MALLY
PARTE DUE
31 maggio
1720
Caro diario,
ho aspettato
questo giorno con un’ansia tremenda, ho faticato parecchio a non far trapelare
nulla dal mio viso. I miei genitori si sarebbero scandalizzati.
Ero fuori ad
aspettare che la carrozza si fermasse davanti al portone ed avevo già le guance
in fiamme e quello strano languore che mi aveva presa la volta precedente. Non
sapevo cosa aspettarmi ma sapevo bene che avrei dovuto obbedire al mio futuro
marito, o non ci sarebbe stato matrimonio.
Il conte è
sceso con eleganza e mi ha fatto il baciamano da vero gentiluomo ma i suoi
occhi erano languidi. Ha salutato i miei genitori e siamo ripartiti.
“Come sei
stata, mia dolcissima Mally? Mi hai pensato almeno un po’ in questi giorni? Io
ti ho pensato tanto e, puoi vedere da te cosa mi succede quando ti penso!”
Mi ha preso
la mano e l’ha poggiata proprio là. “Dimmi,
dolce fanciulla, tu non ti sei mai toccata nelle parti intime?”
Oddio che
domande mi faceva? Io non avevo mai fatto niente di simile!
Ha sorriso
alzando un sopracciglio. Dio quanto è bello e audace!
“Dovrai
imparare tante cose, dolcezza. Sono davvero felice di essere io ad
insegnartele.”
Intanto mi
sbottonava il corpetto e il fiato, ora mi mancava, ora soffocavo.
Mi ha
denudato il petto e i miei seni erano ben in vista.
Tremavo
all’idea che qualcuno potesse vederci. Sbirciai fuori dal finestrino ma non
riuscii a capire dove eravamo.
Si mise in
bocca le dita della sua mano e le succhiò. Io non capivo cosa stesse facendo.
Poi, lentamente e dolcemente cominciò ad accarezzarmi i capezzoli.
“Sei molto
bella, Mally! Rilassati, lasciati andare e proverai qualcosa di eccitante!”
Io ero già
eccitata ma non riuscivo nemmeno a formulare nessun pensiero.
Sentivo le sue
mani muoversi sul mio seno, i capezzoli duri e turgidi sembravano in balia di
un incantesimo. Il suo viso era davanti al mio.
“Apri gli
occhi, Mally, guardami!”
Respirando
come se avessi fatto una corsa aprii gli occhi e lo guardai. “Ti piace,
dolcezza?” fece una risatina. “Non serve che mi rispondi, il tuo corpo parla
per te.”
Avvicinò la
sua bocca al mio seno e cominciò a succhiarmi un capezzolo, mentre con l’altra
mano mi accarezzava l’altro. Mi sembrava di esplodere, avevo dentro una
sensazione che mi piaceva da impazzire. Forse erano le stesse che le donne dei
bordelli provavano, per questo molti uomini frequentavano quei posti.
Mi sorprese
molto sentire un languore in mezzo alle gambe, e lui se ne accorse.
“E’ ancora
troppo presto per quello.” Mi ha detto. “Un passo alla volta e ti farò scoprire
il Paradiso!”
“Penso che
andrò all’inferno!” Riuscii a biascicare.
“Stai
tranquilla, ci andremo insieme, e sarà bellissimo!”
Sembrava non
voler smettere e io avrei voluto che non smettesse. Che dio mi perdoni. Pensai. Ma
mi piace da morire.
Caro diario,
cosa succederà la prossima volta? Non riesco a trattenere la curiosità, spero
che venga presto a prendermi.
Tua Mally.
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