MILLY E GLI GNOMI BALLERINI
FESTA DI MEZZA ESTATE
La notte sta finendo e
presto il sole sorgerà imperioso su un altro giorno caldo e afoso. In questa
pianura, le estati sono bollenti e umide, e le notti rinfrescano almeno
parzialmente le camere lasciate con le finestre spalancate. Appoggiata ad una
di queste finestre, Milly sta aspettando che i colori dell’alba diano inizio al
nuovo giorno. Gli uccelli notturni stanno tornando nei loro nidi, le rane hanno
smesso di gracidare e, dal primo bagliore rossastro scaturiscono i primi
cinguettii dei passerotti.
Il sorriso della
ragazzina investe, prima ancora dei raggi del sole, la nuova giornata. E’ bella
l’estate, non c’è scuola e le giornate sembrano fatte per correre in riva al
fiume o per i viottoli di campagna. I gomiti appoggiati, le trecce disfatte e
gli occhi assonnati, Milly non vuole perdersi questo spettacolo della natura.
L’alba, con la sua frescura morente e la sua luce dorata, è come un manto
fatato che scopre il mondo dal buio della notte.
I passeri cinguettano e
volano in cerca di cibo e di luce, i merli salutano il nuovo giorno con i loro
canti melodiosi e i pipistrelli ritornano nei loro sottotetti a dormire.
“Sarà una bella
giornata” pensa la giovane Milly. Un grande sbadiglio ed ecco, il sole inizia
il suo viaggio.
Lo sguardo incantato
verso oriente a guardare l’alba e seguire i voli dei passeri sopra il giardino.
Le sembra di entrare in
una favola. Poi si accorge di una passerotta che porta nel becco un rametto. Il
suo volo è rallentato dal peso, poi, con poca grazia, si posa sul balcone della
finestra lasciando cadere davanti a Milly il suo fardello.
E’ una spiga di grano
maturo legata ad un minuscolo biglietto lilla. La scritta dice “Tarì, sei
invitata alla Festa di Mezza Estate, al solito posto. Non mancare.”
I suoi amici gnomi non
perdono occasione di festeggiare, e lei non si perderà questa opportunità. Una
colazione veloce e via verso il Tronco dell’albero abbattuto. Sarà una nuova e
splendida avventura.
Il sentiero, ora che è
estate ha cambiato i colori, i fiori gialli hanno preso il posto delle viole
selvatiche e i campi di grano sono bordati da splendidi papaveri rossi e
fiordalisi blu. Più in là, il Tronco scheggiato la sta aspettando.
E’ strano che non si
sentano ancora i rumori della festa imminente. “Avrò sbagliato giorno?” pensa
la piccola Milly. Gli alberi, alti e maestosi gettano sul sentiero un’ombra che
dà sollievo al caldo del mattino.
Un lieve movimento nel
cespuglio di rovi attira la sua attenzione. Si avvicina per vedere di cosa si
tratta e sente un debolissimo gemito.
Una lucertola verde, un ramarro, è rimasto impigliato nell’intreccio di
un rovo e chiede di essere liberato.
“Cosa ti è successo
piccolo amico?” Il ramarro si divincola con tutte le sue forze ma ha la coda
intrappolata fra due rami spinosi. Milly si inginocchia e allunga la mano per
cercare di liberarlo. I rovi sono pungenti e si graffia la mano. “Come sei
arrivato fin qui? Chi sei?” “Mi chiamo Samo, sono una ramarra e i Folletti
dispettosi mi hanno legato la coda al ramo acuminato. Non sopporto quegli
antipatici e, appena mi liberi, vado al loro rifugio segreto e tolgo il tappo
alla loro fontanella.” Con un po’ di
pazienza Samo viene liberata e, con la sua lingua saettante ringrazia la
ragazzina e corre via a vendicarsi.
Le mani sono
leggermente ferite. Questi Folletti le studiano tutte e chissà cosa deve
aspettarsi ancora.
Lo sguardo spazia su
quei campi dorati di grano maturo e i papaveri spiccano con loro vivido colore
rosso, ma Milly è più attratta dal blu dei fiordalisi, se ne vedono pochi, ma
sono bellissimi.
Mentre si avvicina al
Tronco scheggiato si accorge che qualcosa è cambiato. Le farfalle non ci sono
questa volta, ma è tutto un ronzare di api gialle e nere, sembra un coro che va
su e giù, che segue uno spartito immaginario e molto gradevole.
Il villaggio degli
Gnomi Ballerini è tutto bardato con spighe di grano, con nastri lilla e
coccarde dorate: sembra un pezzettino di sole che si è staccato dall’alto per
venire a rallegrare la festa. Nella piccola Piazza Centrale petali di papaveri
rossi fanno da tappeto e gli strumenti musicali sono pronti sul palco. Grappoli
di ciliegie sono appesi alle finestre di ogni casa e grosse brocche di succo
rosso sono poste sulla porta di ognuna di esse. Giallo dorato, lilla, rosso, è
tutto una festa di colori, ma stranamente non si vede ancora nessuno, cosa
staranno aspettando?
Sulla sommità
dell’Albero Perenne, un usignolo intona il suo dolcissimo canto. Milly è
estasiata da tanta dolcezza e si perde nell’ascolto di quella melodia.
Poi, senza sapere da
dove provengano, una processione di gnomi nel costume tradizionale della Festa,
avanza portando in spalla una lettiga, sulla quale, il Gran Cerimoniere col suo
bastone dorato, guarda impettito il suo bellissimo villaggio. Gli gnomi portantini depongono la lettiga al
centro della piazza. Il verde dei loro abiti contrasta in modo spettacolare sul
rosso dei papaveri. Intanto tutte le gnome arrivano tenendosi per mano, vestite
di bianco con i fiordalisi blu nei capelli. E’ tutto uno splendore di colori.
E, dopo il segnale dato dal Gran Cerimoniere col suo bastone dorato, tutti
insieme cominciano a girare su loro stessi scambiandosi continuamente di
posizione. Il verde, il bianco, il blu, il rosso, il giallo dorato cominciano a
confondersi in una girandola fantasiosa. Il ballo Rituale di Mezza Estate si
intensifica in un vortice da fare girare la testa: i colori si sovrappongono,
si scambiano, turbinano gli uni sugli altri talmente velocemente che Milly non
riesce più a distinguere le piccole figure.
“Come faranno a non
inciampare fra di loro?” Ma per lunghi minuti, quello strano balletto di
vortici colorati insegue un disegno che solo loro conoscono. Poi, così come è
iniziato, tutto finisce.
Ora sono tutti sdraiati
per terra e col fiatone, sembra che abbiano corso una maratona. Le brocche di
succo rosso cominciano a passare di mano in mano e i vestiti verdi e bianchi si
spruzzano di liquido rosso, e il divertimento fra quei piccoli esseri è sempre
più alto.
Finalmente, i musicisti
cominciano a suonare la loro strana musica e il Gran Cerimoniere batte sul
terreno il suo bastone dorato. Ora tutti sono fermi, attenti e in ascolto, e
Milly è più curiosa che mai.
Il Gran Cerimoniere
comincia il suo discorso ufficiale.
“Carissimi, benvenuti
anche quest’anno alla Festa di Mezza Estate, Il Ballo Rituale ha avuto un
ottimo svolgimento, nessuno ha sbagliato un passo o un respiro e questo è di
buon auspicio. Anche questa volta abbiamo rispettato la nostra secolare
tradizione, perciò, i raccolti e le scorte saranno delle migliori. Come ogni anno devo leggervi il Libro
dell’anno passato.”
Il Gran Cerimoniere
elenca chi è nato, chi si è sposato, e anche chi se ne è andato sulla Quercia
della Vita Passata. Per alcuni minuti tutti stanno in silenzio ad ascoltare e,
alla fine, al segnale lanciato dai tre colpi del bastone dorato i piccoli gnomi
si preparano per il banchetto e la festa danzante.
Calù e Malì vanno verso
Milly, sorridenti e tenendosi per mano, Si vede che sono una coppia felice e il
lieve rigonfiamento del pancino di Malì fa capire a Milly che hanno una buona
notizia da darle.
“Ciao, ragazza di
campagna, ti è piaciuta la nostra festa? Scommetto che non hai mai visto un
ballo del genere, è molto antico, e ogni anno è per noi un Rituale Religioso.”
“Mi ha molto
affascinato assistere alla vostra festa e vedo che avete una bella novità. Malì
è in dolce attesa, quando sarà il lieto evento?”
Malì arrossisce, sembra
diventata timida e Calù si gonfia il petto orgoglioso. “Lo saprai al momento
opportuno, noi non parliamo di questo fatto finchè il piccolo non è nato.”
Ora Milly capisce
perché Malì è arrossita. Questo argomento nel villaggio è tabù. Ha ancora molte
cose da imparare sulle loro usanze e chissà se loro avranno la pazienza di
insegnargliele.
“Tarì, oggi abbiamo una
sorpresa anche per te, abbiamo preparato una coppa gigante di succo rosso che
potrai bere con noi, così porterà fortuna anche a te.”
Un gruppo di gnomi
corpulenti le porta un calice di cristallo colmo di succo rosso. Con la punta
delle dita solleva il piccolo calice e beve per la prima volta quel liquido
dolce e pastoso. Alcune gocce cadono sulla sua maglietta bianca formando un
piccolo cuore proprio in mezzo al petto.
“Bene, ragazza di
campagna, anche tu avrai un anno pieno di cose piacevoli. Ora corri a casa
perché ho saputo che la fontanella del Villaggio dei Folletti Dispettosi è
stata svuotata, e loro sono in giro a cercare il colpevole, non vorrei che ti
imbattessi in qualcuno di loro. Grazie per essere venuta, ti aspettiamo presto,
e stai attenta a non inciampare.”
Milly torna di corsa a
casa, è quasi ora di pranzo e non vuole che la mamma si preoccupi della sua
assenza. Prende un fazzoletto per cercare di pulire le macchie rosse sulla
maglietta e si accorge di tenere ancora in mano il calice di cristallo.
Entra in casa di corsa
e lo posa vicino alla caraffa d’argento. Un mazzolino di spighe dorate legate
con un nastro lilla è posato sul tavolino, prende ogni cosa e lo ripone in
fretta nel cassetto, come potrebbe spiegare la sua nuova avventura alla mamma?
Si lava le mani, si
cambia la maglietta e a tavola, oggi è la Festa di Mezza Estate e nel cuore di
tutti ci sono tanti colori.
immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti
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