KATRIN, LA SUA STORIA
parte settantuno
Marzo arrivò
con pioggia e vento forte. Jacob aveva suggerito a Katrin di rimanere ancora in
albergo ma lei non ne aveva voluto sapere.
Avevano
visitato tre stupende ville, davvero suo nonno aveva buon gusto. Stavano
andando a visitare l’ultima della lista.
All’interno
della carrozza spifferi di vento freddo facevano volteggiare le tende leggere.
Katrin osservava Jacob che scrutava fuori dal finestrino oscurato. Una pioggia
insistente batteva sulla carrozza. Siamo
arrivati, lady Katrin, si copra bene. Le disse premuroso.
Raggiunsero
l’entrata quasi correndo mentre il cocchiere portava la carrozza al coperto.
Un profumo
di pulito e di fiori fu la prima sensazione che ebbe. La servitù era tutta
presente e la governante fece le presentazioni.
Furono
accompagnati a visitare la villa. Katrin era a bocca aperta. Ritratti e quadri
bellissimi, lampadari di cristallo e arredamento di gran classe. Osservava ogni
cosa e ascoltava la donna che le spiegava la disposizione delle stanze.
Dai suoi occhi capisco che le piace,
lady Katrin. Le
disse Jacob.
Si mise
davanti ad una grande finestra ad osservare il giardino, vide anche le mura che
la circondavano. Se aveva anche un grande cortile per poter allenarsi sarebbe
stata la sua scelta.
La servitù
aveva preparato un rinfresco e del tè caldo nel salone principale. Tutto era di
dimensioni piccole rispetto alle case che aveva visitato ma le piaceva molto.
Erano fuori città ma non distanti e poteva godere della tranquillità e della
discrezione che le mura alte le davano.
Jacob la
osservava e sorrideva dentro di sé, sapeva che questa le sarebbe piaciuta. C’è tutto quello che desidera, lady Katrin,
proprio tutto. La informò.
Lei alzò lo
sguardo sulla governante. Domani mattina
ci traferiamo qui.
Tornarono in
albergo e rifecero i bagagli, finalmente cominciava la sua nuova vita nella
grande città.
Missis
Colette imparò subito a risolvere le questioni che la sua padrona le dava, era
sveglia, educata e non interferiva mai con le decisioni di Katrin.
Finalmente
anche Jacob era più libero per programmare le tappe che lord Sheppard gli aveva
affidato.
Katrin
prendeva confidenza con la casa, la servitù e finalmente, quando la pioggia
diede un po’ di tregua potè sincerarsi anche dell’esterno.
Come le
aveva detto Jacob c’era tutto, un grande cortile, una capiente stalla, un
grande portico, e lei già si vedeva mentre si allenava. Diede disposizione alle
sue guardie del corpo di allestire le sagome per il tiro con l’arco e diede
pure l’ordine di uscire in perlustrazione e vedere se c’erano posti dove
avrebbe potuto essere libera di allenarsi.
Il suo
guardaroba aumentava ogni giorno e presto sarebbe iniziata la stagione delle
feste e delle manifestazioni. Lei era pronta.
Intanto il
tempo passava e per lei era quello che più contava: tornare a casa il più
presto possibile.
Entrò
Colette con un biglietto. Posò il vassoio sul tavolo e Katrin lo lesse.
Lady Katrin, non ho scordato il
nostro appuntamento. Lascio a lei la scelta dell’arma, ci incontreremo domenica
pomeriggio al parco rosso alle quindici.
Lord Connors.
Le piaceva
il modo sintetico che aveva usato. Avvisò Jacob e decise per la spada. Aveva
con sé quella che le aveva regalato il bel capitano e non vedeva l’ora di
duellare.
Era appena
iniziata la primavera ma il parco era ancora spoglio. Il cinguettio degli
uccelli era armonioso.
Katrin
arrivò in carrozza e Connors era già presente con un folto gruppo di amici.
Li lasciò
esterrefatti quando scese dalla carrozza in abiti maschili e con la spada al
fianco. Si avvicinò sorridente al gruppo. Buon
pomeriggio a voi, ben ritrovato lord Connors, io ho scelto la spada se per lei
va bene. Lo informò con un gran sorriso.
E’ una spada meravigliosa, come lo è
lei, lady Katrin. Io sono pronto, quando lo desidera.
La ragazza
chiamò a sé Jacob. Vorrei scommettere
sull’incontro. Disse prendendo una borsa di monete dalle mani di Jacob. Qualcuno di voi ci sta? Li sfidò.
Nessuno si
tirò indietro. In due furono temerari e scommisero sulla vittoria della
ragazza.
Il giudice
diede le istruzioni ad entrambi, era serio e non fece favoritismi a Katrin.
I due si
misero in posizione, incrociarono le lame per il saluto e aspettarono il via
del giudice.
Iniziarono
ad incrociare le spade e già dalle prime mosse, lord Connors si avvide che
quella ragazza non scherzava affatto. I suoi amici smisero di ridere e si
fecero attenti. Sir Jacob si stava divertendo a vedere le facce sorprese di
quegli uomini.
immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti
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