giovedì 27 giugno 2019

MALLY


MALLY

PARTE VENTUNO


La Sirena grigia attraccò al porto, l’isola più grande di Nivaria. Io ero sul ponte, non volevo perdermi nemmeno un istante, volevo vedere, osservare, capire. Mi tenevo in disparte e lasciavo che i marinai svolgessero il loro compito.
Robert era davvero un abile capitano e per un attimo temetti che la vita sulla terra ferma, quella che ci aspettava potesse non piacergli. Avevo sentito i discorsi di alcuni marinai e dicevano che il mare ti entra nel cuore e non puoi più toglierlo. Scacciai la preoccupazione, non volevo intristirmi e gravare il mio viso di nuove rughe. Avevo preso il colore scuro, indossavo pantaloni e camicia, e per un attimo pensai a mia madre, se mi avesse vista così conciata: non mi avrebbe riconosciuta. Sorrisi al ricordo della mia vita passata, ora ero Mally la Corsara, pronta a tutto.
Robert mi raggiunse. Mally, io devo scendere, vado a cercare un mezzo di trasporto, ad informarmi su quello che si può comprare, sulle leggi e le regole di quest’isola. Non posso portarti con me, non ancora. Sarai al sicuro finchè starai a bordo, io prendo quattro uomini fidati e gli altri saranno qui, a vegliare su di te. Fino a quando non avrò le idee chiare non faremo niente, non vorrei dover salpare di corsa. Ho alcune indicazioni e so dove dirigermi e ti giuro che tornerò il più presto possibile. Ho fatto portare a bordo del cibo fresco, so quanto ti è mancato. Sei tu al comando fino al mio ritorno.
Non avrei voluto lasciarlo andare, avrei voluto seguirlo ma sapevo che aveva ragione. Era una terra ancora sconosciuta per noi e dovevamo essere prudenti.
Non farmi aspettare un minuto più del dovuto o ti giuro che vengo a cercarti!
Lo abbracciai e lo guardai lasciare il veliero insieme ai suoi uomini.
Il resto dell’equipaggio trasportò le ceste con la frutta e altre cose. Alcuni iniziarono a ripulire il veliero, a sistemare le vele e non mi perdevano mai di vista.
Passarono ben sei giorni prima che Robert tornasse, ed io ero molto preoccupata.
Quando lo vidi salire la scaletta il mio cuore si allargò. Lo abbracciai e lui mi sussurrò all’orecchio ho novità, amore mio.
Salutò il suo equipaggio e scendemmo nella nostra cabina.
Ho trovato quello che fa per noi, domani ti porto a vedere il posto. E’ un grande appezzamento di terra con bananeti e altre coltivazioni, ha uno sbocco sul mare e ci può permettere di pescare. C’è una casa piuttosto ampia e altre più piccole, è tutto da sistemare, è abbandonato da tempo ed è in vendita. Dovrò fare bene i conti, non so se avrò abbastanza denaro a disposizione. Prima voglio che tu e tutti gli altri lo vediate, voglio sapere quanti di loro rimarranno e quanti no, è il momento della scelta.
Partimmo la mattina successiva, uno scomodissimo carro trainato da due cavalli per noi e altri quattro uomini seguito da altri tre carri con il resto dell’equipaggio.
Impiegammo tutta la giornata e avevo le ossa a pezzi ma non mi lamentai mai, Mally la Corsara era di tempra dura.
Siamo arrivati.
Vidi una serie di catapecchie che sembravano crollare da un momento all’altro, ma quello che mi conquistò fu l’immensità di frutteti, di fiori, di verde, di vigne e una splendida spiaggia.
Mi piace, questa è casa nostra.
Non è così semplice, ora devo chiedere ai miei uomini quanti si vogliono unire a noi, devo dare loro la paga e una parte della Sirena grigia e questo posto è piuttosto costoso.
Radunò gli uomini e chiese se avevano deciso cosa fare. In tutto erano ventotto, di tutte le età. Alec fu il primo a dire che voleva restare. Alla fine venti decisero di restare con noi e gli altri di riprendere il mare alla prima occasione.
Farò i conti e venderò il veliero, dividerò l’incasso con voi.
Si fece avanti il suo secondo. Se ti fidi di me, lasciami il veliero ed io ti porterò quanto pattuiremo, prenderò con me gli uomini che vogliono tornare in mare e ti giuro che manterrò la mia parola.
Robert era preoccupato, il denaro scarseggiava e quella tenuta era davvero troppo bella per lasciarcela scappare.
Domani parlerò col mediatore e vedrò come fare. Avete visto che c’è molto lavoro da fare, siete disposti a cambiare la vostra vita?
Ormai il buio era sceso, veloce come non avevo mai visto e ci accampammo. Accendemmo il fuoco ed io mi ritirai sul carro, stanca ma felice, avevo in serbo grosse sorprese per mio marito e mi addormentai cercando di contare le stelle.
Ah che splendida tenuta sarebbe diventata la Tenuta Corsara.
Alla prossima, amiche mie.


illustrazione di Tiziana Gissi - romanzo pubblicato in e book

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