MALLY
PAGINA TRENTASETTE
Ero sotto il
salice e leggevo alcuni resoconti, la brezza mi scompigliava i capelli. Ero
talmente assorta che non sentii i passi. Signora
Mally. Una voce delicata e sconosciuta. Alzai lo sguardo incuriosita e mi
trovai di fronte la giovane Inez. Le sorrisi vedendo il suo imbarazzo,
conoscendo la sua timidezza capivo quanto le costava essere lì. Teneva in mano
un pacco avvolto in carta semplice con un bellissimo fiocco, me lo porse. Per lei. Disse soltanto, si voltò per
andarsene ma le chiesi di fermarsi. Posai il pacco sul tavolo e la invitai a
sedersi. La osservavo e non poteva sfuggirmi la perfezione di quel corpo
diventato da poco donna, i capelli color delle palme e gli occhi verdi come le
loro foglie, sembrava una figlia dell’isola, invece era arrivata da altro
luogo. Il viso era sottile, nell’insieme si poteva dire piacevole e se avesse
sorriso di più poteva essere più bella. Cosa
mi hai portato, Inez? Lei arrossì. E’
un regalo per lei, io non volevo, non è gran cosa ma la mamma ha insistito,
dice che è sicura che le piacerà, dice anche di ringraziarla tanto per quello
che ha fatto per noi. Credo fosse la frase più lunga che avesse mai detto
davanti a qualcuno. La feci sedere e le offrii da bere, ma lei rifiutò. Ero
molto incuriosita mentre aprivo il pacco e rimasi sbalordita quando vidi quello
che conteneva: un mio ritratto fatto col carboncino ed era bellissimo. Rimasi
alcuni secondi, veramente emozionata ad osservare quel disegno, chiedendomi
come potessi essere io quel viso che mi guardava sorridendo, non aveva
tralasciato niente aveva solo aggiunto il suo tocco da vera artista che mi
rendeva più bella di quello che ero in realtà, ero strabiliata. E’ bellissimo! Non sapevo che fossi così
brava! Grazie, grazie del pensiero, lo appenderò dove tutti lo possano
ammirare. Lei diventava sempre più rossa e imbarazzata. In quel momento
arrivò Ramon, osservò il ritratto, poi me e poi ancora il ritratto. Sei proprio bellissima, mamma, ma questo
ritratto lo è ancora di più! Inez era sempre più imbarazzata mentre mio
figlio guardava il disegno e poi guardava lei. Credo che la scintilla scattò in
quel momento, mentre lei teneva gli occhi bassi vidi qualcosa nello sguardo di
mio figlio e capii che la ragazza aveva fatto breccia nel suo cuore, una madre
le capisce queste cose, ed esultavo dentro di me al pensiero di come gli
sarebbe stato difficile conquistare quella deliziosa ragazza.
Gli chiesi
di riaccompagnarla a casa, lei protestò debolmente e non lo guardò mai in viso,
non lo sfiorò, non gli disse niente, credo che, per la prima volta anche mio
figlio lasciò che parlasse il silenzio. Li osservavo mentre si allontanavano e
mi misi a ridere. Robert, arrivato per prendere i documenti mi guardò alzando
un sopracciglio. Credo che nostro figlio
abbia trovato pane per i suoi denti. Scosse la testa e alzò gli occhi al
cielo, come per dire speriamo bene, e tornò al suo lavoro.
Fu l’inizio
del cambiamento di Ramon. Non aveva perso la sua esuberanza, la sua voglia di
scherzare e di ridere, non poteva cambiare la sua vera essenza. Mi accorgevo
che piano piano parecchie ragazze smisero di stargli intorno e lui si assentava
spesso. Sapevo bene dove andava e cosa faceva, nulla mi sfuggiva nella mia
tenuta, era sempre nei paraggi di Inez. Seppi dopo come andarono le cose. Da
quando l’aveva accompagnata a casa aveva capito che lei era diversa da tutte
(ah! L’amore! Come lo capivo bene!) Non era un ragazzo timido, aveva provato
tutti gli approcci che conosceva ma lei non aveva mai ceduto, lei mi disse poi
che non si riteneva alla sua altezza e che lo aveva sempre ammirato ed amato a
distanza senza mai dare niente a vedere. Che sciocchi ragazzi: entrambi
innamorati ma entrambi incapaci di dichiararsi il loro sentimento. Fece molto
bene a Ramon la serietà di Inez, la ragazza ebbe un gran potere su di lui, e
lei nemmeno lo sapeva. Una sera, a cena c’eravamo solo Ramon suo padre ed io.
Diedi un tocco alla gamba di mio marito da sotto il tavolo. Ramon, figlio mio cosa ti capita da un po’
di tempo? Mi sembri diverso. Mi guardò col suo modo scanzonato e mi
sorrise. Hai capito benissimo cosa mi
prende, e potresti darmi una mano. Risi molto divertita. E da quando hai bisogno dio tua madre per
conquistare una ragazza? Robert ci guardava divertito, ben felice di
lasciare a me l’incombenza con nostro figlio. Da quando ho scoperto la donna della mia vita e lei non ne vuole
sapere. Finalmente lo aveva confessato, era un bello smacco per lui non
riuscire a conquistare una ragazza, non gli era mai capitato. Certo ti sei scelto una ragazza piuttosto
“banale”! lo provocai. Lui si alterò e se avesse potuto mi avrebbe
insultata. Calmati, figlio mio, il tuo
cuore non avrebbe potuto scegliere di meglio. Devi capire che tu sei il figlio
del capitano e lei una ragazza senza titoli, e soprattutto troppo timida, non
farà mai nessun passo verso di te, la sua natura e la sua educazione non glielo
permettono. Ramon rimase pensieroso.
Allora cosa mi consigli? Suo padre si mise a ridere. Rapiscila, come ho fatto io con tua madre! E ci mettemmo a ridere.
Naturalmente
non la rapì. Inez su mio invito cominciò a frequentare la grande casa per fare
i ritratti della mia famiglia e tenni per ultimo quello di Ramon. Non so cosa
successe durante le pose, so soltanto che a cena, una sera venne tenendo per
mano la ragazza e ci presentò la sua futura moglie. Si sposarono dopo due mesi
e non ho mai visto nessuno più felici di loro, erano talmente diversi che si
completavano a vicenda. Ero molto felice per loro, finalmente anche Ramon, il
mio scapestrato figlio aveva messo la testa a posto, credo che molti cuori
femminili abbiano pianto al loro matrimonio.
Ritorniamo
al presente e osservo quel viso di madre, così orgogliosa dei propri figli.
E di Daniel che mi racconti? Com’è
stata la sua vita?
Alla
prossima, amiche mie e scopriremo altri dettagli della vita di Mally.
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