martedì 1 ottobre 2019

Katrin, la sua storia



KATRIN, la sua storia

parte quattro





Harriet era felice di poter trascorrere un po’ di tempo al castello, quello che considerava la sua casa. Non lo avrebbe mai confessato a suo padre ma era lì che avrebbe voluto restare.
Eloine era impegnata con la piccola Katy e l’amava alla follia. Non le importava chi fosse e da dove venisse quello che era importante era la felicità che aveva portato alla sua padrona.
Le due settimane volarono e la carrozza era pronta per riprendere il viaggio di ritorno.
Lord Sheppard abbracciò sua figlia e baciò la nipote. Di qualunque cosa tu abbia bisogno ricordati che io sono qui. Le disse mentre la salutava.
Il viaggio di ritorno fu silenzioso, rotto solo dal pianto della piccola, e fu un sollievo quando giunsero a casa.
La piccola non aveva smesso di piangere, come se anche lei soffrisse nell’abbandonare la casa del nonno. Harriet la cullava mentre entravano e ognuno si ritirava nelle proprie stanze.
Era solo l’inizio dell’autunno ma le giornate si erano accorciate e di molto rinfrescate. Harriet e la piccola Katy uscivano solo nelle ore più calde e per pochi minuti, presto sarebbero rimaste in casa, l’inverno era sempre gelido e Harriet aveva il terrore che sua figlia si potesse ammalare.
Le settimane, i mesi passavano e si rincorrevano. La piccola cresceva sana e robusta ed era la gioia di tutto il castello. Lord Semple andava a trovarla un paio di volte alla settimana e rimaneva con moglie e figlia per il tempo di un tè pomeridiano, non avevano più diviso lo stesso letto ed erano entrambi felici della situazione.
I primi tre anni di vita di Katy furono i più felici. Ogni estate, insieme alla madre e ad Eloine trascorreva un mese dal nonno ed era impossibile non innamorarsi di lei.
Per il quarto compleanno della piccola, Harriet invitò suo padre e suo zio Donald al castello. Katrin era meravigliosa: educata e gentile, sempre sorridente ma temeva suo padre, non aveva mai legato con lui. Lord Semple cercava di simulare i suoi sentimenti ma la piccola li captava e solo Eloine se ne rendevano conto.
Ci fu una grande festa. Tutta la servitù fu invitata al pomeriggio danzante con giochi e dolci in abbondanza.
Posso parlarle in privato, lord Semple? Chiese il vecchio lord.
Certamente. E lo precedette nel suo studio facendolo accomodare.
Sono davvero soddisfatto di vedere mia figlia e mia nipote così felici, le sono davvero grato. Per dimostrarle la mia riconoscenza le ho portato qualcosa che le piacerà, chiamo mio fratello. Aspettarono l’arrivo di sir Donald che non si fece attendere. Mise sulla scrivania un cofanetto e consegnò la chiave al padrone di casa.
Lo apra, e mi dica se è di suo gradimento. Lo incitò lord Sheppard.
L’altro girò la piccola chiave e sollevò il coperchio. Parecchie monete d’oro erano ordinatamente impilate e brillavano di luce propria. Lord Semple trattenne il fiato alla vista di quel tesoro. Alzò lo sguardo luccicante su suo suocero. Non so cosa dire. Non c’era bisogno di un regalo così prezioso solo per ringraziarmi di svolgere il mio dovere di marito e di padre. Non posso accettare! Disse cercando di essere convincente.
Le prenda lord Semple, sono solo un anticipo di quello che avrà al momento opportuno. Sono felice di farle questo dono, se lo merita. Gli rispose il suocero.
Lord Semple chiuse il coperchio e girò la chiave. Lei è molto generoso, la ringrazio e le prometto che farò sempre di tutto per rendere felice la mia famiglia. Disse portandosi la mano sul cuore.
Katy cresceva come un fiore amato e coccolato, poi quando compì sei anni, qualcosa cominciò a cambiare.
Avevano festeggiato da poco il suo sesto compleanno quando sua madre si ammalò. All’inizio non sembrava niente di grave ma, dopo alcune settimane Eloine si rese conto che la faccenda era seria.
La vecchia nutrice bussò alla porta dello studio del suo padrone, ed entrò con la testa bassa. Inevitabilmente le venne alla mente l’ultima volta che ci era stata e lo schiaffo che aveva preso, ma cercò di non pensarci, era acqua passata.
Hai chiesto di vedermi? Le chiese il lord.
Sì, mio signore. La salute di lady Harriet peggiora ogni giorno, ho paura che soffra di qualcosa di grave, vorrei chiamare il medico di lord Sheppard e farla visitare. Gli disse cercando di non alzare lo sguardo.
Cos’ha il mio medico che non va? Rispose sgarbatamente l’uomo.
Nulla, mio signore, ma l’altro conosce la signora fin da quando è nata. Aggiunse la donna.
Ho la massima fiducia nel mio medico e non andrò di certo a cercarne un altro. Rivolgiti a lui giorno e notte se necessario ma a nessun altro. Mi sono spiegato?  Le disse.
Certamente, mio signore, lo chiamo subito. E uscì senza aver mai sollevato il viso sul suo padrone.


immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti

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