giovedì 9 gennaio 2020

KATRIN, LA SUA STORIA


KATRIN, LA SUA STORIA

parte settantatre






Finalmente anche il sole, seppur ancora molto pallido cominciò a riscaldare le giornate.
Aprile era arrivato con un’esplosione di colori che solo la natura sapeva comporre. Katrin stava passeggiando nel parco circondato dalle mura alte quando fu raggiunta da Corinne. Sir Jacob chiede di lei. Le disse, e tornarono insieme.
Jacob l’aspettava nel piccolo studio e, come sempre aveva con sé la sua valigetta di documenti, alcuni dei quali erano già rigorosamente ordinati sul tavolo.
Buon pomeriggio, lady Katrin. E’ venuto il momento di programmare il lavoro per questo mese. Ho preparato una bozza e spero che le vada bene, altrimenti la varierò a sua richiesta. Le disse mentre aspettava la sua risposta che ebbe da un cenno della sua testa.
Tre giorni alla settimana saranno dedicati alla sua istruzione, suo nonno desidera che lei prenda confidenza con le regole dello studio notarile e poi, quelle più importanti e difficili dei regolamenti bancari. Gli altri giorni sarà libera di fare quel che più le aggrada. Suo nonno desidera inoltre che trovi il tempo per conoscere alcune famiglie che la stanno aspettando. Ho l’elenco qui per lei e mi permetto di suggerirle di contattarle per un primo incontro informale. Secondo il mio piano questo mese le passerà veloce. Aggiunse sorridendole.
Katrin sapeva che doveva ottemperare a tanti impegni. Chiamò Corinne e diede le istruzioni che servivano.
Rimase sola. Mancava ancora più di un anno prima del suo ritorno a casa. Non c’era niente che desiderava di più. Rivedere suo nonno, Robin e magari andare fino alla fattoria di Alfred e Sara. Le si strinse il cuore davanti alla solitudine che provava. Non era un sentimento nuovo, ad essere sola ci si era abituata, ma le persone a lei care, anche se davvero poche, le mancavano da morire.
Era solo primo pomeriggio di un venerdì tiepido e soleggiato. Aveva ancora due giorni prima di iniziare gli incontri programmati.
Indossò il suo abito maschile da cavallerizza e andò veloce alle scuderie. Prese il suo cavallo e, senza avvisare nessuno uscì dalla villa.
Non andò verso la città ma si diresse verso la periferia, vicino a boschetti e ad un piccolo fiume che le ricordavano casa sua. Nel cielo uccelli di ogni genere volavano tranquilli e alcune anatre si tuffavano nell’acqua ancora fredda.
Rimase in sella, ferma ad osservare le piccole onde argentate dell’acqua con i pensieri che volavano liberi come gli uccelli che coloravano il cielo. Pensò a Sara, ad Alfred e alla bella famiglia che avevano formato. Si chiese se anche lei, un giorno avrebbe potuto essere una donna innamorata, non le sfuggiva che suo nonno avrebbe potuto presentarle possibili nobili fra i quali scegliere il marito, ma lei sapeva bene che al suo cuore ci avrebbe pensato da sola. Seguire le richieste di suo nonno era un conto, ma l’amore era un'altra cosa.
Rientrò senza che nessuno si fosse accorto della sua assenza, sorrise fra sé e decise che lo avrebbe rifatto.
Il lunedì arrivò fin troppo in fretta. Erano le nove e Jacob e lei scendevano dalla carrozza davanti allo studio notarile più importante della città.
Vennero accolti dai due soci anziani. Jacob consegnò loro un messaggio di lord Sheppard.
Loro stessi li accompagnarono in un piccolo ma confortevole studio. Questi e sir Orson, è a sua completa disposizione. Fecero le presentazioni. Orson sa già quello che deve fare, la lascio in buone mani, lady Katrin. Salutarono e tornarono alla loro occupazione.
Jacob rimaneva in disparte mentre Orson cominciava a dare le prime lezioni. Passarono due ore prima che una signorina portasse del tè per una breve pausa. Continuarono fino all’ora di pranzo. I due soci anziani vennero a controllare se tutto era andato bene e accompagnarono i loro ospiti all’uscita.
Jacob e Katrin salirono in carrozza. Che ne dice, lady Katrin? Gli chiese l’uomo.
Che è una gran noia. Gli rispose. Avrebbe voluto aggiungere altro ma si trattenne, ormai Jacob sapeva bene come lei la pensava.
Le settimane presero a scandire fra inviti e conoscenza delle famiglie più importanti della città e le lezioni allo studio notarile. I fine settimana erano destinati alla mondanità: teatro, balli, feste in suo onore. Jacob la osservava in ogni circostanza e notava quanto tutto questo le pesasse, nonostante avesse un programma ben diluito capiva che la ragazza faticava a seguirlo, perciò decise di farle una sorpresa.
Era quasi finito aprile quando Katrin ricevette un invito che le risollevò il morale. Lord Connors la invitava nella sua residenza per un fine settimana di gare.
Jacob, finalmente vide il viso di Katrin tornare a sorridere. Diede istruzioni a Corinne, alle guardie del corpo, alle sue cameriere e chiese a Jacob di accompagnarla.
La grande villa di lord Connors era meravigliosa. La sua famiglia era una delle più importanti e facoltose. Mentre scendeva dalla carrozza vide subito le varie sagome sparse nel parco. Fu raggiunta da Connors che l’accolse con un gran sorriso.
Benvenuta lady Katrin, è pronta per un fine settimana movimentato? Le chiese mentre le dava il braccio e l’accompagnava dentro casa.
Non lo sono mai stata come ora, lord Connors. Quando si comincia?
L’uomo fece una risata. Prenda possesso della stanza, poi questo pomeriggio potrà allenarsi, così io avrò modo di studiarla e cercare i suoi punti deboli e domani inizierà la gara vera e propria. Stasera conoscerà tutti i partecipanti. Le fece un inchino e se ne andò.


immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti

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