MALLY
PAGINA VENTI
Il nuovo
giorno iniziò con la mia nuova vita, ero una nuova Mally e se avessi potuto
avrei cambiato anche il mio nome. Dovevo dimenticare il passato e dovevo
imparare il futuro.
Alec mi
portò la colazione e dei calzoni e una camicia della mia misura, seppi poi che
erano i suoi e che lui era rimasto senza ricambio di abiti.
Robert mi
guardava mentre sorseggiava il tè. Indossai quei calzoni che puzzavano di mare
e di pesce e li strinsi in vita con una ruvida corda. La camicia era a quadri
gialli e rossi e mi stava a pennello. Mi rimboccai le maniche e mi misi a gambe
divaricate davanti a mio marito. Alzò il sopracciglio e sorrise sotto i suoi
splendidi baffi.
Vedo che sei pronta per il tuo nuovo
ruolo. Non immagini nemmeno quanto ti servirà quando saremo a Nivaria. Mi serve
una moglie che sappia stare al mio fianco in ogni situazione, e là non so
davvero cosa troveremo.
Lo guardai
dritto negli occhi e feci il gesto di sfoderare una sciabola mettendomi in posa
per duellare.
Io sono pronta, so che oggi mi
aspetta la cambusa ma ricordati sempre che io sono la tua corsara.
Robert rise
e rovesciò parte del tè che stava sorseggiando.
Da oggi sarai per me e per tutti
Mally la Corsara.
Fu così che
iniziai ad imparare i rudimenti della cucina. Mai in tutta la mia vita avevo
pensato a quanta fatica ci fosse nella preparazione del cibo, specialmente su
un veliero in mezzo al mare e con poche provviste a disposizione. Il cuoco, se
così si può definire aveva una folta barba e la bocca nascosta in mezzo a quei
lunghi peli ruvidi e incolti e, quando raramente sorrideva mostrava una serie
di denti mancanti. Teneva immancabilmente in bocca una pipa e ogni tanto la
cenere cadeva nel cibo che cucinava. Parlava poco se non per darmi ordini:
patate e cipolle, cavoli con vermi, carne secca o conservata in salamoia,
farina per farne gallette o pane, niente era come immaginavo e il mio stomaco,
quel giorno faticò a trattenere il vomito.
Passai
alcune ore e il sudore mi colava fin nei mutandoni. Ero assorta nel mio compito
e volevo solo finire in fretta per darmi una rinfrescata.
Fu solo
l’inizio. Poi imparai ad accendere un fuoco, poi a maneggiare un pugnale,
mentre il veliero continuava tranquillo la traversata che ci avrebbe portati
alla nostra nuova vita.
Molto difficile
fu imparare alcune parole della nuova lingua.
Ero talmente
impegnata ogni giorno che ormai non mi si distingueva dal resto
dell’equipaggio.
Erano
passate due settimane, ne mancavano altrettante prima dell’arrivo ed io non
vedevo l’ora di rimettere i piedi sulla terra ferma, di conoscere la mia nuova
terra, e di prendere in mano il nostro futuro.
Ora
conoscevo i nomi di tutti quegli uomini e loro conoscevano me, non ero solo la
moglie del capitano, ero Mally la Corsara e mi sentivo piena di vita e di
energia.
La sera,
nella nostra cabina era tutta un’altra storia. La nostra cuccetta scricchiolava
a lungo mentre il mare cullava i nostri amplessi e la nostra passione.
Sei felice, amore mio?
Non potrei esserlo di più!
Robert rise
divertito. Non avrei mai immaginato che
lavorare duramente su un veliero ti rendesse così felice, darò ordine ai miei
uomini di darti altri compiti!
Fu così che
i giorni passarono senza scossoni e la terra, finalmente baciava l’orizzonte.
Ero sul
ponte e Robert mi passò il binocolo.
Guarda, amore mio, siamo quasi
arrivati. E’ lì che cominceremo, è lì che vivremo, è lì che moriremo, è lì che
il nostro amore fiorirà.
Ero
emozionata, per la prima volta realizzavo che Mally era diventata Mally la
Corsara, la moglie del capitano, la sguattera di cambusa, ero semplicemente una
vera donna.
Nivaria, isole di neve e di sole, e
con noi sarete anche isole d’Amore.
Alla
prossima, amiche mie, e conosceremo Nivaria e quello che ci ha riservato.
illustrazione di Tiziana Gissi - romanzo pubblicato in e book
Nessun commento:
Posta un commento