SETTEMBRE
Stava
assaporando e godendo dei colori dell’alba sul mare. Il rumore delle onde
sembrava una nenia rilassante. Era presto e l’aria era fresca. L’estate danzava
sulle ali di un settembre appena iniziato e guardava, ormai, il suo declino
imminente.
Aveva i
capelli lunghi e sciolti, di un castano dorato che, in quell’alba ancora
timidamente rossastra avevano riflessi violacei.
Alzò il viso
chiudendo gli occhi e, quando li riaprì erano immersi in un cielo infinito che
sembrava inglobare la sua stessa persona.
Un sospiro a
riempire i polmoni di quell’aia umida e salmastra.
I piedi
affondavano nella sabbia e fece alcuni passi per godere di quelle onde che
venivano a morire sulla spiaggia.
Dio che
sensazioni! Era come se il corpo non esistesse, era parte dell’aria, del mare,
del cielo e di quel sole che, immortale stava rischiarando quella parte di
mondo.
“E’
settembre” pensò, “il mese dell’uva e del vino nei tini a fermentare, dei campi
già mietuti e della pioggia sui monti. E’ settembre, quando tutto sembra
ritornare al riposo.” Invece, per lei è il tempo del risveglio, della nuova
stagione che le porta nel cuore il calore del fuoco del camino.
immagine dal web
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