sabato 1 settembre 2018

ADRIANA ULTIMA PARTE


ADRIANA
PARTE QUINTA


Mariangela quando arriva nella sua nuova casa si sente triste e spaesata. Non capisce una parola di quello che gli altri dicono, non conosce nessuno e sente una pena infinita nel cuore. “Ce la sto mettendo tutta nonna, ma mi manchi da morire, vorrei ritornare a casa da te.” Sono solo pensieri che non esprimerà mai ad alta voce, l’ha promesso alla nonna e sarà una bambina forte e coraggiosa.

Suo padre, per aiutarla, ha chiamato una signora gentile che, insieme alla sorellina  Rosa, un po’ per gioco e un po’ sul serio, cominciano a insegnarle i rudimenti della ostica lingua tedesca.

All’inizio comincia a distinguere poche parole, ma la pazienza e l’amore che ha trovato in quella strana famiglia l’aiutano più di tutto: l’hanno subito accettata ed amata, ha trovato una nuova nonna e nessuno l’ha mai fatta sentire diversa.

Anche a scuola è in difficoltà, e la maestra le affianca una bambina sveglia ed estroversa con il compito di aiutarla a superare l’inizio della sua nuova vita.
Se non fosse per la mancanza della nonna, Adriana sarebbe felice. Ma il papà le ha promesso che in estate andranno tutti a trovarla e lei glielo scrive, aspettando con ansia il termine della scuola.

Nel frattempo è nato anche Marc e la famiglia è veramente una famiglia felice.

La scuola è terminata e Mariangela non sta più nella pelle dall’emozione di rivedere sua nonna e comincia a chiedere quando partiranno.

Suo padre la chiama in disparte e le porge una lettera, la fa sedere sul divano vicino a lui e le chiede di leggerla.

Primo ottobre 1954
Mia adorata Mariangela, questa è l’ultima lettera che ti scrivo. Sto partendo per il mio viaggio ad incontrare nonno Ottorino e tua madre Sofia. Sono così contenta di raggiungerli!
Ho tanto desiderato che si avverasse il mio desiderio: vederti felice con tuo padre in una bella famiglia con una nuova mamma, fratellini o sorelline. Ti ricordi quante volte ne abbiamo parlato? Ti ricordi quando ti dicevo di pregare la Madonna e credere che sarebbe successo? Hai visto piccola mia, bisogna sempre avere Fede, le cose belle prima o poi arrivano. Ora anch’io riposo vicino alla tua mamma e ti chiedo, un giorno, quando sarai grande, torna per un ultimo saluto. Non avere fretta, noi saremo sempre qui ad aspettarti, intanto ti guardiamo da quassù e siamo contente di vedere che sei felice. Ricordati che ti ho insegnato ad essere una brava bambina, continua così.
Un grosso, grossissimo bacio.
La tua nonna Adriana.

Mariangela guarda suo padre e scoppia in un pianto dirotto. Sua nonna è morta e nessuno glielo aveva detto.
Helmut la lascia sfogare, la consola e poi arriva anche Marta col piccolo Marc e tutti si stringono in un abbraccio amorevole, quello che ha iniziato tanti anni prima Adriana mettendo in pericolo la propria vita ha permesso a questa famiglia di formarsi, di dare altra vita e soprattutto di avere tanto amore, e nessuno potrà mai dimenticarsi di lei e di Sofia.

E’ ora di seppellire in fondo al cuore il passato e continuare a vivere cercando di farlo come lei ha insegnato, col suo esempio di vita di fede e di carità.

Mariangela si è impegnata molto, ha studiato con impegno, ha fatto parte del coro della chiesa, ha fatto da sorella maggiore per Rosa e Marc è cresciuta con “il sole dentro e fuori” è così che la descrive spesso la sua nuova nonna, e il calore del suo sole lo ha distribuito alle persone che ha amato o che, semplicemente, l’hanno incontrata nel corso della sua vita.

No, Mariangela non ha mai deluso sua nonna Adriana e non l’ha mai dimenticata, ed ora, su questa auto in compagnia del suo amato Peter, sta tornando per esaudire l’ultimo desiderio di sua nonna: tornare a salutarla e baciare sia lei che sua madre.

Sono passati sedici anni da quando è partita. Ora ha 24 anni, è una donna felice, ha studiato e lavora “sì, nonna, non potrei avere fatto di più e meglio!”

Peter la guarda e le sorride “adesso capisco da chi hai preso, con una nonna così non potevi che essere come sei, dovrò anch’io ringraziarla per quello che ha fatto.”

Lei le stringe la mano, ma ora che il paese si avvicina non si sente più così sicura. I ricordi si avventano nella mente, le offese, l’isolamento, la povertà a l’assenza di sentimenti, tutto le torna nella mente, sembra quasi di ritornare ad allora.

Peter la guarda ma non capisce fino in fondo cosa le passa nella mente, sa che deve rispettare i suoi sentimenti, i suoi desideri e rimane in silenzio.

Il paese è cambiato. La loro non è più la prima casa che si incontra arrivando, non sa nemmeno se ci sia ancora, e non lo vuole sapere.

“Svolta in fondo alla strada, a sinistra, arriveremo direttamente al camposanto.

E’ sabato, giorno di mercato e molte teste si girano a guardare quella macchina forestiera, e non capiscono chi possa arrivare in quel piccolo paese da così lontano.

Mentre l’auto si ferma vicino al cimitero, Mariangela fa un profondo respiro, come a prendere coraggio “nonna, mamma, sto arrivando finalmente” e scende decisa.

Non ha esitazioni, va dritta presso le tombe, e Peter la segue tenendola per mano.

Molte teste, soprattutto di donne si incuriosiscono e guardano quei due giovani stranieri, e non capiscono cosa ci fanno in quel posto.

Cominciano i bisbigli, frasi sottovoce “ma quella non è la Mariangela? La bambina che è sparita prima che morisse Adriana?”

Mariangela alza il viso verso il sole, scuote i lunghi capelli biondi e si toglie gli occhiali da sole, finalmente è arrivata.

“Nonna, mamma, vi presento Peter. Peter ecco mia nonna e mia madre. Sono felice di essere qui per dirvi che presto mi sposo, che sono molto felice e vi porto i saluti più sinceri da parte di tutta la mia famiglia.”

Le fotografie immutate nel tempo riflettono un raggio di sole, e gli occhi delle due donne sembrano mandare scintille, o forse, è stata solo immaginazione. Non importa, ora tocca a me continuare la storia mie adorate mamma e nonna e vi giuro che sarà solo una vera e splendida storia d’amore.

Una preghiera recitata in ginocchio sulla nuda terra, e un gruppo di donne incuriosite a guardare la scena.

“Sì, sono io, la bastarda tedesca, e sono tornata per le due donne più meravigliose del mondo, non vi devo niente, e nemmeno vi saluto, rimanete pure nel vostro piccolo mondo, io sono cresciuta.” E’ solo un pensiero, non direbbe mai a nessuno parole così.

Un ultimo sguardo a quelle due fotografie, un saluto, un bacio e un grazie da parte di tutta la famiglia. Poi, mano nella mano del suo Peter, rimette gli occhiali da sole sopra quei magnifici occhi azzurri e, finalmente, in pace con tutti, sorridendo nel sole, ritorna dalle persone che la amano.

Grazie nonna, grazie mamma, siete sempre nel mio cuore.


                                               Mariangela.

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