KATRIN, LA SUA STORIA
parte settantotto
Il mese di
maggio fece esplodere una calda primavera.
Ogni giorno,
lady Katrin era impegnata, dal documentarsi con i banchieri, alle passeggiate
in carrozza, all’allenamento con le sue guardie del corpo, alle serate danzanti
e spettacoli teatrali, non aveva possibilità di annoiarsi, ci pensava Jacob a
tenerla occupata.
Il mese
passò velocemente e Jacob teneva d’occhio Katrin, non gli sfuggiva nulla,
nemmeno la piccola ruga in mezzo agli occhi che da un po’ di tempo le segnava
il viso. Si era accorto della stanchezza e della noia che provava, di quanto le
costasse sottoporsi a tutto quello che lui gli proponeva, era una ragazza con
un forte senso di responsabilità e non avrebbe mai confessato a nessuno la
fatica che le costava quella situazione. Jacob le si era molto affezionato,
provava affetto e sincera stima ma stava molto attento a rimanere al suo posto,
sapeva che lei riponeva in lui la massima fiducia e sarebbe bastato poco per
cambiare la situazione. Doveva trovare qualcosa che la potesse distrarre.
Si mise in
contatto con lord Mason e si accordò senza che Katrin ne venisse a conoscenza.
Anche giugno
era iniziato, il tempo passava e questa era l’unica soddisfazione di Katrin,
ancora un anno e sarebbe tornata finalmente a casa. Stava facendo colazione con
Jacob ed era più silenziosa del solito.
Qualcosa la turba, lady Katrin? Le chiese sollecito.
Niente di importante, sir Jacob, ma
sono stanca di tutto questo. Si lasciò sfuggire, sapeva di potersi fidare di lui.
Mangiarono in silenzio per qualche minuto.
Mi ha contattato lord Mason e mi ha
chiesto se desidera raggiungere lui e la sua famiglia nella dimora di campagna.
Ha una splendida villa circondata da un bellissimo parco e vicino scorre un
piccolo fiume. Sua moglie e i suoi due gemelli di dieci anni sarebbero molto
felici di ospitarla col suo seguito. In estate la città è troppo calda e molto
deserta, quasi tutte le famiglie si ritirano nelle case di campagna. Che ne
dice, lady Katrin?Le
chiese speranzoso.
Katrin
rimase pensierosa per qualche istante. Mi
piace lord Mason, ho conosciuto anche sua moglie ed è davvero una donna
dolcissima. Accetti pure, sir Jacob, ho bisogno di un cambiamento. Gli
rispose con un triste sorriso.
Provvedo io ai preparativi, perché
intanto non sella il cavallo e va con le sue guardie a fare una bella
cavalcata? Sono sicuro che domani possiamo partire. Le disse sollevato.
Cosa farei senza di lei, sir Jacob? Gli rispose sinceramente.
Uscì di
corsa seguita dalle guardie.
Jacob fu di
parola e il giorno dopo lady Katrin e il suo seguito partirono per la villa di
campagna di lord Mason.
Giugno era
appena iniziato e già dal lungo viale d’accesso si vedeva tutta la natura
sbocciare. La carrozza si fermò davanti alla porta principale e lord Mason e
lady Oliva, i gemelli Jonatan e Mascia l’accolsero con estrema cortesia.
Le furono
presentati i gemelli che le piacquero immediatamente. L’accompagnarono ad un
piccolo chalet immerso fra alberi secolari e la misero subito a proprio agio.
Una splendida fontana zampillava lì vicino e il canto armonioso di tanti
uccelli le risollevarono immediatamente il morale.
Jacob si
accorse subito del cambiamento d’umore della ragazza.
I gemelli
rimasero con lei e aspettarono che fosse pronta per poterle mostrare la tenuta.
Erano
cavallerizzi provetti e si lasciò guidare fuori dalla proprietà fino al fiume
che, pur se piccolo aveva acque impetuose e fredde.
Lasciarono i
cavalli e le guardie, Mascia la prese per mano mentre Jonatan le precedeva. Si
sentiva bene, ma quanto le mancava una famiglia! Non ne aveva mai avuta una
vera, da quando sua madre era morta non aveva più avuto nessuno da amare. La
famiglia di lord Mason era quello che avrebbe voluto anche per lei, non era
interessata agli affari, ma quello che custodiva nel cuore, nel profondo del
cuore e che non aveva mai espresso a voce a nessuno era il desiderio di un
marito da amare e dei figli da crescere. Sapeva che sarebbe stata una mamma
degna di tale nome, così come sperava di trovare un marito che la amasse e che
amasse soltanto lei. Le si presentò nei pensieri il volto di Robin, gli piaceva
davvero, ormai lo aveva confessato a se stessa, ma lui non le aveva mai
mostrato interesse personale. Sospirò mentre Mascia le stringeva la mano. Le
sorrise e immersero i piedi nell’acqua gelida.
Giugno
passava e Katrin era felice. Giornate piacevoli con i bambini, allenamenti e
gare con l’arco con lord Mason ogni volta che era libero dai suoi impegni. Lady
Olivia era ospitale e gentile, aveva scorto nello sguardo della sua ospite quel
velo di tristezza che nascondeva con fatica. La osservava giocare coi suoi
figli e loro erano felici di stare in sua compagnia. Lord Sheppard sarebbe
stato fiero di vedere che ragazza era sua nipote, e anche se non lo avrebbe mai
espresso ad alta voce, si chiedeva il motivo di quella lontananza. Non lo
avrebbe mai saputo ma era felice di averla sua ospite e sperava che rimanesse
per tutta l’estate.
Il suo
diciassettesimo compleanno si stava avvicinando. Jacob si chiedeva come
affrontare l’argomento e decise di farlo quella mattina a colazione.
Lady Katrin, presto sarà il suo
compleanno, ha qualche desiderio? Le chiese.
Lei alzò gli
occhi dal piatto e lo fissò cercando la risposta giusta. Nessuno deve sapere del mio compleanno. Gli rispose seria.
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