KATRIN, LA SUA STORIA
parte ottantasette
Fu una
cavalcata piacevole. Sir August era di poche parole, avrebbe imparato a
conoscerlo meglio nei giorni successivi. Era un ottimo cavallerizzo e sembrava
in soggezione davanti a Katrin.
Rientrarono
e si salutarono, dandosi appuntamento per il pomeriggio del giorno successivo
per iniziare il loro lavoro.
La mattina
arrivò calda e afosa. Katrin scese equipaggiata del suo arco e frecce e cercò
il capitano delle guardie per chiedergli un soldato che potesse gareggiare con
lei.
Robin si
stava preparando per partire e la raggiunse. Mi dispiace di non poter continuare il nostro allenamento ma il dovere
mi chiama e, in caso lei ancora non lo sapesse, sono il capitano della guardia
del corpo di lord Sheppard.
Faccia buon viaggio, sir Robin. E non aggiunse altro.
La carrozza
di suo nonno stava lasciando il castello. Lei la osservava dal cortile. Robin
le indirizzò un saluto e uscirono dalle mura.
Il capitano
la raggiunse e le presentò alcuni soldati, esperti in variespecialità e
cominciò a gareggiare con l’arco, ma aveva perso l’entusiasmo.
Aveva
davanti tre settimane di lavoro e voleva dimostrare a suo nonno quello che
aveva imparato.
Raggiunse lo
studio del lord e mandò a chiamare sir August. Iniziarono così, descrivendo il
metodo che veniva usato, i vari registri, i conti.
Katrin non
aveva difficoltà a seguire e controllare i registri. Erano perfettamente in
ordine e acquisì velocemente il metodo usato da August e suo padre.
Trascorsero
le tre settimane molto in fretta. Katrin aveva terminato e aveva preso tutti
gli appunti da dare a suo nonno. Era soddisfatta di se stessa e di come
venivano amministrate le proprietà.
Sir August
si era rivelato molto attento e puntiglioso nel modo di redigere i registri,
così come lo era per sua natura.
Avevano
terminato da alcuni giorni e aspettavano il rientro del lord per avere il suo
benestare, poi sir August sarebbe tornato a casa. Non avevano fatto molto
progressi sul lato personale, avevano mantenuto le distanze: lei amava
duellare, lui amava la musica e il tempo libero lo impiegavano ognuno nei loro
svaghi preferiti.
Luglio era
stato clemente, nessun temporale burrascoso aveva intaccato i campi e il
raccolto era abbondante e sano.
Katrin era
nella sua stanza in compagnia di Colette quando sentirono il trambusto in cortile.
Suo nonno era tornato e lei non vedeva l’ora di raggiungerlo. Aspettò
trepidante che la mandasse a chiamare
Passarono
due giorni prima che lo raggiungesse nel suo studio insieme ad August.
Il vecchio
lord era sorridente, ma lei si avvide che non era del solito umore, qualcosa
doveva essere andato storto, ma non avrebbe fatto domande, sapeva stare al suo
posto.
Bentornato, nonno, sono molto felice
di rivederti. Avrebbe
voluto correre ad abbracciarlo ma si trattenne in presenza di August.
Presero posto
e Katrin mise al corrente il nonno del lavoro svolto e di come tutti i conti
fossero in ordine.
Sir August
era soddisfatto e non vedeva l’ora di avere il permesso di tornare a casa.
Sono molto fiero di te, mia cara, hai
svolto un ottimo lavoro. E devo dire che sir Norman e August hanno sempre
dimostrato grande competenza. Porta a tuo padre i miei saluti e la mia
soddisfazione. Gli
stinse la mano e lo congedò.
Finalmente
nonno e nipote erano da soli.
Qualcosa non va, nonno? Gli chiese preoccupata.
Lui le prese
le mani. E’ tutto a posto, mia cara ma
sono molto stanco. Questi viaggi mi affaticano troppo e non vedo l’ora che sia
qualcun altro a farli al mio posto. Le disse strizzandole l’occhio.
Lord
Sheppard prese un pacchetto e lo mise sul tavolo. Ti ho portato un regalo, mia cara, ho pensato a te quando l’ho visto. Il
vecchio osservava compiaciuto lo sguardo felice della nipote. Aprilo, e dimmi se ti piace.
Con mani
tremanti svolse il nastro. Un astuccio col simbolo di un famoso gioielliere era
impresso a caratteri dorati sul coperchio. Lo alzò e rimase senza fiato: un
bellissimo collier d’oro e diamanti con orecchini erano posati su uno strato di
velluto blu. Nonno, sono bellissimi. Io
sono senza parole. Le disse emozionata.
Indossali e vediamo come ti stanno,
non vedo l’ora di vederli indossati. Gli disse sorridendo soddisfatto.
Per la prima
volta nella sua vita, Katrin riceveva un regalo così prezioso, li indossò e le
stavano a meraviglia.
Sei bellissima, mia cara. Ti stanno
d’incanto. L’abbracciò
e si salutarono.
Katrin
raggiunse raggiante la sua stanza e mostrò a Colette il suo prezioso regalo.
Era davvero
felice, felice come non lo era mai stata, si sentiva in famiglia e, per niente
al mondo si sarebbe mai più allontanata da lì.
Sentì
bussare e Colette aprì la porta a Robin.
Buon pomeriggio, lady Katrin. Vuole
venire a cavalcare con me? Le chiese con un inchino.
Si preparò
in un batti baleno e corse alle stalle.
Alba già
fremeva dalla voglia di uscire e lei era felice del ritorno del capitano.
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