martedì 4 giugno 2019

MALLY



MALLY

PARTE DUE





31 maggio 1720

Caro diario,

ho aspettato questo giorno con un’ansia tremenda, ho faticato parecchio a non far trapelare nulla dal mio viso. I miei genitori si sarebbero scandalizzati.
Ero fuori ad aspettare che la carrozza si fermasse davanti al portone ed avevo già le guance in fiamme e quello strano languore che mi aveva presa la volta precedente. Non sapevo cosa aspettarmi ma sapevo bene che avrei dovuto obbedire al mio futuro marito, o non ci sarebbe stato matrimonio.
Il conte è sceso con eleganza e mi ha fatto il baciamano da vero gentiluomo ma i suoi occhi erano languidi. Ha salutato i miei genitori e siamo ripartiti.
“Come sei stata, mia dolcissima Mally? Mi hai pensato almeno un po’ in questi giorni? Io ti ho pensato tanto e, puoi vedere da te cosa mi succede quando ti penso!”
Mi ha preso la mano e l’ha poggiata proprio là. “Dimmi, dolce fanciulla, tu non ti sei mai toccata nelle parti intime?”
Oddio che domande mi faceva? Io non avevo mai fatto niente di simile!
Ha sorriso alzando un sopracciglio. Dio quanto è bello e audace!
“Dovrai imparare tante cose, dolcezza. Sono davvero felice di essere io ad insegnartele.”
Intanto mi sbottonava il corpetto e il fiato, ora mi mancava, ora soffocavo.
Mi ha denudato il petto e i miei seni erano ben in vista.
Tremavo all’idea che qualcuno potesse vederci. Sbirciai fuori dal finestrino ma non riuscii a capire dove eravamo.
Si mise in bocca le dita della sua mano e le succhiò. Io non capivo cosa stesse facendo. Poi, lentamente e dolcemente cominciò ad accarezzarmi i capezzoli.
“Sei molto bella, Mally! Rilassati, lasciati andare e proverai qualcosa di eccitante!”
Io ero già eccitata ma non riuscivo nemmeno a formulare nessun pensiero.
Sentivo le sue mani muoversi sul mio seno, i capezzoli duri e turgidi sembravano in balia di un incantesimo. Il suo viso era davanti al mio.
“Apri gli occhi, Mally, guardami!”
Respirando come se avessi fatto una corsa aprii gli occhi e lo guardai. “Ti piace, dolcezza?” fece una risatina. “Non serve che mi rispondi, il tuo corpo parla per te.”
Avvicinò la sua bocca al mio seno e cominciò a succhiarmi un capezzolo, mentre con l’altra mano mi accarezzava l’altro. Mi sembrava di esplodere, avevo dentro una sensazione che mi piaceva da impazzire. Forse erano le stesse che le donne dei bordelli provavano, per questo molti uomini frequentavano quei posti.
Mi sorprese molto sentire un languore in mezzo alle gambe, e lui se ne accorse.
“E’ ancora troppo presto per quello.” Mi ha detto. “Un passo alla volta e ti farò scoprire il Paradiso!”
“Penso che andrò all’inferno!” Riuscii a biascicare.
“Stai tranquilla, ci andremo insieme, e sarà bellissimo!”
Sembrava non voler smettere e io avrei voluto che non smettesse. Che dio mi perdoni. Pensai. Ma mi piace da morire.
Caro diario, cosa succederà la prossima volta? Non riesco a trattenere la curiosità, spero che venga presto a prendermi.
Tua Mally.

illustrazione di Tiziana Gissi - romanzo pubblicato in e book

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