martedì 4 settembre 2018

ELLEN


ELLEN


Stava danzando a piedi nudi nella sua cameretta. La musica immaginaria la sentiva solo nella sua mente. Teneva gli occhi chiusi e volteggiava in quel piccolo spazio fra il letto e l’armadio. Alcuni peluche la guardavano immobili, come spettatori affascinati. Ellen, sempre tenendo gli occhi chiusi, chiese loro “va bene così? Sono brava a danzare?” Immaginò scrosci di applausi e fischi di incoraggiamento, e si inchinò per tre volte davanti al suo pubblico in delirio.
Tutti i pupazzi erano in piedi e le facevano un sacco di complimenti.
Richiuse gli occhi e allungò elegantemente la mano verso il suo compagno immaginario, che delicatamente portò alle labbra e, soffiò dolcemente un bacio fra quelle dita esili.
Il viso di Ellen si colorì di rosso. Amava il suo compagno, amava danzare con lui avvolta da quella splendida musica che sembrava parlare direttamente al suo cuore.
Il ballerino immaginario la prese fra le sue braccia e la fece volteggiare. La sua bocca, il suo sorriso e la sua forza, le trasmettevano emozioni che aveva imparato a conoscere. Oramai sapeva di amarlo e di essere ricambiata.
Un tenero, piccolissimo bacio immaginario le arrivò dietro l’orecchio, e il suo viso, si tinse ancora più di rosso.
Cuori palpitanti, inconsapevoli emozioni, occhi chiusi a trattenere i sentimenti. Ellen riaprì gli occhi, e la sua cameretta era la stessa, silenziosa, asettica, nuda camera di un triste collegio. Fu questione solo di un attimo e la musica svanì. Il coniglietto sul letto, ormai spelacchiato e senza un occhio, la guardava quasi beffardo. Ma poi, la musica ritornò a riempire la stanza e la sua mente e lei, piccola bambina di otto anni, sola e senza affetti, ricominciò a danzare. “Io ci credo” disse a se stessa, “ti troverò, ballerino del mio cuore, e insieme, faremo crollare il teatro dagli applausi.”

Dominique, il primo ballerino, guardava Ellen che si stava riscaldando i muscoli. Quello scricciolo di ragazza lo aveva sempre incuriosito: troppo fredda, troppo distaccata, TROPPO perfetta che quasi faceva sminuire anche la sua bravura, ma quanto era bella! E soprattutto, era una danzatrice veramente speciale.
Il sipario si alzò e loro entrarono in scena nel silenzio assoluto del pubblico completamente affascinato da quella coppia superba. E danzarono, trascinando sul palcoscenico, ogni singolo spettatore. Ed alla scena finale si scatenò un applauso da far crollare perfino i lampadari di cristallo. Per otto minuti restarono in balia di applausi, fischi, richiami, complimenti e, nell’ultimo inchino, una semplice lacrima di Ellen cadde sulla scarpetta e la macchiò. “Ce l’ho fatta, è stata dura ma sono qui!”
Fu in quel momento che “risentì” quel dolce, piccolo, tenero bacio dietro l’orecchio, e il suo viso si colorì di rosso, e capì che il suo Angelo era ancora vicino a lei e con lei sarebbe rimasto PER SEMPRE.
immagine dal web

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