MILLY E GLI GNOMI BALLERINI
Si narra la
storia del villaggio scoperto da una ragazzina mentre passeggia in riva al
fiume.
PRIMAVERA
Mentre Milly
passeggia assaporando il primo sole di primavera, viene attratta da una macchia
di piccoli fiori colorati. Semplici e bellissimi; e poi, tutto ad un tratto le
pare di sentire qualcosa: piccole risate? Musica strascicata? Ohibò! Ha forse
le traveggole? Si abbassa per guardare meglio e voilà, un villaggio intero di
gnomi ballerini si sta divertendo come dei matti. Tutti vestiti a festa che
svolazzano al suono di quella loro strana musica; e poi si accorgono di lei che
li sta guardando. Il più temerario, con la sua dama per mano le strizza
l’occhio e le dice:” peccato che tu sia troppo grossa per noi, altrimenti
potevi unirti per la festa; c’è cibo, vino e allegria e sarebbe stato bello
averti nostra ospite.” “Già” risponde lei. “Ma vi avrei mangiato tutto il
vostro banchetto! E’ una fortuna per voi che non possa accettare il vostro
invito.”
Un coro di
risate e di brindisi vengono offerti per lei, finchè, una piccola bianca farfalla
si alza da quei fiori e vola leggiadra sul suo braccio. Come un soffio si sente
dire “stanno festeggiando la Primavera”, e vola via felice verso il sole
tiepido, la farfalla.
Milly riprende
la passeggiata e si accorge che oltre agli gnomi ballerini ci sono i folletti
dispettosi che si burlano di lei, facendola inciampare in una radice.
E’ tutto un
susseguirsi di musica e risate, “ciao ragazza di campagna, siamo felici che tu
possa vederci; torna presto, ti aspettiamo!”
E voi,
riuscite a vederli?
Buona
primavera a tutti, anche da parte degli gnomi ballerini e dei folletti
dispettosi.
INVITO A SORPRESA
Che bella
passeggiata si è fatta Milly! Tutta sudata non vede l’ora di buttarsi sotto la
doccia.
Mentre si
avvicina al cancello di casa comincia a sentire un forte profumo di viole
selvatiche che si intensifica ad ogni suo passo. “Che sarà mai questo profumo?
Da dove proviene?” Sembra provenire
dalla sua cassetta della posta, perciò la apre molto incuriosita. Un mazzolino
di violette sul quale è poggiato un biglietto lilla indirizzato semplicemente
così: “alla ragazza di campagna”.
Con frenesia
lo apre. E’ molto incuriosita. Sul biglietto c’è scritto “Calù e Malì si
sposano, sei invitata alla grande festa che si terrà presso il Tronco
dell’albero abbattuto”. Al momento Milly rimane sorpresa. Non capisce da dove
provenga, poi si sovviene del Villaggio degli Gnomi Ballerini e, in un batti
baleno capisce di chi si tratta, anche perché in fondo al biglietto c’è un
piccolo esserino che le strizza l’occhio. Sono proprio loro, la coppia di gnomi
ballerini che ha incontrato giorni fa mentre festeggiavano la Primavera.
Sorride,
compiaciuta che si siano ricordati di lei e tutto ad un tratto sente un forte
bruciore sulle punta delle dita: che scherzo è questo? Poi capisce, i folletti
dispettosi hanno sfregato il biglietto su una pianta di ortiche ed ora,
staranno ridendo al pensiero della sua sorpresa. Corre in casa e mette le mani
sotto il getto dell’acqua fredda e tutto passa.
Non sa
quando si celebrerà il matrimonio, ma domani è domenica ed lei sarà là, proprio
dove c’è il Tronco dell’albero abbattuto.
La giornata
si presenta radiosa, e subito dopo colazione Milly parte alla volta del
matrimonio dei suoi piccoli amici, sperando che i folletti dispettosi non
abbiano in serbo per lei altri scherzi deliranti.
Trova subito
il posto, perché una nuvola di farfalle variopinte è già sopra il Tronco scheggiato
e, ancora da lontano si sentono canti e risate.
“Chi va là?
Chi sei? Mostra l’invito se non vuoi che ti pesti un piede”. Il guardiano della
Cerimonia è molto severo e lei, per fortuna, ha portato il suo biglietto
d’invito.
“Va bene,
puoi passare, ma ti tengo sott’occhio, non mi piaci per niente, sei troppo
grossa per i miei gusti!”.
Fatti pochi
passi rimane incantata! Il villaggio è tutto fatto di fiori, le farfalle di
ogni colore sembrano dare all’aria un arcobaleno sempre in movimento. Tutti gli
gnomi, con i loro vestiti colorati stanno brindando e sembrano già un po’
alticci. Non si vedono ancora gli sposi e si abbassa per guardare meglio.
Ci sono
alcune “ragazze” che ballano in cerchio e alcuni “ragazzi” che cantano
accompagnati dai loro strani strumenti, ma ancora gli sposi non si vedono.
Poi, come se
tutto fosse programmato (e lo è!) un merlo nero come la notte, poggiato sul
ramo più basso del biancospino fiorito comincia a cantare una melodia quasi
sensuale. Milly alza gli occhi per guardare e in mezzo ai quei bianchi fiori,
il merlo sembra un principe vestito a festa e, intorno al suo collo, così nero
e lucido, porta una piccola ghirlanda di fiori bianchi e rosa. Tutti stanno in
silenzio ad ascoltarlo e sono in attesa. Milly più di tutti perché non sa cosa
aspettarsi. Il suo canto è dolcissimo e svetta perfino sopra le cime degli
alberi più alti facendo invidia anche ai cardellini che sono stati invitati
alla cerimonia.
Alla fine
del canto, con molta eleganza, il merlo si toglie la ghirlanda di fiori
colorati e la lascia cadere sul gruppo delle gnome, e loro, con movimenti
eleganti, iniziano a danzare e ad aprire il cerchio, lasciando uscire Malì
vestita solo di petali di biancospino.
Milly è a
bocca aperta! Non ha mai visto niente di simile! Le damigelle, sempre danzando
intorno alla promessa sposa, la accompagnano nei pressi del Tronco dell’albero
abbattuto. Qualcuno nel frattempo vi ha posto sopra un calice d’argento pieno
di acqua limpida e fresca, e le cicale, cominciano a frinire.
E’ come
avessero dato un segnale. Dalla parte opposta, un gruppo di gnomi tutti bardati
per la cerimonia, trascina letteralmente uno sposo che pare molto ma molto
riluttante. E’ incatenato e viene trascinato presso la caraffa d’argento. I
Cerimonieri, tolgono le catene dai polsi di Calù e lo accompagnano dalla sua
promessa sposa.
Malì prende
per mano Calù e, insieme, vengono issati sul bordo della caraffa.
Gli occhi di
Milly sono quasi fuori dalle orbite, perché quello che sta vedendo non è
permesso a nessun essere umano, hanno fatto una eccezione apposta per lei, e ne
è molto fiera.
Ora, i
promessi sposi, sono entrambi sul bordo della caraffa e aspettano. Tocca ai
cardellini, che hanno un volo lento e armonioso, portare il Gran Cerimoniere.
Le cicale si
zittiscono, il merlo tace e gli insetti si sono fermati, è tutto silenzioso.
Il Gran
Cerimoniere alza il suo bastone dorato e tocca sul cuore prima Calù e poi Malì.
Poi, entrambi si portano la mano sul cuore, si scambiano la frase rituale “io
sono tua” “io sono tuo” e poi, il bastone dorato li spinge entrambi nell’acqua
fresca della caraffa d’argento.
E’ il
segnale: il merlo riprende a cantare, le cicale a frinire e gli insetti a
ronzare finchè gli sposi non escono completamente nudi dall’acqua!!! Oh! Sapeste che spettacolo!! Un grande petalo
di rosa bianca li avvolge entrambi e, accompagnati da canti, risate e brindisi
entrano nella loro nuova casa per uscirne dopo poco asciutti e vestiti: ora
iniziano i festeggiamenti.
Gli sposi
sono radiosi e si tengono per mano, devono dare inizio alle danze. Figurarsi!
Un villaggio di gnomi ballerini che inizia a danzare, non ce n’è uno che
rimanga fermo.
Milly rimane incantata ad osservare tanta
allegria. Poi gli sposi vanno verso di lei.
“Ragazza di
campagna, grazie per aver accettato l’invito al nostro matrimonio.”
“Grazie a
voi, piccoli amici, per me è stata una piacevole esperienza.”
“Abbiamo
voluto farti un regalo facendoti partecipe delle nostre tradizioni. Sappi che
mai nessuno ha assistito a quello che succede nel nostro piccolo villaggio, ma
tu ci hai scoperti e noi ti abbiamo adottata, e ti abbiamo dato anche un nuovo
nome Tarì, così, ti inviteremo a festeggiare il nostro primo figlio e sarai dei
nostri. Ora torna a casa prima che i folletti dispettosi rompano la tregua del
matrimonio, noi abbiamo altro da fare… Ciao ragazza di campagna, ci rivedremo
presto.”
“Ciao
piccoli amici, ci sarò!”
Milly torna
a casa piena di meraviglia e felice, prende un fazzoletto perché i matrimoni la
commuovono e sente qualcosa di strano, si ritrova in mano la piccola caraffa
d’argento, loro le hanno fatto un regalo. La poggia sul mobile della sua
cameretta.
Entra la
mamma e lo vede. “Cos’è quello?”
Non posso
spiegarle tutto, non mi crederebbe, perciò le sorrido, l’abbraccio e mi infilo
sotto le coperte.
immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti
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