giovedì 18 luglio 2019

MALLY


MALLY

PAGINA TRENTASETTE


Ero sotto il salice e leggevo alcuni resoconti, la brezza mi scompigliava i capelli. Ero talmente assorta che non sentii i passi. Signora Mally. Una voce delicata e sconosciuta. Alzai lo sguardo incuriosita e mi trovai di fronte la giovane Inez. Le sorrisi vedendo il suo imbarazzo, conoscendo la sua timidezza capivo quanto le costava essere lì. Teneva in mano un pacco avvolto in carta semplice con un bellissimo fiocco, me lo porse. Per lei. Disse soltanto, si voltò per andarsene ma le chiesi di fermarsi. Posai il pacco sul tavolo e la invitai a sedersi. La osservavo e non poteva sfuggirmi la perfezione di quel corpo diventato da poco donna, i capelli color delle palme e gli occhi verdi come le loro foglie, sembrava una figlia dell’isola, invece era arrivata da altro luogo. Il viso era sottile, nell’insieme si poteva dire piacevole e se avesse sorriso di più poteva essere più bella. Cosa mi hai portato, Inez? Lei arrossì. E’ un regalo per lei, io non volevo, non è gran cosa ma la mamma ha insistito, dice che è sicura che le piacerà, dice anche di ringraziarla tanto per quello che ha fatto per noi. Credo fosse la frase più lunga che avesse mai detto davanti a qualcuno. La feci sedere e le offrii da bere, ma lei rifiutò. Ero molto incuriosita mentre aprivo il pacco e rimasi sbalordita quando vidi quello che conteneva: un mio ritratto fatto col carboncino ed era bellissimo. Rimasi alcuni secondi, veramente emozionata ad osservare quel disegno, chiedendomi come potessi essere io quel viso che mi guardava sorridendo, non aveva tralasciato niente aveva solo aggiunto il suo tocco da vera artista che mi rendeva più bella di quello che ero in realtà, ero strabiliata. E’ bellissimo! Non sapevo che fossi così brava! Grazie, grazie del pensiero, lo appenderò dove tutti lo possano ammirare. Lei diventava sempre più rossa e imbarazzata. In quel momento arrivò Ramon, osservò il ritratto, poi me e poi ancora il ritratto. Sei proprio bellissima, mamma, ma questo ritratto lo è ancora di più! Inez era sempre più imbarazzata mentre mio figlio guardava il disegno e poi guardava lei. Credo che la scintilla scattò in quel momento, mentre lei teneva gli occhi bassi vidi qualcosa nello sguardo di mio figlio e capii che la ragazza aveva fatto breccia nel suo cuore, una madre le capisce queste cose, ed esultavo dentro di me al pensiero di come gli sarebbe stato difficile conquistare quella deliziosa ragazza.
Gli chiesi di riaccompagnarla a casa, lei protestò debolmente e non lo guardò mai in viso, non lo sfiorò, non gli disse niente, credo che, per la prima volta anche mio figlio lasciò che parlasse il silenzio. Li osservavo mentre si allontanavano e mi misi a ridere. Robert, arrivato per prendere i documenti mi guardò alzando un sopracciglio. Credo che nostro figlio abbia trovato pane per i suoi denti. Scosse la testa e alzò gli occhi al cielo, come per dire speriamo bene, e tornò al suo lavoro.
Fu l’inizio del cambiamento di Ramon. Non aveva perso la sua esuberanza, la sua voglia di scherzare e di ridere, non poteva cambiare la sua vera essenza. Mi accorgevo che piano piano parecchie ragazze smisero di stargli intorno e lui si assentava spesso. Sapevo bene dove andava e cosa faceva, nulla mi sfuggiva nella mia tenuta, era sempre nei paraggi di Inez. Seppi dopo come andarono le cose. Da quando l’aveva accompagnata a casa aveva capito che lei era diversa da tutte (ah! L’amore! Come lo capivo bene!) Non era un ragazzo timido, aveva provato tutti gli approcci che conosceva ma lei non aveva mai ceduto, lei mi disse poi che non si riteneva alla sua altezza e che lo aveva sempre ammirato ed amato a distanza senza mai dare niente a vedere. Che sciocchi ragazzi: entrambi innamorati ma entrambi incapaci di dichiararsi il loro sentimento. Fece molto bene a Ramon la serietà di Inez, la ragazza ebbe un gran potere su di lui, e lei nemmeno lo sapeva. Una sera, a cena c’eravamo solo Ramon suo padre ed io. Diedi un tocco alla gamba di mio marito da sotto il tavolo. Ramon, figlio mio cosa ti capita da un po’ di tempo? Mi sembri diverso. Mi guardò col suo modo scanzonato e mi sorrise. Hai capito benissimo cosa mi prende, e potresti darmi una mano. Risi molto divertita. E da quando hai bisogno dio tua madre per conquistare una ragazza? Robert ci guardava divertito, ben felice di lasciare a me l’incombenza con nostro figlio. Da quando ho scoperto la donna della mia vita e lei non ne vuole sapere. Finalmente lo aveva confessato, era un bello smacco per lui non riuscire a conquistare una ragazza, non gli era mai capitato. Certo ti sei scelto una ragazza piuttosto “banale”! lo provocai. Lui si alterò e se avesse potuto mi avrebbe insultata. Calmati, figlio mio, il tuo cuore non avrebbe potuto scegliere di meglio. Devi capire che tu sei il figlio del capitano e lei una ragazza senza titoli, e soprattutto troppo timida, non farà mai nessun passo verso di te, la sua natura e la sua educazione non glielo permettono. Ramon rimase pensieroso. Allora cosa mi consigli? Suo padre si mise a ridere. Rapiscila, come ho fatto io con tua madre! E ci mettemmo a ridere.
Naturalmente non la rapì. Inez su mio invito cominciò a frequentare la grande casa per fare i ritratti della mia famiglia e tenni per ultimo quello di Ramon. Non so cosa successe durante le pose, so soltanto che a cena, una sera venne tenendo per mano la ragazza e ci presentò la sua futura moglie. Si sposarono dopo due mesi e non ho mai visto nessuno più felici di loro, erano talmente diversi che si completavano a vicenda. Ero molto felice per loro, finalmente anche Ramon, il mio scapestrato figlio aveva messo la testa a posto, credo che molti cuori femminili abbiano pianto al loro matrimonio.
Ritorniamo al presente e osservo quel viso di madre, così orgogliosa dei propri figli.
E di Daniel che mi racconti? Com’è stata la sua vita?
Alla prossima, amiche mie e scopriremo altri dettagli della vita di Mally.

immagine dal web - romanzo pubblicato su e book

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