MALLY
PARTE TERZA
01 giugno
1720
Caro diario,
Non so cosa
mi prende. Vorrei che fosse già ora della passeggiata in carrozza con il mio
futuro marito ma ha altri impegni e dovrò aspettare.
Ieri ho
fatto una cosa peccaminosa, ma non ho resistito.
Era il primo
pomeriggio e mi sono ritirata nella mia stanza. Ho cominciato a spogliarmi e mi
sono tolta tutti gli indumenti. Ero nuda ed ero spaventata. Lentamente mi sono
avvicinata al grande specchio. Volevo guardarmi ma tenevo gli occhi chiusi e i
pugni serrati.
Non mi ero
mai vista senza indumenti e volevo sapere cosa il conte vedeva in me e cosa
avrebbe visto quando saremmo stati sposati.
Ho preso un
gran respiro ed ho aperto gli occhi. Mi sono guardata: avevo i lunghi capelli
sciolti e il viso è molto minuto, questo già lo sapevo visto che ogni giorno mi
specchio per pettinarmi. Lentamente ho abbassato lo sguardo che si è puntato
sui miei seni, sono piccoli ma mi sembrano proporzionati, i capezzoli sono
scuri e disegnano un centro perfetto. Ho chiuso gli occhi ed ho risentito le labbra
e la lingua del conte. Dio cosa mi sta succedendo? Sto diventando una poco di
buono?
Al ricordo il
respiro si è fatto più ansante e i miei seni sembravano danzare. Ho continuato
ad osservarmi, un ventre piatto e fianchi stretti, sono troppo magra ma mia
madre dice che fiorirò dopo il matrimonio, per ora si contano le costole e non
è un gran bel vedere.
Sto cercando
il coraggio di abbassare gli occhi ma non è facile guardare quella parte così
intima del mio corpo. Eppure mi lavo da sola da tanti anni ma non l’ho mai
pensata come ora, una parte così importante e così sconosciuta.
Cosa mi farà
il conte quando mi vedrà nuda? E cosa farò io quando vedrò lui nudo per la
prima volta? Non oso immaginare cosa si possa provare, nessuno me ne ha mai
parlato. Ah se conoscessi qualcuna delle donne che lavora nel bordello! Potrei
chiedere a lei qualche consiglio, ma mi vergogno al solo pensiero.
Non voglio
deludere mio marito quando verrà il momento ma sono proprio senza esperienza.
Con mia madre non si può nemmeno parlare di certe cose e mi rifiuto di chiedere
a mio fratello, so di sicuro che lui frequenta il bordello.
Le mie gambe
sono sottili e dritte. Il mio sguardo è critico, cerco delle imperfezioni,
cerco di capire come si usa il corpo per dare piacere al proprio marito, ma non
lo so.
Sospiro e mi
rivesto con la speranza di riuscire ad imparare come si fa, sembra che sia
molto importante per i mariti.
Cercherò di
nascosto nella biblioteca di mio padre, magari troverò qualche libro che mi
possa aiutare, credo che la mia gatta ne sappia più di me. Non voglio deludere
il conte, io lo amo e voglio essere la moglie perfetta.
Imparerò e
troverò il modo, intanto aspetto la prossima uscita e, che Dio mi perdoni, non vedo l’ora.
Tua Mally.
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