ESTERINA
P. TREDICI
C’è così caldo qui fuori, ma dentro casa mi
aspetta molta solitudine e gelo. Da quanto tempo non parlo più con mia madre!
Certo, ci scambiamo i soliti discorsi, ma mai niente di più dello stretto necessario.
Ieri sono stata sulla tomba di mio padre a
portare dei fiori, almeno lui ha trovato la sua pace, ma di certo non ha
pensato alla mia. Sono così sola!
Entro in punta di piedi nello studio che fu di
mio padre. Tocco i suoi libri. Non c’è più la sua pipa, i suoi liquori, tutto è
sparito dalla sua morte e, questa stanza, che era il suo rifugio ha perso ogni
impronta e ogni suo ricordo. Mia madre non ci ha impiegato molto a trasformarlo
a sua immagine, ma i suoi libri ci sono ancora tutti.
Li accarezzo come fossero il volto amato di mio
padre e di mio fratello, il cuore mi si spezza dal dolore tanto sento la loro
mancanza. E mentre alcune indomabili lacrime mi scendono sul viso vedo un libro
molto più consumato degli altri. Lo prendo e lo apro pensando a quante volte
quelle pagine sono state scorse da altre mani amorevoli. Le lacrime mi
appannano la vista e non mi accorgo di una busta che, lentamente, scivola a
terra. La raccolgo pensando ad un qualche documento e la rigiro fra le mani. “Da papà per la mia Esterina”. Una
lettera per me da mio padre? Mi asciugo in fretta le lacrime e rimetto al suo
posto il libro. Salgo col cuore in gola nella mia camera, al sicuro, dove
nessuno può importunarmi.
Ho le mani talmente emozionate che strappo in
malo modo la busta.
10 aprile
1916.
Mia
adorata figlia, sono sicuro che troverai questa lettera. La scrivo soltanto per
te. Da quando è morto tuo fratello, il mio cuore ha cessato di battere. La mia
non è più stata vita, il dolore che ho provato mi ha privato di ogni altro
sentimento. Tua madre, come suo solito, non è riuscita a darmi conforto. Non è
colpa sua, lei è fatta così, ma tu, tu, sei tutt’altra cosa. Ti amo e ti amerò
per sempre con tutto il mio cuore di padre, ma non ce la faccio a continuare
con questo immenso dolore nel petto. Questo peso mi rende difficile perfino
respirare, non mi lascia dormire se non sono ubriaco di vino e liquore. Non
posso far ricadere su di te questa mia debolezza, non voglio che il mio
dispiacere sia per te un imbarazzo, per questo ho trovato la soluzione giusta
per tutti.
Ho portato
al notaio Gelmini il mio testamento. Tu, alla maggiore età, diverrai padrona
della metà esatta dei miei averi. E’ tutto regolarmente depositato. Sono certo
che tua madre scoprirà molto presto quello che ho fatto, così come sono certo
che non te lo dirà, per questo ti ho scritto questa lettera. Lei ha una idea
fissa fin da quando sei nata: vuole un matrimonio importante per te e,
soprattutto, vuole scegliere lei il marito adatto alla situazione. NON PERMETTERGLIELO! Ho fatto in modo
che non possa cambiare nessuna clausola del mio testamento e l’ho punita: se si
dovesse risposare perderebbe i beni che le ho lasciato. Se non è stata in grado
di dare amore a me, non lo darà a nessun altro. Ma se decidesse di risposarsi,
vuol dire che si è finalmente innamorata e non avrà bisogno dell’eredità, vivrà
infine di amore. Con quello che erediterai sarai in grado di condurre una vita
agiata, non avrai bisogno che qualcun altro decida per te. Io ti conosco mia
dolce Esterina, e sarai libera di vivere come vorrai. Nel tempo che ti separa
dai tuoi 21 anni, cerca di studiare e di imparare come si gestisce una
proprietà come la nostra. Non farti trovare impreparata, avrai bisogno di tutte
le tue energie per riuscire a prenderti quello che è tuo.
Mia cara
bambina, la vita è unica e preziosa, non sprecarla, vivila con amore e con
sincerità. Sii felice anche per quello che non sono stato io.
Un caldo e
dolcissimo abbraccio dal tuo papà.
Sono senza parole! Questa lettera è stata
davvero una sorpresa. Io non mi intendo di eredità e di proprietà, ma so che
abbiamo terre, case, animali e altre cose ancora. Il notaio vive a circa 50 chilometri da qui,
ma bisogna che trovi il modo di arrivarci. Ho bisogno di avere maggiori informazioni
e di certo non lo posso chiedere a mia madre. Questo è davvero un grande regalo
che ho ricevuto da mio padre! Sarà la mia libertà, non dovrò chiedere niente a
mia madre, ma ora, come mi devo comportare con lei?
Intanto metto questa preziosa lettera nel mio
diario e custodisco tutto con immenso amore.
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