martedì 7 gennaio 2020

KATRIN, LA SUA STORIA


KATRIN, LA SUA STORIA

parte settantuno






Marzo arrivò con pioggia e vento forte. Jacob aveva suggerito a Katrin di rimanere ancora in albergo ma lei non ne aveva voluto sapere.
Avevano visitato tre stupende ville, davvero suo nonno aveva buon gusto. Stavano andando a visitare l’ultima della lista.
All’interno della carrozza spifferi di vento freddo facevano volteggiare le tende leggere. Katrin osservava Jacob che scrutava fuori dal finestrino oscurato. Una pioggia insistente batteva sulla carrozza. Siamo arrivati, lady Katrin, si copra bene. Le disse premuroso.
Raggiunsero l’entrata quasi correndo mentre il cocchiere portava la carrozza al coperto.
Un profumo di pulito e di fiori fu la prima sensazione che ebbe. La servitù era tutta presente e la governante fece le presentazioni.
Furono accompagnati a visitare la villa. Katrin era a bocca aperta. Ritratti e quadri bellissimi, lampadari di cristallo e arredamento di gran classe. Osservava ogni cosa e ascoltava la donna che le spiegava la disposizione delle stanze.
Dai suoi occhi capisco che le piace, lady Katrin. Le disse Jacob.
Si mise davanti ad una grande finestra ad osservare il giardino, vide anche le mura che la circondavano. Se aveva anche un grande cortile per poter allenarsi sarebbe stata la sua scelta.
La servitù aveva preparato un rinfresco e del tè caldo nel salone principale. Tutto era di dimensioni piccole rispetto alle case che aveva visitato ma le piaceva molto. Erano fuori città ma non distanti e poteva godere della tranquillità e della discrezione che le mura alte le davano.
Jacob la osservava e sorrideva dentro di sé, sapeva che questa le sarebbe piaciuta. C’è tutto quello che desidera, lady Katrin, proprio tutto. La informò.
Lei alzò lo sguardo sulla governante. Domani mattina ci traferiamo qui.
Tornarono in albergo e rifecero i bagagli, finalmente cominciava la sua nuova vita nella grande città.
Missis Colette imparò subito a risolvere le questioni che la sua padrona le dava, era sveglia, educata e non interferiva mai con le decisioni di Katrin.
Finalmente anche Jacob era più libero per programmare le tappe che lord Sheppard gli aveva affidato.
Katrin prendeva confidenza con la casa, la servitù e finalmente, quando la pioggia diede un po’ di tregua potè sincerarsi anche dell’esterno.
Come le aveva detto Jacob c’era tutto, un grande cortile, una capiente stalla, un grande portico, e lei già si vedeva mentre si allenava. Diede disposizione alle sue guardie del corpo di allestire le sagome per il tiro con l’arco e diede pure l’ordine di uscire in perlustrazione e vedere se c’erano posti dove avrebbe potuto essere libera di allenarsi.
Il suo guardaroba aumentava ogni giorno e presto sarebbe iniziata la stagione delle feste e delle manifestazioni. Lei era pronta.
Intanto il tempo passava e per lei era quello che più contava: tornare a casa il più presto possibile.
Entrò Colette con un biglietto. Posò il vassoio sul tavolo e Katrin lo lesse.
Lady Katrin, non ho scordato il nostro appuntamento. Lascio a lei la scelta dell’arma, ci incontreremo domenica pomeriggio al parco rosso alle quindici.
Lord Connors.
Le piaceva il modo sintetico che aveva usato. Avvisò Jacob e decise per la spada. Aveva con sé quella che le aveva regalato il bel capitano e non vedeva l’ora di duellare.
Era appena iniziata la primavera ma il parco era ancora spoglio. Il cinguettio degli uccelli era armonioso.
Katrin arrivò in carrozza e Connors era già presente con un folto gruppo di amici.
Li lasciò esterrefatti quando scese dalla carrozza in abiti maschili e con la spada al fianco. Si avvicinò sorridente al gruppo. Buon pomeriggio a voi, ben ritrovato lord Connors, io ho scelto la spada se per lei va bene. Lo informò con un gran sorriso.
E’ una spada meravigliosa, come lo è lei, lady Katrin. Io sono pronto, quando lo desidera.
La ragazza chiamò a sé Jacob. Vorrei scommettere sull’incontro. Disse prendendo una borsa di monete dalle mani di Jacob. Qualcuno di voi ci sta? Li sfidò.
Nessuno si tirò indietro. In due furono temerari e scommisero sulla vittoria della ragazza.
Il giudice diede le istruzioni ad entrambi, era serio e non fece favoritismi a Katrin.
I due si misero in posizione, incrociarono le lame per il saluto e aspettarono il via del giudice.
Iniziarono ad incrociare le spade e già dalle prime mosse, lord Connors si avvide che quella ragazza non scherzava affatto. I suoi amici smisero di ridere e si fecero attenti. Sir Jacob si stava divertendo a vedere le facce sorprese di quegli uomini.
Finalmente il giudice diede il primo alt.



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