SENSI
E’ mattino molto presto e
sono sveglia. Cos’è stato a svegliarmi? Guardo l’ora e sono le cinque.Sono
sveglia e mi alzo in silenzio. E’ estate, ma l’alba non è ancora spuntata.
Scendo piano le scale e anche il mio cane mi guarda sonnacchioso e sembra dire
“io rimango qui ancora un po’”. Esco piano e prendo la strada dei campi. Che
strano, pensavo di ascoltare il silenzio assoluto, ma così non è. Chiudo gli
occhi e acuisco i miei sensi e sento sulla pelle l’umidore della notte che sta
svanendo. Un respiro profondo e colgo l’odore dell’acqua stagnante del fosso.
Cerco di ascoltare e sento lo strisciare di una biscia nell’erba, lo sbattere
d’ali di un uccello notturno; e i sapori che sento sulle labbra: l’amaro del
radicchio selvatico, la freschezza del verde finocchietto.
La frescura sulla pelle, gli
odori dell’acqua, il rumore dell’erba strisciante, i sapori sulle labbra, manca
ancora un senso. Allora apro gli occhi e mi metto di fronte al sole che sorge:
la luce giallastra che spazza via il grigio della notte morente e, inondata da
questa luce immortale dell’alba mi chiedo “perché sono qui? Cos’è stata quella
carezza impalpabile che mi ha svegliato stamane?” E mentre il sole, implacabile,
sorge mi guardo intorno e vedo me stessa in ciò che mi circonda: non sono io
parte del mondo è la natura che è parte di me, e i cinque sensi si mescolano,
si alzano, si confondono, e niente è più terreno e reale. C’è qualcosa che mi
sfugge. Perché sono qui nell’alba nascente di questa mattina? La natura mi parla ma io ancora non sento, non
capisco: è semplicemente un nuovo giorno che sorge, cosa c’è di strano? E’
dalla nascita del mondo che questo succede, dove è la novità?
Richiudo gli occhi ed alzo il
viso al cielo ed è come se un angelo scendesse ad accarezzarmi il cuore, mi
apre la mente e capisco: un nuovo giorno è un altro miracolo se lo vivi con
amore, non è la routine quotidiana, è un succedersi di gioie e dolori che
temprano l’anima di noi persone sensibili; e capisco anche un’altra cosa: i
miei sensi non sono più cinque ma ce n’è un altro che devo scoprire pian piano,
è quello che mi apre il cuore e la mente verso un universo imponente con tante
emozioni pronte per me.
Ho capito qualcosa di più e
piano piano, canticchiando ritorno a casa mia che mai mi è sembrata così bella.
Apro piano la porta ma il mio cane è già fuori e un profumo di caffè mi da’ il
bentornata. Mio marito mi guarda e mi dice con amore “tu sei pazza”, e gli
rispondo che sì: se l’amore universale rende pazzi, allora lo sono. Un abbraccio,
un bacio, e la giornata riprende il suo ritmo, e ogni giorno è un giorno
d’amore così.
diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti
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