MALLY
PAGINA VENTINOVE
Liana
spogliò Daniel completamente e lo mise delicatamente nel cerchio grande,
direttamente sulla terra fredda. Io avrei voluto dire o fare qualcosa, ma
sapevo che non dovevo.
Il piccolo
scalciava e muoveva le braccine con i pugni chiusi ma non si lamentava, mentre
Liana lo accarezzava e bisbigliava cose che io non sentivo e non capivo. Anna
le portò tre ciotole contenente dei colori e lei vi immerse le dita ed iniziò a
dipingere dei simboli sul piccolo corpo del mio bambino. Era completamente
dipinto di giallo, rosso e blu. Poi prese un rasoio e gli rasò i pochi capelli
che aveva in testa, li mise nella ciotola e con la fiamma di una candela li
bruciò. Si sprigionò subito quel particolare odore che rimase sospeso nel
piccolo santuario.
Avvicinati ora, Mally. Fui subito accanto a loro. Mi prese
la mano e la poggiò sul piccolo torace di Daniel. Sentivo i battiti del suo
cuoricino, erano tranquilli e il suo viso era sereno. Liana mi pose la sua mano
sulla fronte e riprese a bisbigliare quello che io, purtroppo non riuscivo a
capire. Ci fu un attimo in cui mi sembrò che il tempo si fermasse. Mi sembrava
che la mia mano fosse posata direttamente sul cuore di mio figlio e che la mia
mente fosse uscita da quel posto per andare oltre, molto oltre. Non so quanto
durò, non me ne resi conto perché mi risvegliai sdraiata su alcune coperte
completamente nuda, col mio bambino sul ventre e tanti segni colorati lasciati
dalla sua pelle. Liana era inginocchiata accanto a noi e ci osservava. Guardava
attentamente i segni colorati sul corpicino di Daniel e sul mio corpo. Era
strano che non sentissi freddo e la cosa mi meravigliò.
Va tutto bene, mia cara. Proprio
bene. Gli spiriti buoni ora conoscono Daniel e te e vi hanno accettati. Loro
saranno sempre accanto a voi e vi aiuteranno. Anna le portò una ciotola con
dell’acqua e un panno e Liana ci ripulì dai colori.
Ci
rivestimmo ed uscimmo sotto una tempesta di vento che non lasciava molta
visibilità e raggiungemmo la grande casa di corsa. Liana ci salutò dicendo che
sarebbe tornata presto, avevo molte cose da imparare, mi disse, ma ci sarebbe
stato tempo.
Robert ci
raggiunse, ci osservò attentamente ma non mi chiese niente. Mi addormentai con
Daniel accanto.
Furono le
grida di alcuni nostri uomini che mi ridestarono all’improvviso. Fuori era
giorno pieno ed io dovevo aver dormito parecchio. Corsi fuori a vedere di cosa
si trattava.
Fu una
grande sorpresa rivedere Mister King, l’anno non era ancora passato ed io non
stavo nella pelle per conoscere il motivo della sua visita.
Raggiunse
Robert e si appartarono per discutere. Io li osservavo e non presagivo niente
di buono. Mio marito mi fece cenno di raggiungerli. Mister King mi salutò
cordialmente ma il suo viso era tirato, non doveva aver portato buone notizie. Cosa succede? Perché quelle facce?
Robert assentì e Mister King mi informò. Buon giorno a te Mally, è un piacere rivederti
così in forma. Purtroppo non ho buone notizie. Sono ritornato a casa nostra e
mi sono fermato in porto per poter raggiungere le persone da portare qui
sull’isola. La madre e le sorelle di Alec sono sulla nave, aspettano solo di
essere accompagnate qui, ci sono anche altri parenti dei vostri uomini. Era
una bella notizia, avrei voluto sorridere, ma aspettavo di conoscere il seguito.
Purtroppo è stato emesso un mandato di
cattura per Alec, per omicidio ed è ricercato, hanno messo anche una taglia
sulla sua testa.
Ero
esterrefatta! Era pur vero che si trattava di un omicidio ma ci doveva essere
dell’altro o non avrebbe ricevuto un tale trattamento. Si è incaricato della ricerca di Alec il conte Wils, ma tutti sanno
bene che il suo scopo è trovare voi. Non ha preso bene la vostra fuga, e la perdita della tua dote, pare che non navighi in
buone acque. Inoltre sono sparite da casa tua delle cose di valore, io non so
quali e c’è anche un mandato di cattura per te per furto aggravato. Ero
senza parole! Ma non è possibile! Non ho
preso nemmeno un fermacapelli, sono uscita senza niente! Mister King mi
guardava, molto imbarazzato. Quello che
io so e che il conte Wils ha il potere, se vi trova di riportarvi indietro e
consegnarvi alle autorità. Per questo sono tornato prima del tempo. Ora dovete
dirmi cosa posso fare e se devo far arrivare le persone che ho portato con me.
Io non
riuscivo a parlare. Robert mi stringeva fra le braccia. Non ci troveranno, Mally, stai tranquilla. Ed anche se dovesse
succedere qui non hanno nessuna autorità ed io non ti lascerò andare via,
nemmeno Alec, te lo prometto. Tutta la felicità che avevo provato fino a
quel momento si dissolse e cominciai ad avere paura per il mio piccolo Daniel.
Mi ripagò la
felicitò di Alec quando rivide la sua famiglia e, prendemmo accordi affinchè
lui non sapesse della condanna che gli pendeva sulla testa. Arrivarono anche
altre donne, perfino la sorella di Tomas che prese subito in mano la direzione
della cucina.
Io cercavo
di non pensarci, ma non era facile, ero sicura che Mister King e Robert mi
nascondessero qualcosa.
Alla
prossima, amiche mie.
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