MALLY
PAGINA TRENTA
Arrivò la
primavera e tutto era in cambiamento. Ora c’erano famiglie e non solo uomini e
c’era lavoro per tutti. Era bello vedere tanta allegria e tanta voglia di fare.
Il freddo era solo un ricordo e spruzzi banchi rimanevano a sciogliersi sulla
cima del vulcano. Daniel, detto Chiky da tutti, cresceva bene.
Maggio
arrivò in un baleno e per la prima volta vidi i delfini avvicinarsi alla
spiaggia. Ero lì con Daniel e gli parlavo come facevo spesso nelle due lingue,
volevo che le capisse entrambe. Sentii passi leggeri e Liana mi raggiunse con
sua figlia. Si sedettero accanto a me, insieme ammiravamo quella immensa
distesa ognuna immersa nei nostri pensieri.
Tu non lascerai quest’isola, non la
lascerai mai. La
guardavo sorpresa. Io so leggerti nel
cuore, non mi serve leggere le menti, è il cuore la vera essenza delle persone.
Nessuno lascerà questa isola se non di propria volontà, è giusto che tu lo
sappia o la tua serenità ne risente. Devi sapere che gli spiriti buoni
gioiscono con te e non amano essere tristi, perciò sono venuta a dirti queste
cose. Riprendi ad essere tranquilla o il vulcano darà retta agli spiriti
cattivi e riprenderà ad eruttare.
Il mare,
calmo e dolce come non mai sembrava danzare felice all’arrivo della nuova bella
stagione.
E’ giunto il momento di presentare
Daniel al mare, già lo conosce ma ora lo deve toccare.
Prese il
piccolo fra le sue braccia e lo spogliò. Si vedeva che era un bimbo sano, il
suo corpicino era perfetto ed io mi inorgoglii.
Vieni, Mally. La cosa vi riguarda
entrambi.
Aspettò che
mi spogliassi completamente, e confesso che ero un po’ in imbarazzo ma lei,
completamente nuda come me aspettava paziente.
Entrammo in
acqua, che in verità era ancora piuttosto fresca.
Ora presentiamo Daniel agli spiriti
buoni del mare. Levò
il piccolo verso il cielo, mentre dalla sua bocca uscivano parole a me
incomprensibili. Poi lo baciò sulla fronte e gli soffiò in bocca e, senza
indugio lo immerse completamente nell’acqua salata. Noi eravamo immerse fino
alla vita. La guardavo e ansimavo dalla preoccupazione, mi sembrava che lo
tenesse per troppo tempo sott’acqua. Poi, dopo un tempo che mi parve infinito
lo estrasse e lo lasciò libero, cullato dalle dolci onde. Daniel teneva gli
occhi aperti e sembrava conscio di quello che gli stava succedendo, ma era
impossibile per un bambino così piccolo. Mosse le braccia, come se sapesse cosa
fare per rimanere a galla e la corrente lo trasportò verso il largo. Avrei
voluto correre a riprenderlo ma lo sguardo di Liana era perentorio e non mi
mossi. Passarono alcuni minuti e lui si allontanava sempre di più ed io ero
terrorizzata. Poi, come per magia iniziò a muovere le braccia e, molto
lentamente tornò verso di noi. Fu un gran sospiro di sollievo quando Liana lo
recuperò. Recitò ancora qualche incomprensibile parola e se lo strinse al
petto. Ora gli spiriti buoni del mare lo
riconosco, sarà un grande capitano, molto più di suo padre. Disse
guardandolo con infinito amore.
Ora tocca a te, Mally, lasciati
cullare dalle onde e dagli spiriti buoni del mare.
Io non
sapevo nuotare ed ero molto spaventata, guardai Liana in cerca di aiuto ma lei
mi fece solo il gesto di fare come mi aveva chiesto. Ero Mally, la corsara e
non potevo farmi intimidire, se perfino il mio bambino di tre mesi aveva
superato la prova, io, sua madre non lo avrei deluso. Presi coraggio e mi
sdraiai con il viso verso il sole. Per un momento mi sentii sprofondare e mossi
istintivamente le braccia, e come per magia ritornai a galla e mi lasciai
cullare dalle onde, e la corrente non mi portò lontano ma mi cullò
semplicemente, dolcemente. Era piacevole il contatto con l’acqua e imparai, in
quel momento che non dovevo averne paura. Fu il verso di alcuni delfini lì
vicino che mi ridestò dal mio incanto, mi rimisi in piedi e sorrisi a Liana.
Sei stata coraggiosa, ma non avevo
dubbi. Ora gli spiriti buoni del mare riconoscono anche te e capirai, oh se
capirai come ti torneranno utili. Nutrili e rispettali e impara ad amarli. Ogni
primo del mese, di tutti i mesi dovrai donare loro fiori e amore e dovrai immergerti
come oggi per donarli a loro. Ti insegnerò e sarò con te per la prima volta.
Ora possiamo tornare.
Io non
conoscevo quelle usanze ma ero felice di essere riuscita a superare quelle
prove, ero fiera del mio bambino ed ero pronta per imparare tutto quello che
serviva per tenere con noi gli spiriti buoni. Mentre pensavo a questo mi sembrò
di sentire una carezza sul viso. Loro ti
sono vicini, impara a sentirlo.
Ritornai
alla Tenuta Corsara che, come ogni giorno era in pieno fermento coi lavori, le
strutture stavano prendendo nuove forme, le famiglie si erano riuniti e altre
se ne stavano formando.
Alla prossima,
amiche mie.
immagine dal web - romanzo pubblicato su e book
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