MALLY
PARTE SEDICI
Erano
bastati pochi minuti per diventare la moglie del capitano Robert Nell ma i
marinai festeggiavano con grandi bevute e schiamazzi che io non avevo mai
udito. Il ragazzino che era venuto a prendermi si avvicinò.
Ti presento Alec. Alec ti presento la
signora Nell. Da ora in poi sarai la sua ombra e cercherai di esaudire le sue
richieste.
Sarò molto felice di occuparmi della
signora. Disse ad
occhi bassi. Nella vostra cabina è tutto
pronto. Così dicendo si unì agli altri a festeggiare le nozze del loro
capitano.
Robert mi
teneva per un braccio, il lieve rollio della nave sembrava voler farci danzare.
Avrei imparato che non sempre il mare è così dolce, ma il giorno del mio
matrimonio anche lui fu quieto e discreto.
Nella cabina
era apparecchiato con alcuni piatti e boccali di vino. Era il mio pranzo di
nozze. Mi misi a ridere così forte che mi vennero perfino le lacrime e la mia
risata contagiò anche Robert che, senza saperne il motivo iniziò a ridere con
me.
Mi ripresi. Se penso a come doveva essere il banchetto
delle mie nozze mi viene da ridere. Non oso pensare cosa stiano passando a casa
mia, e sai una cosa? Non me ne importa niente!
Anche Robert
smise di ridere, si avvicinò (ma eravamo già molto vicini in quella minuscola
cabina) e puntò i suoi occhi dritti nei miei. Li sondò come se avesse un
binocolo e stesse osservano lontano. Io mi irrigidii non capendo cosa volesse.
Sei mia moglie e io ti amo. Non
prendere alla leggera questa mia dichiarazione, io sono un uomo di parola e
prometto di amarti e rispettarti per tutta la vita, sempre e comunque. Queste
parole non sono scritte su nessun documento ma le incido nel tuo cuore, da me
non avrai altro che amore, rispetto, lealtà e sono sicuro che tu non sarai da
meno.
Posò la sua
mano sul mio cuore ed io la mia sul suo. I nostri occhi erano incatenati e le
nostre bocche si unirono in un lungo bacio, sigillammo la nostra dichiarazione
d’amore lontano da tutti, senza testimoni, anche questo era andare contro
corrente.
Vuoi mangiare? Mi sussurrò all’orecchio.
No. Risposi nel suo.
Mie care
amiche, quello che è successo cercate di immaginarlo, io questa volta non ve lo
racconto.
Alla
prossima. Vostra felicissima Mally
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