mercoledì 10 luglio 2019

MALLY


MALLY

PAGINA TRENTA


Arrivò la primavera e tutto era in cambiamento. Ora c’erano famiglie e non solo uomini e c’era lavoro per tutti. Era bello vedere tanta allegria e tanta voglia di fare. Il freddo era solo un ricordo e spruzzi banchi rimanevano a sciogliersi sulla cima del vulcano. Daniel, detto Chiky da tutti, cresceva bene.
Maggio arrivò in un baleno e per la prima volta vidi i delfini avvicinarsi alla spiaggia. Ero lì con Daniel e gli parlavo come facevo spesso nelle due lingue, volevo che le capisse entrambe. Sentii passi leggeri e Liana mi raggiunse con sua figlia. Si sedettero accanto a me, insieme ammiravamo quella immensa distesa ognuna immersa nei nostri pensieri.
Tu non lascerai quest’isola, non la lascerai mai. La guardavo sorpresa. Io so leggerti nel cuore, non mi serve leggere le menti, è il cuore la vera essenza delle persone. Nessuno lascerà questa isola se non di propria volontà, è giusto che tu lo sappia o la tua serenità ne risente. Devi sapere che gli spiriti buoni gioiscono con te e non amano essere tristi, perciò sono venuta a dirti queste cose. Riprendi ad essere tranquilla o il vulcano darà retta agli spiriti cattivi e riprenderà ad eruttare.
Il mare, calmo e dolce come non mai sembrava danzare felice all’arrivo della nuova bella stagione.
E’ giunto il momento di presentare Daniel al mare, già lo conosce ma ora lo deve toccare.
Prese il piccolo fra le sue braccia e lo spogliò. Si vedeva che era un bimbo sano, il suo corpicino era perfetto ed io mi inorgoglii.
Vieni, Mally. La cosa vi riguarda entrambi.
Aspettò che mi spogliassi completamente, e confesso che ero un po’ in imbarazzo ma lei, completamente nuda come me aspettava paziente.
Entrammo in acqua, che in verità era ancora piuttosto fresca.
Ora presentiamo Daniel agli spiriti buoni del mare. Levò il piccolo verso il cielo, mentre dalla sua bocca uscivano parole a me incomprensibili. Poi lo baciò sulla fronte e gli soffiò in bocca e, senza indugio lo immerse completamente nell’acqua salata. Noi eravamo immerse fino alla vita. La guardavo e ansimavo dalla preoccupazione, mi sembrava che lo tenesse per troppo tempo sott’acqua. Poi, dopo un tempo che mi parve infinito lo estrasse e lo lasciò libero, cullato dalle dolci onde. Daniel teneva gli occhi aperti e sembrava conscio di quello che gli stava succedendo, ma era impossibile per un bambino così piccolo. Mosse le braccia, come se sapesse cosa fare per rimanere a galla e la corrente lo trasportò verso il largo. Avrei voluto correre a riprenderlo ma lo sguardo di Liana era perentorio e non mi mossi. Passarono alcuni minuti e lui si allontanava sempre di più ed io ero terrorizzata. Poi, come per magia iniziò a muovere le braccia e, molto lentamente tornò verso di noi. Fu un gran sospiro di sollievo quando Liana lo recuperò. Recitò ancora qualche incomprensibile parola e se lo strinse al petto. Ora gli spiriti buoni del mare lo riconosco, sarà un grande capitano, molto più di suo padre. Disse guardandolo con infinito amore.
Ora tocca a te, Mally, lasciati cullare dalle onde e dagli spiriti buoni del mare.
Io non sapevo nuotare ed ero molto spaventata, guardai Liana in cerca di aiuto ma lei mi fece solo il gesto di fare come mi aveva chiesto. Ero Mally, la corsara e non potevo farmi intimidire, se perfino il mio bambino di tre mesi aveva superato la prova, io, sua madre non lo avrei deluso. Presi coraggio e mi sdraiai con il viso verso il sole. Per un momento mi sentii sprofondare e mossi istintivamente le braccia, e come per magia ritornai a galla e mi lasciai cullare dalle onde, e la corrente non mi portò lontano ma mi cullò semplicemente, dolcemente. Era piacevole il contatto con l’acqua e imparai, in quel momento che non dovevo averne paura. Fu il verso di alcuni delfini lì vicino che mi ridestò dal mio incanto, mi rimisi in piedi e sorrisi a Liana.
Sei stata coraggiosa, ma non avevo dubbi. Ora gli spiriti buoni del mare riconoscono anche te e capirai, oh se capirai come ti torneranno utili. Nutrili e rispettali e impara ad amarli. Ogni primo del mese, di tutti i mesi dovrai donare loro fiori e amore e dovrai immergerti come oggi per donarli a loro. Ti insegnerò e sarò con te per la prima volta. Ora possiamo tornare.
Io non conoscevo quelle usanze ma ero felice di essere riuscita a superare quelle prove, ero fiera del mio bambino ed ero pronta per imparare tutto quello che serviva per tenere con noi gli spiriti buoni. Mentre pensavo a questo mi sembrò di sentire una carezza sul viso. Loro ti sono vicini, impara a sentirlo.
Ritornai alla Tenuta Corsara che, come ogni giorno era in pieno fermento coi lavori, le strutture stavano prendendo nuove forme, le famiglie si erano riuniti e altre se ne stavano formando.
Alla prossima, amiche mie.


immagine dal web - romanzo pubblicato su e book

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