mercoledì 29 gennaio 2020

KATRIN, LA SUA STORIA



KATRIN, LA SUA STORIA

parte ottantasette





Fu una cavalcata piacevole. Sir August era di poche parole, avrebbe imparato a conoscerlo meglio nei giorni successivi. Era un ottimo cavallerizzo e sembrava in soggezione davanti a Katrin.
Rientrarono e si salutarono, dandosi appuntamento per il pomeriggio del giorno successivo per iniziare il loro lavoro.
La mattina arrivò calda e afosa. Katrin scese equipaggiata del suo arco e frecce e cercò il capitano delle guardie per chiedergli un soldato che potesse gareggiare con lei.
Robin si stava preparando per partire e la raggiunse. Mi dispiace di non poter continuare il nostro allenamento ma il dovere mi chiama e, in caso lei ancora non lo sapesse, sono il capitano della guardia del corpo di lord Sheppard.
Faccia buon viaggio, sir Robin. E non aggiunse altro.
La carrozza di suo nonno stava lasciando il castello. Lei la osservava dal cortile. Robin le indirizzò un saluto e uscirono dalle mura.
Il capitano la raggiunse e le presentò alcuni soldati, esperti in variespecialità e cominciò a gareggiare con l’arco, ma aveva perso l’entusiasmo.
Aveva davanti tre settimane di lavoro e voleva dimostrare a suo nonno quello che aveva imparato.
Raggiunse lo studio del lord e mandò a chiamare sir August. Iniziarono così, descrivendo il metodo che veniva usato, i vari registri, i conti.
Katrin non aveva difficoltà a seguire e controllare i registri. Erano perfettamente in ordine e acquisì velocemente il metodo usato da August e suo padre.
Trascorsero le tre settimane molto in fretta. Katrin aveva terminato e aveva preso tutti gli appunti da dare a suo nonno. Era soddisfatta di se stessa e di come venivano amministrate le proprietà.
Sir August si era rivelato molto attento e puntiglioso nel modo di redigere i registri, così come lo era per sua natura.
Avevano terminato da alcuni giorni e aspettavano il rientro del lord per avere il suo benestare, poi sir August sarebbe tornato a casa. Non avevano fatto molto progressi sul lato personale, avevano mantenuto le distanze: lei amava duellare, lui amava la musica e il tempo libero lo impiegavano ognuno nei loro svaghi preferiti.
Luglio era stato clemente, nessun temporale burrascoso aveva intaccato i campi e il raccolto era abbondante e sano.
Katrin era nella sua stanza in compagnia di Colette quando sentirono il trambusto in cortile. Suo nonno era tornato e lei non vedeva l’ora di raggiungerlo. Aspettò trepidante che la mandasse a chiamare
Passarono due giorni prima che lo raggiungesse nel suo studio insieme ad August.
Il vecchio lord era sorridente, ma lei si avvide che non era del solito umore, qualcosa doveva essere andato storto, ma non avrebbe fatto domande, sapeva stare al suo posto.
Bentornato, nonno, sono molto felice di rivederti. Avrebbe voluto correre ad abbracciarlo ma si trattenne in presenza di August.
Presero posto e Katrin mise al corrente il nonno del lavoro svolto e di come tutti i conti fossero in ordine.
Sir August era soddisfatto e non vedeva l’ora di avere il permesso di tornare a casa.
Sono molto fiero di te, mia cara, hai svolto un ottimo lavoro. E devo dire che sir Norman e August hanno sempre dimostrato grande competenza. Porta a tuo padre i miei saluti e la mia soddisfazione. Gli stinse la mano e lo congedò.
Finalmente nonno e nipote erano da soli.
Qualcosa non va, nonno? Gli chiese preoccupata.
Lui le prese le mani. E’ tutto a posto, mia cara ma sono molto stanco. Questi viaggi mi affaticano troppo e non vedo l’ora che sia qualcun altro a farli al mio posto. Le disse strizzandole l’occhio.
Lord Sheppard prese un pacchetto e lo mise sul tavolo. Ti ho portato un regalo, mia cara, ho pensato a te quando l’ho visto. Il vecchio osservava compiaciuto lo sguardo felice della nipote. Aprilo, e dimmi se ti piace.
Con mani tremanti svolse il nastro. Un astuccio col simbolo di un famoso gioielliere era impresso a caratteri dorati sul coperchio. Lo alzò e rimase senza fiato: un bellissimo collier d’oro e diamanti con orecchini erano posati su uno strato di velluto blu. Nonno, sono bellissimi. Io sono senza parole. Le disse emozionata.
Indossali e vediamo come ti stanno, non vedo l’ora di vederli indossati. Gli disse sorridendo soddisfatto.
Per la prima volta nella sua vita, Katrin riceveva un regalo così prezioso, li indossò e le stavano a meraviglia.
Sei bellissima, mia cara. Ti stanno d’incanto. L’abbracciò e si salutarono.
Katrin raggiunse raggiante la sua stanza e mostrò a Colette il suo prezioso regalo.
Era davvero felice, felice come non lo era mai stata, si sentiva in famiglia e, per niente al mondo si sarebbe mai più allontanata da lì.
Sentì bussare e Colette aprì la porta a Robin.
Buon pomeriggio, lady Katrin. Vuole venire a cavalcare con me? Le chiese con un inchino.
Si preparò in un batti baleno e corse alle stalle.
Alba già fremeva dalla voglia di uscire e lei era felice del ritorno del capitano.

immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti

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