KATRIN, LA SUA STORIA
parte settantatre
Finalmente
anche il sole, seppur ancora molto pallido cominciò a riscaldare le giornate.
Aprile era
arrivato con un’esplosione di colori che solo la natura sapeva comporre. Katrin
stava passeggiando nel parco circondato dalle mura alte quando fu raggiunta da
Corinne. Sir Jacob chiede di lei. Le
disse, e tornarono insieme.
Jacob
l’aspettava nel piccolo studio e, come sempre aveva con sé la sua valigetta di
documenti, alcuni dei quali erano già rigorosamente ordinati sul tavolo.
Buon pomeriggio, lady Katrin. E’
venuto il momento di programmare il lavoro per questo mese. Ho preparato una
bozza e spero che le vada bene, altrimenti la varierò a sua richiesta. Le disse mentre aspettava la sua
risposta che ebbe da un cenno della sua testa.
Tre giorni alla settimana saranno
dedicati alla sua istruzione, suo nonno desidera che lei prenda confidenza con
le regole dello studio notarile e poi, quelle più importanti e difficili dei
regolamenti bancari. Gli altri giorni sarà libera di fare quel che più le
aggrada. Suo nonno desidera inoltre che trovi il tempo per conoscere alcune
famiglie che la stanno aspettando. Ho l’elenco qui per lei e mi permetto di
suggerirle di contattarle per un primo incontro informale. Secondo il mio piano
questo mese le passerà veloce. Aggiunse sorridendole.
Katrin
sapeva che doveva ottemperare a tanti impegni. Chiamò Corinne e diede le
istruzioni che servivano.
Rimase sola.
Mancava ancora più di un anno prima del suo ritorno a casa. Non c’era niente
che desiderava di più. Rivedere suo nonno, Robin e magari andare fino alla
fattoria di Alfred e Sara. Le si strinse il cuore davanti alla solitudine che
provava. Non era un sentimento nuovo, ad essere sola ci si era abituata, ma le
persone a lei care, anche se davvero poche, le mancavano da morire.
Era solo
primo pomeriggio di un venerdì tiepido e soleggiato. Aveva ancora due giorni
prima di iniziare gli incontri programmati.
Indossò il
suo abito maschile da cavallerizza e andò veloce alle scuderie. Prese il suo
cavallo e, senza avvisare nessuno uscì dalla villa.
Non andò
verso la città ma si diresse verso la periferia, vicino a boschetti e ad un
piccolo fiume che le ricordavano casa sua. Nel cielo uccelli di ogni genere
volavano tranquilli e alcune anatre si tuffavano nell’acqua ancora fredda.
Rimase in
sella, ferma ad osservare le piccole onde argentate dell’acqua con i pensieri
che volavano liberi come gli uccelli che coloravano il cielo. Pensò a Sara, ad
Alfred e alla bella famiglia che avevano formato. Si chiese se anche lei, un
giorno avrebbe potuto essere una donna innamorata, non le sfuggiva che suo
nonno avrebbe potuto presentarle possibili nobili fra i quali scegliere il
marito, ma lei sapeva bene che al suo cuore ci avrebbe pensato da sola. Seguire
le richieste di suo nonno era un conto, ma l’amore era un'altra cosa.
Rientrò
senza che nessuno si fosse accorto della sua assenza, sorrise fra sé e decise
che lo avrebbe rifatto.
Il lunedì
arrivò fin troppo in fretta. Erano le nove e Jacob e lei scendevano dalla
carrozza davanti allo studio notarile più importante della città.
Vennero
accolti dai due soci anziani. Jacob consegnò loro un messaggio di lord
Sheppard.
Loro stessi
li accompagnarono in un piccolo ma confortevole studio. Questi e sir Orson, è a sua completa disposizione. Fecero le
presentazioni. Orson sa già quello che
deve fare, la lascio in buone mani, lady Katrin. Salutarono e tornarono
alla loro occupazione.
Jacob
rimaneva in disparte mentre Orson cominciava a dare le prime lezioni. Passarono
due ore prima che una signorina portasse del tè per una breve pausa.
Continuarono fino all’ora di pranzo. I due soci anziani vennero a controllare
se tutto era andato bene e accompagnarono i loro ospiti all’uscita.
Jacob e
Katrin salirono in carrozza. Che ne dice,
lady Katrin? Gli chiese l’uomo.
Che è una gran noia. Gli rispose. Avrebbe voluto
aggiungere altro ma si trattenne, ormai Jacob sapeva bene come lei la pensava.
Le settimane
presero a scandire fra inviti e conoscenza delle famiglie più importanti della
città e le lezioni allo studio notarile. I fine settimana erano destinati alla
mondanità: teatro, balli, feste in suo onore. Jacob la osservava in ogni
circostanza e notava quanto tutto questo le pesasse, nonostante avesse un
programma ben diluito capiva che la ragazza faticava a seguirlo, perciò decise
di farle una sorpresa.
Era quasi
finito aprile quando Katrin ricevette un invito che le risollevò il morale.
Lord Connors la invitava nella sua residenza per un fine settimana di gare.
Jacob,
finalmente vide il viso di Katrin tornare a sorridere. Diede istruzioni a
Corinne, alle guardie del corpo, alle sue cameriere e chiese a Jacob di
accompagnarla.
La grande
villa di lord Connors era meravigliosa. La sua famiglia era una delle più
importanti e facoltose. Mentre scendeva dalla carrozza vide subito le varie
sagome sparse nel parco. Fu raggiunta da Connors che l’accolse con un gran sorriso.
Benvenuta lady Katrin, è pronta per
un fine settimana movimentato? Le chiese mentre le dava il braccio e l’accompagnava dentro
casa.
Non lo sono mai stata come ora, lord
Connors. Quando si comincia?
L’uomo fece
una risata. Prenda possesso della stanza,
poi questo pomeriggio potrà allenarsi, così io avrò modo di studiarla e cercare
i suoi punti deboli e domani inizierà la gara vera e propria. Stasera conoscerà
tutti i partecipanti. Le fece un inchino e se ne andò.
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