MALLY
PAGINA QUARANADUE
Passai i
primi giorni a fare shopping nei negozi più esclusivi, sempre in compagnia di
Robert. Ormai praticamente tutti sapevano del mio ritorno e cominciavano a
sortire un sacco di pettegolezzi. Fui invitata a delle cene, a dei balli ma
rifiutai sempre, non avrei dato a nessuno la possibilità di insinuarsi nella
mia nuova vita, sapevo che erano solo curiosi.
Non mi ero
ancora avvicinata alla mia vecchia casa, pur se avevo indurito il cuore sapevo
che avrei ricevuto un gran colpo quando vi avessi messo piede.
Mi feci
condurre da Mister King dall’uomo che aveva gestito le mie proprietà in quei
dieci anni, naturalmente Robert era con me. Mi stupii di vedere una semplice e
piccola casa in un sobborgo della città. Ero molto incuriosita di conoscere
l’uomo che aveva fatto in modo di rendermi ancora più ricca.
Scendemmo
dalla carrozza sotto un cielo grigio (dio quanto mi mancava Nivaria!) Una
signora ci fece accomodare e ci riscaldammo alle fiamme del camino. Ci
raggiunse un uomo che pareva avere cent’anni, tanto sembrava trasandato.
Facemmo le presentazioni e fummo lasciati soli.
Jeremy, così
si chiamava era un contabile per una compagnia di navigazione. Scoprii che nel
suo tempo libero si era dedicato alla gestione delle mie proprietà: le terre di
nonna Grace, la vendita della sua residenza e delle sue terre avvenuta da poco,
e della riscossione di parte degli introiti delle proprietà della mia famiglia.
Aveva tenuto il pugno duro con Katrin e non le aveva lasciato la possibilità di
fare quel che voleva, conosceva come pochi le leggi sulle proprietà, sulle
successioni e lui possedeva la mia delega che lo autorizzava ad agire per mio
conto. Mi chiesi dove avesse trovato la forza di fare tutto quanto ma, se
Mister King lo aveva scelto doveva avere delle capacità fuori dalla norma.
Ci
accomodammo in un semplice studio, due poltrone sdrucite, una scrivania
scheggiata, un camino acceso e una caraffa di liquore.
Sono felice di conoscerla, signora Nell. Anch’io lo ero e glielo dissi.
Mise sulla
scrivania tre grossi registri e me li mise davanti. Aprii il primo e vidi tante
annotazioni e numeri scritti con una calligrafia piccola ed elegante. Qui, signora Nell, troverà tutto ciò che ho
fatto per lei in questi anni, seguendo le sue indicazioni. Alzai lo sguardo
su quel viso dalla barba incolta, non ci pensai nemmeno un istante, richiusi in
registro. Non mi serve controllare ciò
che ha rendicontato, non ho il minimo dubbio che sia tutto in ordine. Mi parli
soltanto di come sono andate le cose.
L’uomo
annuì, riprese i registri e li ripose nel cassetto.
Mi fece un
racconto piuttosto dettagliato che mi incitò ancora maggiormente a non
desistere dal mio piano.
Venga, signora Nell. Oltrepassammo una piccola porta che
sembrava quasi invisibile, talmente era ben mimetizzata. Prese un candelabro e
oltrepassammo un breve corridoio. Mise il candelabro su una mensola mentre i
miei occhi si abituavano alla penombra. Il freddo era intenso e pensai che
doveva essere una dispensa.
Qui c’è tutto quello che le
appartiene, naturalmente al netto di quello che mi spetta, come avevamo
concordato.
Ero
sbalordita: c’erano circa una decina di forzieri. Jeremy aprì il coperchio del
primo e vidi che era colmo di monete d’oro. Questo
è quanto sono riuscito ad ottenere in questi anni. E poi c’è questo. Mi
mise in mano un piccolo porta gioie che conoscevo molto bene, era di nonna
Grace. Lo aprii emozionata e fui sbalordita di vedere che era vuoto. Guardai
l’uomo in cerca di una risposta. Lui scosse la testa. Credo che Katrin sia arrivata prima di me, non ho mai trovato i
diamanti che lei mi ha chiesto, non ho trovato niente di valore in casa di sua
nonna.
Sentivo la
rabbia montarmi dentro come un mare in burrasca. La ringrazio di tutto, Jeremy, non potevo capitare in mani migliori,
tenga la delega, credo che non abbiamo ancora finito ed avrò bisogno di nuovo
dei suoi servigi. Manderò a prendere i forzieri e li farò caricare sulla Sirena
Grigia e voglio che ne trattenga uno per sé, lei è stato davvero prezioso e
spero che con quello che si è guadagnato possa vivere una vita felice.
Mi accorsi
che non era contento come avrei immaginato, dopotutto lui aveva reso me ancora
più ricca ma ora anche lui lo era. Aspettai che parlasse.
Avrei una richiesta, signora Nell.
Mia moglie ed io non siamo più tanto giovani e non abbiamo avuto la gioia di
avere dei figli, niente ci lega a questo posto…mi chiedevo se fosse possibile
avere un posto per noi sulla vostra isola, l’abbiamo sognato fin da quando
Mister King mi ha parlato di voi e di Nivaria.
Sorrisi. Certamente, Jeremy. Da noi c’è sempre posto
per amici e per persone oneste. Quando sarà pronto venga a Nivaria e troverà un
clima e un mare che gioverà sia a sua moglie che a lei. Ora, però mi aiuti a
portare a termine le mie incombenze. L’uomo sospirò. Sarà un piacere, signora Nell.
Ci demmo
appuntamento per la mattina successiva all’albergo, sarebbe stato il gran
giorno, quello del mio rientro a CASA MIA.
Alla
prossima, amiche mie.
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