venerdì 22 marzo 2019

ESTERINA


ESTERINA

P. VENTUNO






E mia madre si precipita come una furia in casa mia. Non c’era ancora venuta.

“Sei diventata il disonore della nostra famiglia! Come hai potuto fare questo? Non potevi trovarti un uomo che fosse libero senza rubarlo alla moglie? Hai sempre avuto una fissazione per Alberto, ma che arrivassi persino a comprartelo non poteva immaginarlo nessuno. Fino a quando questa situazione non si sistemerà dimentica che io sia tua madre, sei una vergogna, e sono sicura che anche tuo padre si rivolta nella tomba.”

Si avvicina con fare minaccioso. Sono sicura che desidererebbe tanto schiaffeggiarmi come quando ero più giovane, ma ora si tira indietro all’ultimo minuto. “Sei una sgualdrina e l’ho sempre saputo!” E se ne va.

E’ così che comincia la nostra vita insieme, siamo allontanati da tutti, ma noi, sicuri del nostro amore non ci lasciamo intimidire.

Le notti non sono più solitarie. La prima volta che ho dormito con Alberto ero emozionata. Fare l’amore con lui è stato il naturale compiersi dei nostri più intimi desideri. Per me era la prima volta e la tenerezza, la dolcezza, l’estasi di quei momenti nessuno li potrà cancellare. Nessuno potrà scalfire la roccia del nostro amore. Finalmente sono felice.

Finalmente posso iniziare quella vita che ho sempre desiderato e aspettato. Ne è valsa la pena, ne sono sicura e mi avvio verso il futuro con tutta la felicità che ho sempre aspettato.



SETTIMO CAPITOLO

La nostra felicità mi riempie la vita, ma, la vita, quella vera e vissuta è cambiata.

Se prima ero circondata da persone cordiali e gentili, ora, tutti mi hanno girato le spalle. Soltanto Mariuccia non è cambiata e non ci giudica, lei ha sempre saputo dei nostri sentimenti e li rispetta nonostante tutto.

In questa estate del 1922 il caldo è solo nei nostri cuori, perché intorno a noi c’è solo il gelo e il disprezzo di tutto il paese.

Albina mi ha tolto il saluto e non vuole più sentir parlare nemmeno di Alberto, siamo considerati il simbolo del peccato: io per vivere con uomo che non è mio marito e Alberto perché ha abbandonato la moglie per l’amante. Eppure, ogni sera, quando ci corichiamo nel nostro letto e viviamo così intensamente il nostro amore, cercando di recuperare anche il tempo che abbiamo vissuto lontani, non possiamo non pensare che il Signore non possa capire le nostre scelte.
 Se Lui le può capire, sappiamo bene che tutti gli altri non lo potranno mai, e saremo destinati ad una vita solitaria, dovrà essere il nostro amore a bastarci, di questo siamo assolutamente sicuri.

E’ appena cominciato l’autunno ed io sono incinta! Dio come sono felice e anche preoccupata. Mettere al mondo un figlio nella nostra situazione è da incoscienti, ma l’amore, la vita, tutta l’esistenza non si può arginare, segue il suo corso, ed io l’affronterò con Alberto.

Non si può tenere a lungo nascosta la notizia e poi non mi interessa nasconderla, tutti vengono a conoscenza della mia gravidanza e diventiamo, se possibile, ancor di più emarginati. Mariuccia vive con me questa bellissima emozione e mi giungono voci che Albina ha maledetto questa nuova creatura, figlia del peccato!

20 ottobre 1922. Caro Diario. Da quando vivo con Alberto non ho avuto più bisogno di te. Ma ora, mio caro diario, ti devo confidare la bella notizia: aspetto un bambino! So che sarà difficile per noi e per lui, ma da un grande amore come il nostro non poteva che nascerne il frutto. Spero anche di avere molti figli, ognuno sarà figlio dell’amore ed io li amerò per sempre, qualunque cosa accada. Ho bisogno del sostegno di Alberto perché non ci sarà nessun altro al mio fianco. Ringrazio ogni giorno il Signore che mi ha mandato Mariuccia, se non avessi lei al mio fianco sarei proprio sola. Ora devo andare. A presto.

La gravidanza procede a meraviglia. Più la pancia cresce, più le chiacchiere aumentano e più siamo soli. La nascita è prevista per fine marzo ed io non vedo l’ora.



immagine dal web - diritti e proprietà riservati di Milena Ziletti

Nessun commento:

Posta un commento