MALLY
PARTE VENTUNO
La Sirena
grigia attraccò al porto, l’isola più grande di Nivaria. Io ero sul ponte, non
volevo perdermi nemmeno un istante, volevo vedere, osservare, capire. Mi tenevo
in disparte e lasciavo che i marinai svolgessero il loro compito.
Robert era
davvero un abile capitano e per un attimo temetti che la vita sulla terra
ferma, quella che ci aspettava potesse non piacergli. Avevo sentito i discorsi
di alcuni marinai e dicevano che il mare ti entra nel cuore e non puoi più
toglierlo. Scacciai la preoccupazione, non volevo intristirmi e gravare il mio
viso di nuove rughe. Avevo preso il colore scuro, indossavo pantaloni e
camicia, e per un attimo pensai a mia madre, se mi avesse vista così conciata:
non mi avrebbe riconosciuta. Sorrisi al ricordo della mia vita passata, ora ero
Mally la Corsara, pronta a tutto.
Robert mi
raggiunse. Mally, io devo scendere, vado
a cercare un mezzo di trasporto, ad informarmi su quello che si può comprare,
sulle leggi e le regole di quest’isola. Non posso portarti con me, non ancora.
Sarai al sicuro finchè starai a bordo, io prendo quattro uomini fidati e gli
altri saranno qui, a vegliare su di te. Fino a quando non avrò le idee chiare
non faremo niente, non vorrei dover salpare di corsa. Ho alcune indicazioni e so
dove dirigermi e ti giuro che tornerò il più presto possibile. Ho fatto portare
a bordo del cibo fresco, so quanto ti è mancato. Sei tu al comando fino al mio
ritorno.
Non avrei
voluto lasciarlo andare, avrei voluto seguirlo ma sapevo che aveva ragione. Era
una terra ancora sconosciuta per noi e dovevamo essere prudenti.
Non farmi aspettare un minuto più del
dovuto o ti giuro che vengo a cercarti!
Lo
abbracciai e lo guardai lasciare il veliero insieme ai suoi uomini.
Il resto
dell’equipaggio trasportò le ceste con la frutta e altre cose. Alcuni
iniziarono a ripulire il veliero, a sistemare le vele e non mi perdevano mai di
vista.
Passarono
ben sei giorni prima che Robert tornasse, ed io ero molto preoccupata.
Quando lo
vidi salire la scaletta il mio cuore si allargò. Lo abbracciai e lui mi
sussurrò all’orecchio ho novità, amore
mio.
Salutò il
suo equipaggio e scendemmo nella nostra cabina.
Ho trovato quello che fa per noi,
domani ti porto a vedere il posto. E’ un grande appezzamento di terra con
bananeti e altre coltivazioni, ha uno sbocco sul mare e ci può permettere di
pescare. C’è una casa piuttosto ampia e altre più piccole, è tutto da
sistemare, è abbandonato da tempo ed è in vendita. Dovrò fare bene i conti, non
so se avrò abbastanza denaro a disposizione. Prima voglio che tu e tutti gli
altri lo vediate, voglio sapere quanti di loro rimarranno e quanti no, è il
momento della scelta.
Partimmo la
mattina successiva, uno scomodissimo carro trainato da due cavalli per noi e
altri quattro uomini seguito da altri tre carri con il resto dell’equipaggio.
Impiegammo
tutta la giornata e avevo le ossa a pezzi ma non mi lamentai mai, Mally la
Corsara era di tempra dura.
Siamo arrivati.
Vidi una
serie di catapecchie che sembravano crollare da un momento all’altro, ma quello
che mi conquistò fu l’immensità di frutteti, di fiori, di verde, di vigne e una
splendida spiaggia.
Mi piace, questa è casa nostra.
Non è così semplice, ora devo
chiedere ai miei uomini quanti si vogliono unire a noi, devo dare loro la paga
e una parte della Sirena grigia e questo posto è piuttosto costoso.
Radunò gli
uomini e chiese se avevano deciso cosa fare. In tutto erano ventotto, di tutte
le età. Alec fu il primo a dire che voleva restare. Alla fine venti decisero di
restare con noi e gli altri di riprendere il mare alla prima occasione.
Farò i conti e venderò il veliero,
dividerò l’incasso con voi.
Si fece
avanti il suo secondo. Se ti fidi di me,
lasciami il veliero ed io ti porterò quanto pattuiremo, prenderò con me gli
uomini che vogliono tornare in mare e ti giuro che manterrò la mia parola.
Robert era
preoccupato, il denaro scarseggiava e quella tenuta era davvero troppo bella
per lasciarcela scappare.
Domani parlerò col mediatore e vedrò
come fare. Avete visto che c’è molto lavoro da fare, siete disposti a cambiare
la vostra vita?
Ormai il
buio era sceso, veloce come non avevo mai visto e ci accampammo. Accendemmo il
fuoco ed io mi ritirai sul carro, stanca ma felice, avevo in serbo grosse
sorprese per mio marito e mi addormentai cercando di contare le stelle.
Ah che
splendida tenuta sarebbe diventata la Tenuta Corsara.
Alla
prossima, amiche mie.
illustrazione di Tiziana Gissi - romanzo pubblicato in e book
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