martedì 23 luglio 2019

MALLY


MALLY

PAGINA QUARANTA


Sorseggiamo in silenzio il succo di ananas col limone. Per i miei gusti è un po’ aspro, ma si adatta benissimo al clima torrido di Nivaria. Aspetto paziente che Mally si riprenda dal dolore causato al ricordo di Alec. Anche lei sorseggia la sua bibita alla quale ha aggiunto del ghiaccio. Sospira e alza lo sguardo.
Vuoi sapere di Liz? Con lei fu tutto molto facile, amava poche cose nella vita. I suoi genitori, i suoi fratelli (e preferiva Daniel) e i cavalli, un amore smisurato per i cavalli. Andò con suo padre ad una fiera, aveva da poco compiuto sei anni, e se ne innamorò. Mi raccontò Robert che passò in rassegna tutti i recinti e si fermò ad uno in particolare. C’erano una cavalla col suo puledro e, attratta da quei due splendidi animali, scavalcò il recinto. Madre e piccolo le si avvicinarono, lei era piccola e suo padre ebbe paura. Si bloccò quando vide quel grande splendido animale allungare il muso per farsi accarezzare. Scoccò un amore incondizionato. Naturalmente fummo costretti a comprare entrambe le bestie. Chiamò la cavalla Sirena e il puledro Spirit. Fu suo compito prendersi cura di loro, nel limite delle sue giovani possibilità. Facemmo costruire una stalla con dei box, sì cominciammo anche ad allevare cavalli, e devo dire che fu un’ottima idea. Liz e Sirena furono inseparabili. La felicità di mia figlia era legata più alla cavalla che alla sua famiglia, avevano un attaccamento incredibile.
Non era inusuale vederle sfrecciare sulla spiaggia. Aveva costruito degli ostacoli e passavano ore ad allenarsi, Liz voleva partecipare ad un torneo, ma era troppo giovane.
Quando Daniel si imbarcò con Miste King pianse per settimane, aveva nove anni e soffrì atrocemente per la sua mancanza. Amava anche Ramon ma non aveva mai ben accettato i suoi modi scanzonati.
Non crebbe come una signorina in modo convenzionale e noi la lasciammo libera di decidere per se stessa. Era interessata più ai cavalli che ai ragazzi. Nel tempo divenne una vera esperta e il nostro allevamento di cavalli e puledri rendeva bene e lei era felice.
Studiò tutto quello che trovava sugli equini ed era assidua frequentatrice della casa di Liana che le insegnava tutti i metodi di cura che lei conosceva per quegli animali che tanto amava.
Crebbe felice, faceva ciò che le piaceva e riuscì perfino a convincere il comitato di un torneo a farla gareggiare fuori ruolo: femmina e giovane non avrebbe potuto farlo senza l’autorità che riconoscevano alla nostra famiglia.
Fu il giorno in cui la vidi più felice. Superò tutte le gare e lasciò i giudici a bocca aperta, se fosse stata in gara avrebbe sbaragliato tutti i concorrenti.
La sua vita era così: cavalli, cavalli, cavalli ma poi trovò anche l’amore.
Non avevo mai ben capito quali fossero i gusti di Liz in fatto di ragazzi, lei stessa era un maschiaccio e curava poco il suo aspetto femminile. Aveva vent’anni, molti a quel tempo per una ragazza non accasata e la vedemmo scendere dalla sua stanza elegantemente vestita. Suo padre ed io sgranammo gli occhi, meravigliati chiedendole dove fosse diretta vestita in quel modo. C’era una festa per il compleanno del figlio di un altro allevatore, si conoscevano da tempo ed era stata invitata e, siccome era piuttosto distante si sarebbe fermata anche per la notte. Sembrava imbronciata e non era particolarmente felice della cosa ma non aveva potuto sottrarsi. La facemmo accompagnare augurandole di divertirsi.
Fu lì che conobbe Lorenzo, uno dei figli dell’allevatore, l’unico che non ne capiva niente di cavalli e che nemmeno gli piacevano, non potevano essere più diverso lui e Liz. Ma, come ben sai l’amore arriva per vie tortuose e spesso sconosciute. Lorenzo si stava annoiando e si allontanò sulla spiaggia, era un solitario, uno che amava studiare, scrivere, leggere, cosa piuttosto inusuale per un uomo in quell’epoca. Liz lo raggiunse, anche lei annoiata dalla festa, si conoscevano di vista. Lorenzo era rivolto verso il mare e non si era accorto della presenza di Liz. Lei si fermò ad ascoltare quello che lui stava dicendo. Il ragazzo, che aveva solo diciotto anni stava declamando al mare un sonetto che aveva composto. Gesticolava, si muoveva interpretando col corpo quello che declamava. Liz rimase in silenzio fino alla fine, poi lo applaudì. Lorenzo si girò di scatto, non sapeva di essere stato ascoltato. Liz gli fece i complimenti e non tornarono alla festa che a giorno inoltrato. Non ci disse mai dove fossero stati e cosa avessero fatto. Tornò a casa e chiese a suo padre di trovarle una casetta perché aveva trovato l’amore della sua vita. Vi si trasferirono dopo poche settimane, uno scandalo che una ragazza sposasse un ragazzo più giovane di lei, ma nessuno l’avrebbe fermata, aveva la cocciutaggine di qualcuno di famiglia, perciò io nemmeno ci provai.
Lei continuò ad occuparsi dei cavalli ed a gestire tutto il business degli allevamenti, lui continuò a scrivere e, alcune commedie vennero messe in scena con un certo successo.
La loro vita fu una vita lineare, ognuno coltivava la propria grande passione e si amavano. Ebbero due figli, Nanà e Sebastian. Furono felici ed io lo fui per loro.
Non c’è altro sulla vita di Liz, aveva bisogno di indipendenza e libertà, gliel’abbiamo lasciata e lei ha fatto il resto. Lei era felice e noi lo eravamo con lei.
Il sorriso è dolce, il viso di Mally rispecchia l’amore per i suoi figli e i suoi nipoti.
La riporto al presente.
E com’è andata con la tua eredità?
Ecco, il suo viso cambia espressione e il suo sguardo si fa duro, credo che sarà un racconto interessante.
Alla prossime, amiche di Mally.


immagine dal web - romanzo pubblicato su e book

Nessun commento:

Posta un commento