mi sono
avvicinata col sorriso più grande e gioioso che avevo. Avrei voluto bussare al
portoncino ma non volevo correre il rischio di disturbare, magari una riunione
di lavoro, così mi sono avvinata alla finestra cercando di non fare rumore.
Mi ha
colpito all’improvviso la risata di Katryn e mi sono bloccata. Come una ladra
ho spiato dalla finestra e li ho visti: lei indossava il mio completo rosso e
lui la stava baciando su tutto il corpo. Mi sono bloccata e non riuscivo a staccare gli
occhi da quella scena indecente: il mio fidanzato con Katryn, ed ho
immediatamente realizzato che non era stato un sogno quello dell’altra volta.
Devo aver
fatto rumore perché lei ha alzato lo sguardo e mi ha vista. Mi ha sorriso, mi
ha pure fatto l’occhiolino e, invece di sentirsi imbarazzata per essere stata
sorpresa in quel frangente si è inginocchiata, ha messo la testa fra le gambe
del conte e…e…e… dopo quello che ho visto sono scappata.
Il calesse
mi sembrava distante e l’ho raggiunto con gli occhi pieni di lacrime. Ho
frustato violentemente la mia cavalla e sono partita senza nemmeno riuscire a
vedere la strada.
Ho lasciato
il calesse incustodito nelle stalle e sono corsa nella mia camera. Ho chiuso la
porta a chiave ed ho sperato di morire, ma non sono morta.
Come farò
ora a guardare in faccia quei due? Cosa devo fare? Domani arriva il frate,
dovrò parlargliene?
Che dolore
che ho nel petto! NON VOGLIO PIU’ SPOSARMI!
Tua Mally.
Disperata Mally.
illustrazione di Tiziana Gissi - romanzo pubblicato su e book
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