ESTERINA
P. VENTICINQUE
Come me la sono cavata? Avrò usato le parole
giuste? Lorenzo se ne è andato tranquillo. Parlerò con Alberto di tutto questo,
anche lui deve essere pronto a rispondere a queste domande.
La festa di compleanno è riuscita molto bene.
Mariuccia ha sfornato
due enormi torte, le candeline erano già pronte,
e Teresa ha tenuto tutti allegri con i suoi racconti immaginari di fate e
principi. E mentre i bambini si divertono e aprono i regali Mariuccia mi si
avvicina.
“Ho
sentito alcune voci in paese e riguardano tua madre.”
La guardo meravigliata. Era da tanto tempo che
nessuno più la nominava.
“Che cosa
dicono?”
“Dicono
che ci sia una storia fra lei e Gustavo. Che vivano insieme e dormano nello
stesso letto. Ci sono molte chiacchiere e, i pettegolezzi si sprecano. Puoi
immaginare, si comincia a dire che dopotutto, lei è tua madre, perciò nessuno
si meraviglia se anche lei ha cominciato a vivere nel peccato. Non so quanto ci
sia di vero, ma è da un po’ che circolano questi pettegolezzi. Tua madre da più
di un mese non va in chiesa e tutti non fanno che sparlare di lei e di
Gustavo.”
Mentre racconto ad Alberto quello che ho saputo
su mia madre e lo abbraccio sotto le coperte gli spiego anche una parte di
testamento che lui non conosce.
“Sai
Alberto, mio padre ha messo nel testamento che se mia madre si fosse risposata
avrebbe perso tutta la sua eredità, che sarebbe ritornata a me. Conoscendo la
venalità di mia madre, sono sicura che farà di tutto per tenersela, anche a
costo di perdere la tanto declamata “onorabilità”. Mia madre antepone il denaro
a tutto. Anche in tempo di guerra concludeva affari, ho paura che abbia anche
approfittato della povera gente, ma io sono sempre stata tenuta all’oscuro di
tutto. Certo, sarebbe un ben crudele scherzo del destino se ora, per amore
rinunciasse a tutto, ma sono certa che non accadrà, tu che ne pensi?”
“Penso che
tuo padre gli abbia fatto un gran brutto scherzo. Sai, io la conosco poco, so
come è stata dura e cattiva con te, ma non me la sento di augurarle del male.
Le auguro di trovare finalmente anche lei l’amore, così potrà capire le tue
scelte, i tuoi sacrifici e le tue rinunce, tutto quello che hai subito per
difendere un amore nel quale credevi. Chissà, sarà proprio l’amore quello che
farà crollare tua madre?”
Non mi importa. Io la mia vita l’ho scelta molti
anni fa, se adesso tocca a lei le faccio agli auguri.
Lorenzo è uscito a cavallo con suo padre e
Teresa è andata da Mariuccia. Come è bello poter godere di un po’ di
tranquillità. Nel mio studio leggo e mi soffermo a pensare alla mia vita: sono
felice, e questo mi basta.
NONO CAPITOLO
Sono passati alcuni mesi dal compleanno di
Lorenzo e le voci sulla storia di mia madre si sono fatte sempre più
insistenti. Certo deve avere un gran dilemma: tenersi l’eredità e vivere nel
peccato, o rinunciare all’eredità e vivere il suo amore alla luce del sole? Se
la conosco bene starà studiando il modo di tenersi le due cose, ma non so
proprio come potrà riuscirci. E’ stata così dura con me quando ho deciso di
vivere con Alberto! Chissà se ora sta capendo cosa significa rinunciare a tutto
in nome dell’amore.
Non so proprio cosa pensare, ma sono sicura che
ci deve stare proprio male. Non fa parte del suo modo di concepire la vita
l’ambiguità, dovrà scegliere, non credo potrà durare a lungo nell’incertezza.
Lei è una che ci tiene molto alla considerazione della gente al punto di essere
quasi bigotta, è una che non ha mai lesinato critiche e giudizi a nessuno. Per
lei esiste solo un modo per vivere: quello onesto. Cara mamma, come si sta?
E’ un agosto caldo e afoso e ognuno cerca
frescura come può. Lo studio è per me, oltre ad un rifugio, il posto dei
ricordi. Spesso rivedo mio padre seduto alla sua scrivania, Alfredo che
fischiettando entra a parlare con lui. Quanto tempo è passato! Ora sto seduta
sulla poltrona della padrona di casa. Cesarino e Alberto sono stati molto bravi
a gestire le mie proprietà. Siamo una famiglia ricca, ma quello che più mi dà
piacere è l’aver saputo tenere fede ai miei propositi di ragazza. Sto pensando
a questo quando entra Mariuccia.
immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti
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